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Sciopero 5 maggio: l’adesione di Agenquadri

L’Associazione Generale Quadri, Professionisti e Alte Professionalità è “Per una buona riforma, per una buona scuola”.

28/04/2015
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Da sempre crediamo che il dialogo sia il miglior modo di portare a termine buone riforme, in tempi dignitosi e in effetti tutte le più significative innovazioni nella scuola sono state realizzate con un approccio cooperativo e di responsabilità diffusa. La logica scelta dal Governo, invece, con cedimenti di tipo populista esclude sistematicamente dal confronto nel merito i corpi intermedi e i principali attori della scuola, a partire dai sindacati, non permettendo di migliorare il testo.

Nel merito accogliamo con favore l'inversione di tendenza rappresentata dalla ripresa degli investimenti e dal piano di stabilizzazione di centomila precari, ma è del tutto evidente che alcuni interventi del DDL di riforma della scuola abbiano un approccio decisamente più tradizionale, “datato” e inadeguato.

Siamo favorevoli al potenziamento dell’autonomia scolastica che veda, anche attraverso un maggiore decentramento dei livelli decisionali, una maggiore responsabilizzazione del management scolastico nella valorizzazione della libertà d’insegnamento e del pluralismo culturale. Questo però non può tradursi in un accentramento dei poteri nelle mani del dirigente scolastico, senza la partecipazione dei docenti e degli studenti nei processi decisionali.

Non siamo contrari ad esempio a sistemi e strumenti che tendano a valorizzare le competenze e l'impegno innovativo nella didattica da parte dei docenti, ma questi non possono certo essere disconnessi da qualsiasi dimensione di valutazione collegiale. Ben venga una discussione su come implementare quegli strumenti di valorizzazione della professionalità e dell'impegno degli insegnanti all'interno di un sistema valutativo chiaro e trasparente, contrattato, che rifugga una discrezionalità che lascerebbe al solo Dirigente scolastico responsabilità troppo grandi.

Se è vero, come afferma il Presidente del Consiglio, che la scuola appartiene a famiglie e studenti, e sarebbe bello se nel DDL fossero previsti ruoli di maggiore protagonismo per entrambi, non ci si può dimenticare di una questione fondamentale: la differenza tra una stanza piena di bambini (o ragazzi) e una classe scolastica è data dalla presenza di un'insegnante. Se la scuola non è anche degli insegnanti e di tutto il personale che vi lavora, allora non può essere una buona scuola.

Per questo Agenquadri che già nei giorni scorsi ha aderito alla coalizione “La scuola che cambia il Paese” aderisce allo sciopero generale della scuola del prossimo 5 Maggio. Per una buona riforma, per una buona scuola.

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