Proposte per il rinnovo del contratto nel settore scuola
Riuniti in assemblea, i delegati ed i gruppi dirigenti di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS hanno discusso le proposte per la qualità dell’offerta formativa, la tutela retributiva e lo sviluppo professionale. Pronti alla mobilitazione senza un’adeguata risposta della controparte.


Il 4 ottobre 2017 presso il Centro Congressi Frentani a Roma si sono riuniti in assemblea nazionale FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal per discutere i punti fondanti per il rinnovo del contratto nel settore scuola 2016-2018.
Alla base della discussione il documento predisposto unitariamente dalle segreterie nazionali Per la qualità dell’offerta formativa, per la partecipazione, la tutela e lo sviluppo professionale del personale scolastico.
L’assemblea è stata aperta dagli interventi delle delegate e dei delegati, docenti e ATA provenienti da scuole di diverse province, che hanno riportato la profonda sofferenza in questi anni nei luoghi di lavoro, dai problemi legati all’emergenza salariale degli stipendi bloccati da ormai 10 anni, all’inadeguatezza della parte normativa che oggi in molti punti non è più esigibile e deve essere rinnovata adeguandola alla complessità che vive oggi la scuola, ma soprattutto alla necessità, definita dall’intesa del 30 novembre 2016, di restituire al contratto di primo e di secondo livello la definizione dell’organizzazione del lavoro.
La discussione ha evidenziato il ruolo fondamentale delle organizzazioni sindacali che hanno permesso, attraverso anni di mobilitazione, la riapertura del tavolo contrattuale: in questi anni di mancato rinnovo e di interventi invasivi della legge (da ultimo la legge 107/15) sono stati toccati soprattutto i diritti salariali, la democrazia, la collegialità e la partecipazione delle varie componenti alle decisioni organizzative.
Le richieste più ricorrenti hanno riguardato:
- il recupero salariale che allinei definitivamente le nostre retribuzioni a quelle della media europea;
- il recupero delle materie contrattuali sottratte dalle leggi Brunetta e dalla legge 107/15;
- il riconoscimento della professionalità docente, ATA e degli educatori attraverso risorse aggiuntive oltre gli 85 euro stabiliti dall’accordo di Palazzo Vidoni;
- la parità di trattamento per precari e personale a tempo indeterminato, secondo principi di equità ed inclusione.
C’è una questione di dignità di un milione di lavoratori (docenti, ATA, educatori e dirigenti) che è necessario riaffermare attraverso l’unico strumento possibile di tutela collettiva, il contratto nazionale di lavoro.
La mattinata si è conclusa con gli interventi dei segretari generali nazionali, che hanno ribadito l’impegno pieno delle organizzazioni sindacali e lo spirito unitario nel portare avanti le rivendicazioni contenute nel documento unitario, punto di partenza per il confronto con la base: per ultimo ha parlato Francesco Sinopoli, del quale è possibile vedere l’intervento sulla nostra fanpage di Facebook.
L’assemblea ha assunto infine un ordine del giorno che riassume i lavori della mattinata ed integra il documento unitario con le linee guida per il rinnovo del contratto.
Documento unitario rinnovo contrattuale settore scuola 2016-2018
Ordine del giorno assemblea nazionale
Alle 16 i segretari generali hanno incontrato la stampa per ribadire i temi della mattinata e rilanciare, attraverso una serie di dati, la necessità di un investimento nel settore scolastico in linea con il resto dell’Europa.
Secondo Francesco Sinopoli “La scuola ha atteso abbastanza per vedersi riconosciuti i diritti scippati in questi anni di mancato rinnovo contrattuale. Proprio il contratto è l’unico strumento per garantire l’innovazione e l’efficienza. Le funzioni che si svolgono nella scuola non sono fungibili e richiedono un’elevata professionalità: questo riconoscimento è un atto dovuto nei confronti del personale ATA. Il docente è un intellettuale ricercatore, per il quale le attuali retribuzioni non sono adeguate al ruolo. Il raffronto con l’Europa dimostra dati alla mano che abbiamo le carte in regola per le nostre rivendicazioni”.
I numeri della scuola italiana
Il percorso validato dall’assemblea prevede una campagna di assemblee unitarie capillari, scuola per scuola, per la discussione e l’arricchimento della piattaforma, e la realizzazione di un evento nazionale, il prossimo 18 novembre, che coinvolga l’intero tessuto sociale, cioè una marcia per la scuola di tutti e di ciascuno con riferimento all’opera di Don Milani.
Naturalmente non escludiamo iniziative di mobilitazioni più forti e determinate se non arriveranno le risposte che ci attendiamo, a partire dalla discussione della prossima finanziaria con la quale il governo deve garantire la copertura economica per tutti gli impegni presi con l’intesa del 30 novembre 2016.
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