Sistema nazionale di valutazione: tempi più distesi per la modifica del format del Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Evidenti difformità di vedute tra MIUR e INVALSI. Costituiti gruppi di lavoro per il RAV infanzia, IeFP, CPIA. L’INVALSI inserito nel Sistema statistico nazionale.
Lo scorso 31 maggio 2016 si è svolto un ulteriore incontro sull’evoluzione del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) tra la Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione (INVALSI) e le organizzazioni sindacali del comparto scuola.
Il MIUR ha informato il tavolo che intende riprendere e modificare la Direttiva 11/14 alla luce delle novità introdotte dalla Legge 107/15 e tenuto conto del disallineamento tra le procedure di valutazione previste dalla citata Direttiva 11/14, relative al triennio 2014-2016, e la triennalità dei Piani dell’Offerta Formativa (PTOF), con relativa definizione degli organici, che riguarda il periodo 2016-2018. In ogni caso la nuova direttiva sarà oggetto di un approfondito confronto con i sindacati.
L’INVALSI ha specificato che è in atto l’analisi dei dati dei RAV prodotti dalle scuole al fine di
- verificare quanto il format utilizzato abbia effettivamente funzionato
- proporre eventuali modifiche o integrazioni alla struttura complessiva o agli indicatori o ai descrittori.
Tenuto conto della mole di lavoro, l’INVALSI ha chiarito che questo processo di analisi terminerà fra circa un anno. Pertanto per il 2016/17, a differenza di quanto affermato in precedenza dal MIUR, al RAV saranno apportate modifiche trascurabili. Conseguentemente il ciclo di vita dell’attuale Rapporto di Autovalutazione sarà quinquennale anziché triennale.
L’INVALSI ha inoltre informato che sono stati costituiti specifici gruppi di lavoro per i seguenti ambiti di intervento:
- Questionari di percezione
- RAV infanzia
- RAV IeFP
- RAV CPIA
- Esiti a distanza
I questionari di percezione saranno inseriti nell’attuale format del RAV.
Riguardo alla scuola dell’infanzia l’INVALSI ha chiarito che per il prossimo anno scolastico l’utilizzo del RAV avverrà attraverso una sperimentazione, accompagnata dalla raccolta di esperienze e indicazioni dei docenti. La generalizzazione del RAV avverrà a partire dall’a.s. 2017/18.
Riguardo ai percorsi di IeFP, a partire dal 2014 è stata avviata una collaborazione tra INVALSI e alcuni enti di formazione professionale per la realizzazione del progetto denominato “VALEF: Sperimentazione di un sistema di autovalutazione per l’Istruzione e Formazione Professionale”. Inoltre sono state effettuate rilevazioni in 52 Centri di Formazione Professionale mediante somministrazione di prove standardizzate di Italiano e matematica.
Il lavoro sui CPIA è solo agli inizi e non sono stati al momento elaborati documenti significativi.
Riguardo alle visite alle scuole dei nuclei esterni di valutazione (NEV), lo stato dell’arte è il seguente:
- le scuole che saranno sottoposte a visita sono 390
- le scuole già incontrate sono state 180
- le visite dovranno essere effettuate entro il 15 dicembre 2016
Infine è in fase di elaborazione il bando per l’individuazione dei valutatori esterni componenti dei NEV.
Il commento
La FLC CGIL condivide la scelta di effettuare modifiche al format del RAV in tempi più distesi. Deve essere chiaro che qualsiasi processo di modifica dovrà essere preceduto e accompagnato da un forte coinvolgimento sia delle comunità professionali che delle parti sociali. La FLC CGIL è contraria a scelte che orientino il RAV alla pura e semplice verifica dell’applicazione di quanto previsto dalla Legge 107/15. Peraltro appare quanto meno singolare pensare a un serio Sistema nazionale di Valutazione visto che
- le richieste che le scuole hanno espresso nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa sono state regolarmente disattese
- i piani di miglioramento sono stati elaboratori in fretta e furia
- l’alternanza scuola lavoro naviga in un mare di difficoltà per la mancanza di indicazioni chiare da parte del MIUR,
- nel piano nazionale scuola digitale spesso si è fatto strame del ruolo e della funzione degli organi collegiali.
E l’elenco potrebbe continuare.
Abbiamo inoltre chiesto che l’INVALSI renda noto sul proprio sito i documenti relativi alle varie attività o collaborazioni avviate, come ad esempio il progetto VALEF.
Riguardo ai CPIA, abbiamo ricordato che in questa fase tali istituzioni avrebbero bisogno di un Piano di azione nazionale a sostegno della loro funzionalità, in molti casi assai precaria, piuttosto che della compilazione del RAV.
Abbiamo chiesto informazioni più puntuali dell’intreccio tra il SNV e le due procedure affidate all’INVALSI nell’ambito del PON per la Scuola e per le quali sono stati stanziati € 30.521.028,88:
- "Misurazione diacronico-longitudinale dei livelli di apprendimento degli studenti" finalizzato a garantire lo studio diacronico e l’analisi dei dati degli apprendimenti degli studenti, la costruzione di prove di ancoraggio per la scuola primaria e per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, nonché la sperimentazione di procedure e tecniche per l’informatizzazione delle prove (€15.760.098,88)
- "Valu.E - Valutazione/Autovalutazione esperta", diretto a garantire il monitoraggio e la valutazione della qualità del Sistema nazionale di valutazione attraverso il controllo e la verifica in itinere del processo di autovalutazione/valutazione esterna, un’analisi degli impatti della valutazione sul miglioramento complessivo della scuola, nonché uno studio sulla competenza professionale per la valutazione nelle scuole, ai fini dell’individuazione delle competenze dei valutatori e la definizione di modelli formativi efficaci (€ 14.760.930,00).
Segnaliamo infine che, a seguito della richiesta presentata dall’INVALSI il 13 marzo 2015, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 aprile 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2016, gli uffici di statistica dell’Istituto sono stati inseriti nell’ambito del Sistema Statistico Nazionale.
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