FLC CGIL
Iscriviti alla FLC CGIL

https://www.flcgil.it/@3966541
Home » Università » AFAM » AFAM e arretrati contrattuali: chiarimenti sull’esatta quantificazione degli importi netti

AFAM e arretrati contrattuali: chiarimenti sull’esatta quantificazione degli importi netti

Esaminiamo le casistiche più diffuse. La situazione specifica dei docenti con l’incarico di direttore delle istituzioni.

27/12/2022
Decrease text size Increase  text size

Il 6 dicembre scorso è stato sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sui principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e ricerca - Triennio 2019-2021.

Sulla scorta degli incrementi stipendiali previsti, abbiamo pubblicato le tabelle con gli arretrati lordi relativi agli anni 2019, 2020, 2021 e 2022 per ciascun profilo professionale e gradone stipendiale.

Dal 18 dicembre 2022 sono visibili nell’area personale riservata di NOIPA i compensi netti.

Tra il 27 e il 30 dicembre gli arretrati saranno effettivamente accreditati.

A seguito della richiesta di chiarimento forniamo alcune indicazioni di carattere generale sul calcolo degli arretrati netti.

Occorre innanzitutto ricordare che le tabelle pubblicate fanno riferimento al caso di un lavoratore che in questi 4 anni è rimasto nello stesso gradone stipendiale. Pertanto chi nel corso di questi anni ha cambiato gradone (all’incirca il 50% del personale) il calcolo dovrà essere fatto quota parte nel gradone precedente e la restante nel gradone di attuale appartenenza. Conseguentemente il calcolo effettivo degli arretrati lordi cambia caso per caso.

In secondo luogo occorre distinguere gli arretrati relativi allo stipendio tabellare dai compensi accessori fissi e ricorrenti (ad es. CIA per il personale TA, RPD per i docenti, ecc.) che hanno ritenute previdenziali differenti.

In terzo luogo ai fini dell’IRPEF, occorre distinguere tra gli arretrati relativi al 2019, 2020 e 2021 e quelli relativi all’anno corrente 2022. Infatti, i primi sono tassati con l’aliquota media quelli del 2022 sono tassati con l’aliquota massima. Tali aliquote sono indicate in fondo a ciascuna delle due pagine che compongono il cedolino stipendiale.

Tenuto conto di queste premesse, facciamo un esempio (riferito a un caso reale).

Docente di I fascia, inserito nel gradone 28-34 anni che non ha cambiato gradone in questi 4 anni, con aliquota media al 26,95% e aliquota massima al 35%

In base alle nostre tabelle avrebbe diritto ad arretrati lordi pari a € 3.790,70.

La composizione di questi arretrati è la seguente

Stipendio 2019, 2020, 2021: € 2.179,19
Stipendio 2022: € 1.251,51
RPD 2021: € 180,00
RPD 2022: € 180,00

Per ricavare il netto, il calcolo è il seguente

Stipendio 2019, 2020, 2021

Stipendio 2022

RPD 2021

RPD 2022

Lordo dipendente

€ 2.179,19

€ 1.251,51

€ 180,00

€ 180,00

Ritenute previdenziali

€ 242,98

€ 139, 54

€ 16,47

€ 16,47

Imponibile fiscale

€ 1.936,21

€ 1.111,97

€ 163,53

€ 163,53

IRPEF (aliquota media, 26,95%)

€ 521,81

€ 44,00

IRPEF (aliquota massima, 35%)

€ 389,19

€ 57,24

Importo netto

€ 1.414,40

€ 722,78

€ 119,46

€ 106,29

Totale arretrati netti

€ 2.363,00

Direttori delle istituzioni AFAM

Caso particolare è quello dei docenti con l’incarico di direzione.

Questi docenti, oltre al normale stipendio, percepiscono l’indennità di funzioni superiori pari € 1612,59 mensili e l’indennità di direzione pari a 203,48 mensili (a queste si aggiunge una specifica indennità annuale che viene liquidata dall’istituzione pari ad almeno 13 mila euro).

L’indennità di funzioni superiore è pari (semplificando il più possibile) alla differenza tra il livello iniziale di docente (gradone 0 – 2 anni) e la somma della retribuzione tabellare e di quella di posizione parte fissa del dirigente scolastico.

Conseguentemente in termini di arretrati il direttore ha diritto in questa fase esclusivamente alla differenza tra gli incrementi determinati dal proprio gradone di appartenenza sottratti gli incrementi attribuiti al primo gradone stipendiale. Alla cifra risultante si applica il procedimento sopra descritto ricordando che ai direttori si applica sicuramente l’aliquota massima del 43%. Questo spiega perché ad un docente che è stato per tutto il periodo direttore nel gradone oltre 35 anni il netto è poco superiore a 500 euro.

Naturalmente quando sarà rinnovato il CCNL 2019-2021 dell’area dirigenziale di Istruzione e Ricerca ai direttori saranno liquidati gli arretrati relativi agli incrementi dello stipendio tabellare e della retribuzione di posizione parte fissa definiti da quel contratto.