MAECI e MIUR compromettono gravemente il funzionamento delle scuole statali e dei corsi di lingua italiana all’estero nell’a.s. 2018/2019
Le scelte su organico, trasferimenti e contratti locali priveranno le scuole e i corsi all’estero delle indispensabili risorse professionali e delle certezze in materia di gestione del personale.
Il 24 luglio scorso si è svolto al MAECI l’incontro programmato al termine della riunione del 13 luglio scorso con all’ordine del giorno:
- Contingente del personale della scuola all’estero per l’anno scolastico 2018/2019;
- Trasferimenti estero per estero;
- Proroga delle graduatorie e destinazione all’estero del personale della scuola;
- Maggiorazione per spese abitazione del personale della scuola all’estero;
- Varie ed eventuali.
Nell’incontro, in cui è stato presente un rappresentante del MIUR, sono state fornite sui diversi punti le informazioni che seguono:
- Contingente del personale della scuola all’estero per l’anno scolastico 2018/2019.
Il decreto di adeguamento al 2018/2019 dell’organico triennale con le soppressione e le nuove istituzioni e con l’utilizzo dei 50 posti di potenziamento è stato firmato dal MAECI ed è stato inviato al MIUR e al MEF con i quali è già stato concluso il concerto. Il decreto sarà poi inviato alla registrazione della Corte dei Conti, ma nel frattempo verranno avviate le procedure per le destinazioni all’estero.
Nessuna motivazione è stata fornita per l’enorme ritardo nella determinazione dell’organico 2018/2019 che prevede l’utilizzo dei 50 posti di potenziamento comunicato con l’informativa sindacale del 30 gennaio scorso.
- Trasferimenti estero per estero.
Il MAECI utilizzerà la circolare 5 del 3 agosto 2017 e la relativa modulistica. La circolare consente solo i trasferimenti d’ufficio, non prevede i trasferimenti a domanda se non per i posti vacanti delle scuole europee (1 posto infanzia, 14 scuola primaria, 4 scuola secondaria di I grado, 9 scuola secondaria di II grado) e non prevede i trasferimenti a domanda dalle sedi particolarmente disagiate.
- Proroga delle graduatorie e destinazione all’estero del personale della scuola.
Con la prossima entrata in vigore di un decreto legge che proroga all’anno scolastico 2019/2020 l’applicazione dei commi 2, 3 e 4 dell’art.19 e dell’art.20 del dlgs 64/2017, relativi al bando per la selezione del personale da destinare all’estero e alla relativa competenza, il MAECI continuerà a provvedere alla individuazione del personale utilizzando le attuali graduatorie che vengono prorogate per l’a.s. 2018/2019.
Il MAECI in mancanza di una specifica graduatoria di sostegno non invierà alle scuole all’estero nessuno dei 10 docenti di sostegno previsti dal contingente 2018/2019.
Per i 7 posti scoperti di dirigente scolastico all’estero si procederà con una nuova selezione del personale interessato.
- Maggiorazione per spese abitazione del personale della scuola all’estero.
Risulterebbe risolta sostanzialmente la criticità che riguardava 250 lavoratori del MIUR all’estero per il rimborso delle spese di abitazione anche se per una ventina di docenti ancora risultano problemi di validazione delle spese e purtroppo, a detta del MAECI, non sarà possibile ripristinare per tutti gli interessati l’erogazione delle somme fino al cedolino del mese di novembre essendo già stati “lavorati” i cedolini di agosto, settembre ed ottobre.
- Varie ed eventuali.
Sulle questioni sulle quali il MAECI si era impegnato a fornire delle risposte e relative al trattamento dei 5 giorni fruiti per l’aggiornamento organizzato da enti e soggetti accreditati e al recupero in riposi compensativi delle ore eccedenti - per le quali abbiamo chiesto il mantenimento dell’assegno di sede e il non computo al fine del superamento del limite di assenza dalla sede - non sono state fornite informazioni conclusive e il MAECI si è impegnato a dare prossimamente una risposta.
Sui 35 comandi al MIUR non è stata fornita alcuna informazione dal rappresentante MIUR presente all’incontro.
Nessun chiarimento è stato fornito su come le scuole potranno far partire le lezioni non potendo stipulare contratti locali per coprire gli spezzoni orario e le cattedre riservate per decreto dal MAECI ai contratti locali. Tale impossibilità è stata determinata dalla sospensione cautelare dell’efficacia dei bandi delle scuole statali all’estero decretata dal TAR Lazio.
Il MAECI non ha dato risposte certe sui tempi dell’adeguamento delle retribuzioni del personale docente e ATA con contratto locale a tempo indeterminato delle scuole statali che pure sono previsti dal dlgs 64/2017 e sul quale come FLC CGIL stiamo insistendo da tempo.
Le osservazioni della FLC CGIL
Il comportamento e le scelte operate dal MAECI e dal MIUR continuano ad essere del tutto scoordinate e per nulla attente ai tempi necessari a garantire il buon funzionamento delle scuole statali e dei corsi di lingua italiana all’estero.
È inaccettabile che l’iter per la definizione dei posti di insegnamento funzionanti all’estero sia così in ritardo e non condividiamo affatto che si continuino a spostare posti di organico dalle scuole e dai corsi di lingua italiani ai lettorati ed alle scuole paritarie.
E’ gravissimo il disinteresse del MAECI e del MIUR per il funzionamento delle scuole statali nelle quali non saranno coperti cattedre di organico e spezzoni orari.
È paradossale che non sarà coperto nessuno dei pur pochi (10) posti di sostegno che l’organico prevede per il 2018/2019 perché il MAECI non intende fare un accordo per regolare contrattualmente i criteri per utilizzare il personale con il titolo di specializzazione presente nelle graduatorie prorogate.
Insieme alla sostanziale disattenzione del MAECI e del MIUR all’efficace programmazione e gestione delle risorse necessarie ad assicurare il funzionamento del sistema della formazione italiana nel mondo abbiamo denunciato nell’incontro la mancanza di certezza per il personale e il non rispetto dei loro diritti. Ne è prova la vicenda del ritiro di somme consistenti dai cedolini nei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre e della loro restituzione nel mese di novembre causata per la stragrande maggioranza dei 250 lavoratori coinvolti esclusivamente da errori, ritardi ed omissioni dell’amministrazione.
Le proposte della FLC CGIL
Il disegno strutturale e la gestione del sistema della formazione italiana nel mondo definiti dal dlgs 64/2017 (applicativo della legge 107/2015) devono essere riconsiderati integralmente e devono essere rivisti.
Per la gestione del personale si deve tornare a regolare contrattualmente la mobilità professionale verso l’estero e dell’estero per l’estero e si deve garantire l’integrale applicazione del CCNL vigente all’estero regolando contrattualmente gli eventuali aspetti specifici che lo richiedono.
I diritti di tutti coloro che lavorano nelle scuole statali all’estero debbono essere sostanzialmente equiparati e anche ai lavoratori locali deve essere assicurata un’equa retribuzione.
È dunque indispensabile che il nuovo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca cominci ad occuparsi del sistema di istruzione e formazione all’estero e il primo necessario passo è quello di incontrare le organizzazioni sindacali come da tempo richiesto.
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