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Abilitazione nazionale: quale autonomia per le commissioni?

È necessario che Anvur e Ministro chiariscano con urgenza e in via ufficiale i margini di autonomia delle commissioni.

11/09/2012
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Negli ultimi giorni, sulla rivista di informazione ilsussidiario.net sono stati pubblicati un articolo a firma Luisa Ribolzi e Massimo Castagnaro, membri dell’Anvur, e un'intervista al Presidente dell’Anvur, il prof. Stefano Fantoni. In entrambi gli articoli è affermato il principio che le commissioni per l’attribuzione delle abilitazioni possono, se vogliono, utilizzare le mediane come indicatori meramente orientativi.

Le parole del Presidente Fantoni, come riportate dalla testata giornalistica, sono: “la mediana non è prescrittiva, è indicativa. Può fare domanda chiunque, anche chi è sotto la mediana, la commissione a questo punto ha a disposizione ben 10 indicatori, quello della mediana è solo uno, per assegnare o meno l’abilitazione, e il peso dato ad esso in relazione agli altri 9 può essere deciso dalla commissione”. Peraltro, questo sarebbe possibile “a differenza” di quanto avviene nel caso della selezione dei commissari.

Ci preme sottolineare come, proprio nel caso dei commissari, a quei candidati che abbiano superato le mediane è stato comunicato – non senza una certa eleganza – che la propria “posizione rispetto alla candidatura alle commissioni di abilitazione nazionale è suscettibile di essere ammessa”. Una tale espressione non chiarisce:

  • se i candidati che hanno superato le mediane siano automaticamente ammessi al sorteggio e, per converso, quelli che non superano le mediane siano automaticamente esclusi;
  • se l’ammissione o la non ammissione siano comunque condizionate ad ulteriori procedimenti di verifica, e quali essi siano;
  • se sono previste deroghe che rendano possibile l’ammissione di candidati commissari che non abbiano superato le mediane previste dal loro settore concorsuale.

Le dichiarazioni del prof. Fantoni ci sembrano invece inequivocabili nel ritenere il rispetto delle mediane da parte degli aspiranti commissari come un requisito necessario. Riteniamo questo un primo punto sul quale deve essere fatta con urgenza chiarezza.

Allo stesso modo, e relativamente ai candidati all’abilitazione, l’art. 6, c1, del decreto concernente il regolamento recante criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale recita: “nelle procedure di abilitazione per la prima fascia, per i settori concorsuali di cui all'allegato A, la commissione utilizza per la misurazione dell'impatto della produzione scientifica complessiva […] gli indicatori bibliometrici indicati nel predetto allegato, attenendosi al principio secondo il quale l'abilitazione può essere attribuita esclusivamente ai candidati che superano gli indicatori”.

Ancora, all’art. 3, comma 3 dello stesso decreto è invece affermato che “l'individuazione del tipo di pubblicazioni, la ponderazione di ciascun criterio e parametro, di cui agli articoli 4 e 5, da prendere in considerazione e l'eventuale utilizzo di ulteriori criteri e parametri più selettivi ai fini della valutazione delle pubblicazioni e dei titoli sono predeterminati dalla commissione, con atto motivato pubblicato sul sito del Ministero e su quello dell'università sede della procedura di abilitazione. La ponderazione dei criteri e dei parametri deve essere equilibrata e motivata”.

Ad una lettura del decreto ci pare, in sostanza, che le commissioni siano “autonome” ma esclusivamente nell’indicare, in via preventiva, criteri e parametri più restrittivi di quelli indicati dal decreto. E quindi quanto affermato da Fantoni e dai collaboratori dell’Anvur, ossia che le mediane siano indicatori orientati, non sarebbe rispondente al decreto nei termini in cui questo stabilisce il superamento delle mediane quale condizione necessaria, sebbene non sufficiente, per l’ottenimento dell’abilitazione.

In considerazione della confusione generata dall’apparente contraddizione tra il dettato del decreto e le affermazioni a mezzo stampa da parte dell’Anvur tra gli aspiranti commissari e gli aspiranti abilitandi, chiediamo al Ministro di chiarire in maniera inequivocabile se le commissioni nazionali siano autonome o meno di attribuire, con atto motivato e previa predeterminazione di criteri e parametri diversi da quanto stabilito dall’Anvur, l’abilitazione nazionale a quegli studiosi che pur non superando le mediane richieste per il loro settore concorsuale sono ritenuti scientificamente meritevoli. Oppure se il superamento delle mediane debba ritenersi un prerequisito necessario e imperativo.

Chiediamo, infine, che venga fatta chiarezza circa gli orientamenti e le decisioni relative all’indicatore delle riviste di classe A per i settori non bibliometrici, ed in particolare per l’area 12, e che vengano resi noti tutti i dati utilizzati per il calcolo delle mediane.