Precari scuola: operazione centomila
Dati alla mano, dimostriamo che ci sono le condizioni per partire, dal mese di giugno, con un intervento straordinario di stabilizzazione del personale docente e ATA.
La FLC CGIL ha da sempre denunciato la situazione drammatica del precariato nel comparto scuola e con scioperi e manifestazioni in questi due anni, ha richiesto al Governo, il ritiro dei tagli agli organici previsti dalla Legge 133/08 e l'impegno per un piano pluriennale straordinario di stabilizzazione del personale docente e ATA per dare certezze e stabilità ai lavoratori e per garantire la qualità del sistema scolastico del nostro paese.
Le numerose iniziative di lotta (anche in forme estreme) che hanno interessato in tutto il paese, l'inizio dell'anno scolastico hanno drammaticamente dimostrato l'insostenibilità della situazione. Alle denunce della FLC e della CGIL si sono aggiunti gli interventi preoccupati di autorevoli rappresentanti della società civile, del mondo politico e delle istituzioni a cominciare dal Presidente della Repubblica. Solo qualche giorno fa il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi denunciava che: "Senza la prospettiva di una pur graduale stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari, si indebolisce l'accumulazione di capitale umano specifico, con effetti alla lunga negativi su produttività e profittabilità".
Negli ultimi due anni le immissioni in ruolo del personale docente, educativo ed ATA sono state poche migliaia. Al tempo stesso i pesanti tagli effettuati hanno peggiorato la condizione di tanti lavoratori e lavoratrici oltre che la qualità del sistema dell'istruzione.
Il paese non può sopportare ulteriori tagli al sistema d'istruzione e formazione e per garantire lo sviluppo e la crescita del paese è indispensabile invertire la tendenza delle priorità e degli investimenti dell'agenda politica del paese.
La FLC chiede pertanto un piano straordinario di immissioni in ruolo
Ci sono le condizioni per partire dal mese di giugno, con un intervento straordinario di stabilizzazione del personale docente e ATA. Vogliamo dimostrare:
- che ci sono i posti disponibili per farlo
- che dal punto di vista economico, non solo possono essere garantite le compatibilità economiche pretese dal MEF, ma che si può operare per ottenere un risparmio per lo Stato.
Gli organici
La FLC crede che sia necessario superare la distinzione tra organico di fatto e organico di diritto, in una prima fase stabilizzando tutti i posti vacanti in organico di fatto (sostegno e spezzoni). Dopodiché è necessario rivedere le modalità di attribuzione degli organici alle scuole secondo i seguenti criteri:
- funzionalità al piano dell'offerta formativa delle singole scuole
- pluriennalità e stabilità per garantire la continuità della didattica e del servizio.
Le scuole devono avere un organico onnicomprensivo, stabile e pluriennale devono cioè essere messe nelle condizioni di funzionare.
Ricordiamo che l'Intesa sulla conoscenza siglata da tutti i sindacati e dal Governo nel 2007 che parla di dotazioni organiche sufficientemente stabili e funzionali, tali da consentire una programmazione pluriennale dell'offerta formativa.
Il ripristino dell'organico funzionale, il vero motore dell'autonomia scolastica (integrazione, continuità, orientamento scolastico e professionale) consente di innovare nel campo della didattica e dell'organizzazione e individuare strategie utili al raggiungimento del successo formativo.
Nel 2011/2012, malgrado i tagli previsti, sarebbero possibile 100.000 assunzioni in ruolo (61.000 docenti e 39.000 ATA).
Qualora non si effettuassero i tagli della terza trance, come la FLC CGIL chiede le assunzioni potrebbero arrivare fino ad oltre 130.000.
Una volta effettuate queste assunzioni, sarebbe sufficiente garantire di anno in anno la copertura del turn-over, lasciando a supplenze solo i posti effettivamente non vacanti ma solo disponibili.
Docenti |
|
Posti in organico di diritto non coperti da titolari |
20.676 |
Posti di organico di fatto stabilizzabili in organico di diritto |
35.000 |
Pensionamenti previsti 1/9/2011 |
25.000 |
Totale posti disponibili 2011/12 (al lordo dei tagli) |
80.676 |
Tagli previsti nel 2011/12 (L. 133/08) |
-19.676 |
Totale posti disponibili 2011/12 (al netto dei tagli) |
61.000 |
ATA |
|
Posti in organico di diritto non coperti da titolari |
45.000 |
Pensionamenti previsti 1/9/2011 |
7.500 |
Totale posti disponibili 2011/12 (al lordo dei tagli) |
52.500 |
Tagli previsti nel 2011/12 (L. 133/08) |
-14.167 |
Totale posti disponibili 2011/12 (al netto dei tagli) |
38.333 |
Costi o risparmi?
Il ministro Gelmini ha sempre giustificato la politica fin qui praticata dal Governo adducendo motivi di incompatibilità economica e di risparmio... ma è davvero un risparmio per lo Stato nominare personale a tempo determinato fino al 30 giugno?
La risposta è no. Lo Stato risparmierebbe esattamente nel caso contrario.
Facciamo due esempi:
Collaboratore scolastico con contratto al 30 giugno |
Collaboratore scolastico |
Differenza |
|
Costo |
21.552 euro |
21.020 euro |
532 euro |
Docente di scuola secondaria di primo grado con contratto |
Docente di scuola secondaria di primo grado |
Differenza |
|
Costo |
30.286 euro |
29.580 euro |
706 euro |
Al costo vivo vanno aggiunte le spese di gestione per effettuare le nomine che vanno dal costo del lavoro del personale impegnato nella chiamata dei supplenti a quello relativo alle strumentazioni necessarie e al costo dei telegrammi.
In conclusione tra le due tipologie di contratto lo Stato risparmierebbe circa il 2,5% con le assunzioni al 31 agosto.
Stabilizzare fa comunque risparmiare lo Stato
Premesso che lo Stato non ha nessuna convenienza economica a tenere in servizio alcune decine di migliaia di docenti ed ATA nominati fino al 30 giugno, vogliamo dimostrare che in ogni caso lo Stato risparmierebbe nel caso in cui questo personale fosse assunto a tempo indeterminato.
Consideriamo che nei prossimi tre anni andranno in pensione all'incirca 70 000 docenti con una fascia retributiva media di 28/35 anni. Il loro costo si aggira sui tre miliardi circa. Se al loro posto fossero assunti corrispondente numero di docenti con relativa ricostruzione di carriera, il costo sarebbe di 2 miliardi e mezzo con un risparmio comunque per lo Stato di 500 milioni di euro.
Cosa chiediamo
La FLC CGIL chiede quindi al Governo un tavolo di confronto per:
- definire un intervento straordinario di immissioni in ruolo a partire dal mese di giugno;
- stabilire un piano pluriennale di stabilizzazione per dare prospettive certe a tutto il personale abilitato o che intende abilitarsi e che attualmente risulta escluso da tali procedure e al personale ATA inserito nelle graduatorie permanenti;
- incentivare la formazione del personale per favorire la valorizzazione delle prestazioni e la partecipazione al progetto di istituto.
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