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Regolamento sul sistema nazionale di valutazione: così non va. I sindacati scrivono al Ministro

È necessario aprire una riflessione sui contenuti e gli effetti del dpr 80/13. Chiesta l’apertura di un tavolo di confronto.

03/08/2013
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Il dpr 80 del 28 marzo 2013 che regolamenta il sistema nazionale di valutazione comincia a manifestare le proprie incongruenze a pochi giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La FLC CGIL aveva a suo tempo segnalato le criticità contenute nel Regolamento, così come avevano fatto un gruppo di associazioni attraverso un articolato documento, ma, come è noto, il dimissionario governo Monti decise di licenziare frettolosamente questo testo..  

Tra le criticità rilevavamo sicuramente un problema di governance del cosiddetto sistema a tre gambe (Indire, INVALSI e ispettori) oltre che una evidente carenza sul piano della declinazione delle finalità del sistema dell'istruzione e formazione.

Tali criticità sono emerse con nettezza nel caso della scuola estiva di valutazione promossa da INVALSI, che ne è chiarissimo esempio.

Riteniamo che il Sistema Nazionale di Valutazione abbia un'importanza strategica e lo consideriamo un processo finalizzato al miglioramento della qualità del sistema di istruzione in funzione del raggiungimento delle finalità della scuola laica e costituzionale: questo sono le ragioni che ci portano ad insistere nella richiesta di cambiare e migliorare i contenuti di quel Regolamento.

Perciò è doppiamente importante la lettera unitaria che pubblichiamo oggi, con la quale tutte le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto scuola, chiedono con forza alla Ministra che vengano condivisi tempi, modelli, strumenti e procedure onde evitare che un fondamentale tassello dello sviluppo del sistema nazionale di istruzione e formazione si trasformi in un'ulteriore occasione di dissenso e contrasto in un settore, la scuola, che necessita al contrario di un dialogo sereno, disponibilità e partecipazione alle decisioni.

Si deve chiudere una stagione durante la quale sul tema della valutazione si è pensato di poter forzare, di imporre, senza confronto e condivisione: per questo chiediamo unitariamente alla Ministra che si apra una riflessione aperta e franca sulle opportunità e sulle diverse problematiche prospettate e che si avvii quel tavolo di confronto sui temi del Sistema Nazionale di Valutazione che riteniamo assolutamente necessario.  

E’ una decisione, questa, che non costa niente, ma avrebbe un valore davvero importante per la scuola e per chi vi lavora. 

________________________

Roma, 1 agosto 2013
Prot. n. 289/2013 flcgil DP/GF-stm

All'Onorevole Maria Chiara Carrozza
Ministro dell'Istruzione Università e Ricerca

Al Dott. Luigi Fiorentino
Capo di Gabinetto del Ministro
MIUR

Attuazione DPR n. 80 e sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione

Le scriventi organizzazioni sindacali esprimono preoccupazione in merito alle modalità di attuazione del nuovo Regolamento sul sistema nazionale di valutazione, entrato in vigore il 4 luglio scorso.

Infatti tale atto, intervenendo in un ambito di enorme importanza per il personale scolastico e per le scuole, deve essere accompagnato da un serrato confronto con le organizzazioni sindacali sul complesso intreccio di coinvolgimenti, ricadute professionali, contrattuali e responsabilità in capo ai diversi attori di un sistema che va avviato con grande cura ed attenzione. I problemi a ciò connessi sono innumerevoli: la suddivisione dei compiti tra due enti, INDIRE ed INVALSI, formalmente autonomi rispetto al MIUR, un corpo ispettivo a ranghi ridotti, la difficoltà dell'amministrazione a svolgere un ruolo di raccordo tra i diversi soggetti. Si segnala, ad esempio, che in assenza della specifica direttiva del Ministro, l'INVALSI continua ad assumere iniziative propedeutiche all’attuazione del citato Regolamento. Tale situazione apre scenari confusi sulla governance, come testimonia la recente vicenda della Scuola estiva di valutazione, a fronte, invece, di un bisogno di chiarezza e trasparenza.

Un sistema nazionale di valutazione va definito secondo tempi, modelli, strumenti e procedure condivise onde evitare che un fondamentale tassello dello sviluppo del sistema nazionale di istruzione e formazione si trasformi in una ulteriore occasione di dissenso e contrasto in un settore, la scuola, che necessita al contrario di un dialogo sereno, disponibilità e partecipazione alle decisioni.

Le scriventi organizzazioni chiedono che al più presto si apra una riflessione aperta e franca sulle opportunità e sulle diverse problematiche prospettate e che si avvii quel tavolo di confronto sui temi del Sistema Nazionale di Valutazione che riteniamo assolutamente necessario.

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