
Precari scuola. In dirittura d'arrivo il provvedimento "straordinario". Si conferma l'insufficienza e l'iniquità
Il Miur sta per emanare il decreto Ministeriale in applicazione del Decreto legge 134/09


Si è tenuto ieri, 28 settembre, il previsto incontro al Miur per analizzare il testo del decreto Ministeriale che dovrebbe essere emanato a breve in applicazione del Decreto legge 134/09.
Nella discussione abbiamo ribadito la nostra posizione fortemente critica sul provvedimento anche se nell'ultima bozza del decreto Ministeriale sono state eliminati alcuni elementi che avrebbero accentuato l'iniquità e l'incoerenza di questi fantomatici "contratti di disponibilità".
Dopo i roboanti annunci dei giorni scorsi, nella sostanza il Decreto legge e il Decreto Ministeriale applicativo introducono soltanto una nuova graduatoria da utilizzare prioritariamente (prima delle graduatorie d'istituto) per tutti i contratti stipulati dalle scuole in sostituzione del personale assente. Nessuna risorsa aggiuntiva, ma semplicemente una diversa modalità di conferimento delle supplenze brevi che le scuole avrebbero comunque dovuto assegnare, probabilmente agli stessi aspiranti, dalle graduatorie d'istituto.
Questa nuova procedura comporterà, quindi, uno stravolgimento delle attuali regole, ulteriori adempimenti per i precari e per le scuole e sicuro contenzioso.
In tale graduatoria saranno inseriti tutti coloro che avevano ottenuto nel 2008/09 un contratto fino al 30/06 o fino al 31/08 (anche da graduatorie d'istituto, come da noi richiesto) e non hanno ottenuto il medesimo contratto per questo anno scolastico.
Per poter essere inseriti in tali graduatorie occorre anche essere inseriti a pieno titolo:
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per i docenti: nelle graduatorie ad esaurimento;
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per gli ATA: nelle graduatorie permanenti (24 mesi) o nelle graduatorie/elenchi ad esaurimento provinciali (DM 75/01, DM 35/04).
Con l'introduzione di questi due requisiti saranno esclusi dal provvedimento sia coloro che, pur in posizione utile nel 2008/09 per una nomina annuale, hanno optato per le supplenze brevi, che coloro che sono stati nominati da graduatorie d'istituto (per assenza di altri aspiranti), pur non essendo inclusi nelle graduatorie provinciali.
Saranno esclusi dal provvedimento coloro che hanno rinunciato ad una proposta di contratto per un posto intero nella provincia di effettiva inclusione, mentre potranno presentare domanda coloro che hanno accettato o rinunciato ad uno spezzone. La rinuncia ad un posto, anche intero, nelle province aggiuntive (per i docenti), non è motivo di esclusione.
E' stato anche confermato che le domande potranno essere presentate in una sola provincia a scelta tra quella di inclusione a pieno titolo nelle graduatorie provinciali, quella di inclusione nelle graduatorie d'istituto o in una delle province aggiuntive qualora si sia stipulato, in tale provincia, un contratto su spezzone al fine di garantire il completamento dell'orario.
Sulla questione dell'obbligo ad accettare qualunque tipologia di supplenza abbiamo sollecitato, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, l'Amministrazione ad introdurre un criterio di congruità delle stesse in relazione all'indennità di disoccupazione che si percepisce.
Abbiamo anche chiesto che siano definiti tempi adeguati per la presentazione delle domande (al momento prevista nei dieci giorni successivi all'emanazione del decreto ministeriale) e che la compilazione e la gestione delle stesse sia semplificata sia per gli aspiranti che per le scuole.
Appena sarà disponibile il testo del Decreto Ministeriale pubblicheremo una scheda di lettura e di approfondimento.
Su nostra richiesta è stato ancora una volta chiarito che le nomine su posti vacanti e/o disponibili per i quali non vi siano più aspiranti nelle graduatorie provinciali sono comunque da conferire attraverso le graduatorie d'istituto (il decreto prevede la priorità solo sulle supplenze per sostituzione di colleghi assenti) e che si utilizzano le graduatorie d'istituto, con nomine definitive, anche per le supplenze brevi fino a quando non saranno pubblicate le graduatorie prioritarie.
Roma, 29 settembre 2009
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