Petizione Indicazioni Nazionali: continua la raccolta di firme per la loro rapida eliminazione!
Sul superamento delle Indicazioni Nazionali l'Associazione Proteo Fare Sapere - che ha promosso la raccolta di firme per la loro cancellazione - torna con un articolo del suo presidente nazionale. La FLC Cgil, che ha aderito all'iniziativa, invita a proseguire la raccolta delle firme che si concluderà nel mese di gennaio.
Il sofferto iter della Legge Finanziaria e le elezioni delle RSU hanno monopolizzato la discussione sulla scuola. Si tratta ora di rilanciare un tema professionale molto sentito: “Le indicazioni nazionali provvisorie della Moratti”.
Si dovranno adottare i nuovi libri di testo ed è necessario che sia data alle scuole la possibilità di non scegliere i libri di testo dell’era Moratti.
Come abbiamo da sempre sostenuto, le indicazioni nazionali non sono prescrittive, ma ci si trova di fronte ad una realtà nella quale gli unici libri messi a disposizione dalle case editrici sono quelli morattiani: non c’è infatti altra possibilità di scelta.
Per questo abbiamo lanciato una petizione nazionale che si concluderà a Gennaio.
Abbiamo un obiettivo immediato, liberare la scuola da cattivi libri, ed uno strategico, sollecitare la formazione di una commissione pluralista per scrivere un curricolo nazionale che, senza cancellare il meglio delle precedenti esperienze degli orientamenti dell’infanzia, dei programmi della scuola elementare del 1985 e di quelli della media del 1979 li raccordi, tenendo conto anche delle innovazioni previste dalla finanziaria, per il biennio della scuola secondaria superiore e svolga una doverosa azione di manutenzione, che è necessaria ed indispensabile per motivare una scuola stanca.
Chi scrive ha personalmente sentito il Ministro Fioroni sostenere a Bologna che: “Le indicazioni nazionali sono transitorie e sperimentali e perciò non vincolanti e che sono ancora validi i programmi del 1979 e del 1985”. Giunge notizia che affermazioni analoghe siano state sostenute dal Ministro a San Benedetto del Tronto e in altre parti d’Italia.
Quindi, si deduce che, se non si troveranno i vecchi libri di testo ma solo i nuovi, conformi alle indicazioni transitorie, ciò sarà da imputare alle case editrici che, a questo punto, si posizioneranno come le uniche sostenitrici della riforma Moratti. E’, però, paradossale che le case editrici siano così potenti da imporre da sole, contro il parere del Ministro e la volontà delle scuole, le decisioni didattiche al complesso mondo della scuola, decidendo esse, tramite libri indesiderati.
La nostra petizione serve a questo: ad indurre il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare una circolare chiara alle case editrici, per ottenere immediatamente la possibilità di disporre di libri di testo ispirati ai programmi in vigore nel 1979 (Medie) e nel 1985 (elementari). Questi sono davvero gli ultimi cinque metri da fare per raggiungere il traguardo e vanno percorsi con tenacia, se non vogliamo trovarci, al prossimo settembre, con un fantasma ingombrante che ancora vaga per le scuole.
Omer Bonezzi presidente nazionale di Proteo Fare Sapere
Scarica il modulo per la raccolta firme della petizione
Si prega di spedire per posta le firme raccolte a: Proteo Fare Sapere, Via Leopoldo Serra 37 00153 Roma.
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