Sit in FLC del 12 febbraio al Ministero: l'adesione della Rete degli studenti medi e dell'Unione degli studenti
Alla manifestazione di protesta davanti al MIUR del 12 febbraio 2009 hanno dato la loro adesione la Rete degli studenti medi e l'UDS.
La Rete degli studenti medi e l' UDS (Unione degli Studenti) ci hanno fatto pervenire la loro adesione al nostro sit in organizzato per il 12 febbraio prossimo davanti al MIUR in Viale Trastevere 76/A dalle 14.00 alle 18.00. L'iniziativa intende richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sullo scempio che si sta facendo ai danni della scuola statale che per la prima volta nella sua storia viene lasciata senza i fondi per il funzionamento.
Il comunicato di adesione della Rete degli studenti medi, in particolare, sottolinea giustamente come il Ministro, nonostante questi suoi comportamenti di abbandono delle scuole pubbliche, pure continua a vantare inesistenti investimenti che non corrispondono alla realtà e che costituiscono una presa in giro di studenti e famiglie.
L'adesione degli studenti medi fa seguito ad un’altra importante adesione del Coordinamento dei Genitori Democratici di cui abbiamo dato notizia il 9 febbraio.
Roma, 10 febbraio 2009
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Comunicato Rete degli studenti medi
La Rete degli studenti medi aderisce al sit-in organizzato dalla FLC CGIL il 12 febbraio di fronte al Ministero dell’Istruzione, che sarà il primo di una lunga serie di date di mobilitazione per il movimento studentesco. Dopo l’autunno di grande partecipazione e impegno, è necessario tornare a denunciare lo stato di abbandono in cui versano le nostre scuole e gli effetti del piano di smantellamento dell’istruzione pubblica portato avanti dal governo.
Dobbiamo ancora una volta smascherare le bugie di questo governo: mentre le scuole non riescono a organizzare l’attività didattica e a garantire i corsi di recupero per i debiti formativi, il ministro Gelmini dichiara che al contrario ci sono sempre più soldi, prendendo in giro studenti, docenti e famiglie.
Parteciperemo anche per respingere gli attacchi ai diritti degli studenti portati avanti dal ministro con il voto in condotta e al tentativo di eliminare qualsiasi organo democratico dentro le scuole che si sta tentando con il progetto di legge Aprea.
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