Siglata l'ipotesi di intesa per il rinnovo CCNL FISM 2002-2005
Siglata l’ipotesi di intesa per il rinnovo CCNL FISM 2002-2005
Dopo una serie serrati di incontri, il 18 ottobre u.s. tra le organizzazioni sindacali della scuola di CGIL-CISL-UIL-SNALS e la FISM è stata siglata l’ipotesi di intesa per il rinnovo ccnl. L’accordo perfeziona quanto già concordato tra le parti con la sottoscrizione del verbale del 20 settembre u.s..
L’accordo interessa il personale ata, docente e direttivo in forza nelle scuole materne e nei nidi aderenti alla Fism (Federazione italiana scuole materne) dislocati su tutto il territorio nazionale.
Ora l’ipotesi di accordo verrà sottoposta alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori che, nelle assemblee territoriale possibilmente unitarie, ne valuteranno i risultati. Riassumiamo di seguito le novità più significative presenti nell’intesa appena siglata, precisando che la parte economica ha validità biennale e quindi è relativa agli anni 2002-2003, mentre quella normativa ha validità quadriennale 2002-2005.
a) Parte economica
I minimi tabellari vengono incrementati nel biennio a regime di una percentuale media, livello VI insegnanti di scuola materna, del 9,1% e riproporzionata in termini percentuali negli altri livelli secondo la scala parametrale di cui alla relativa tabella.
Gli scatti di anzianità con cadenza biennale e con cadenza quadriennale vengono mantenuti e lievemente incrementati. Inoltre viene introdotto un meccanismo di perequazione degli scatti di anzianità che consiste in una rivalutazione graduale dei primi tre scatti maturati dal personale in forza nel 1980, 1982 e 1984.
Vengono infine rivalutate le indennità dovute al personale docente chiamato a svolgere funzioni di coordinamento.
In buona sostanza gli aumenti economici, compresi gli scatti di anzianità, per il personale docente, usato come parametro medio, vedono un incremento nel biennio di circa l’11,5%.
b) Parte normativa
Nell’ipotesi vengono introdotte alcune significative modifiche della normativa.
In primo luogo viene ampliata la sfera di applicazione del contratto andando così a coprire la complessità dei servizi dell’infanzia, oltre ovviamente alla scuola materna, delle istituzioni e scuole aderenti alla Fism ( nido, micro nido, nido integrato, servizi prescolari ecc.). Attività queste sostenute da un evoluzione della legislazione regionale e dalla conseguente evoluzione del sistema delle convenzioni con gli enti locali.
Ciò ha determinato la necessità di rivedere gli attuali inquadramenti, introducendo e puntualizzando le figure professionali in forza nelle istituzioni in questione. Pertanto la nuova classificazione del personale si articola in 8 livelli, dove il personale docente di scuola materna è collocato al VI livello.
Anche l’orario di lavoro è stato oggetto di una sorta di ripuntualizzazione con particolare riferimento ai docenti di scuola materna che vedono il proprio orario fissato in 32 ore con l’aggiunta di 3 ore che vanno a recupero. Mentre il personale educativo di asilo nido, inquadrato nel V livello, vede il proprio orario fissato in 35 ore settimanali. Scompaiono quelle forme di flessibilità di ampliamento dell’orario fino a 38 ore che nella passata tornata contrattuale era stato oggetto di contenzioso.
In coerenza con i processi di riforma e con l’evoluzione della legislazione regionale sul diritto allo studio, vengono individuati tre livelli di contrattazione: livello nazionale, livello decentrato su base territoriale e regionale, livello di istituto. Ovviamente il secondo livello di contrattazione viene reso possibile a seguito di finanziamenti da parte dello stato e degli enti locali alle scuole Fism del territorio.
Infine segnaliamo il recepimento e la loro regolamentazione del rapporto di lavoro a termine, del part-time e dei congedi parentali dovuti a seguito dell’emanazione di disposizioni legislative in materia.
c) Conclusioni
Ovviamente con l’apposizione della firma all’ipotesi di accordo, la CGIL scuola e le altre organizzazioni sindacali valutano il risultato raggiunto estremamente positivo sia per gli incrementi retributivi che vedono un superamento di quanto previsto dal tetto programmato di inflazione sia per quanto riguarda la parte normativa che recepisce in gran parte le novità introdotte sia dalla legislazione del lavoro sia da quella scolastica come appunto la legge di parità. Si tratta in buona sostanza di un contratto che complessivamente migliora le condizioni economiche e normative nel personale in forza in queste istituzioni. Alleghiamo il testo dell’ipotesi di accordo ricordando che gli allegati al ccnl saranno oggetto di un definitivo confronto con la controparte.
In allegato il testo dell'Ipotesi
Roma, 22 ottobre 2022
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