
Parere CSPI sull’introduzione del tutor per l’orientamento nelle scuole superiori di secondo grado
Evidenziate criticità e limiti del provvedimento in via di attuazione da parte del MIM. Le proposte di revisione del Consiglio per una maggiore efficacia didattica delle figure del tutor e dell’orientatore.


Il CSPI, riunitosi in seduta plenaria in data 28 marzo 2023, si è espresso sulle bozze di decreto e di circolare predisposte dal Ministero dell’Istruzione e del merito finalizzate a dare attuazione alle” Linee guida sull’orientamento – A.S. 2023-2024”. In particolare il decreto prevede i criteri di riparto alle scuole delle risorse finalizzate a retribuire la figura del tutor e dell’orientatore mentre la circolare fornisce istruzioni sulle finalità e modalità di introduzione di queste figure nelle scuole.
Il CSPI, nel proprio parere, ha rilevato una serie di criticità e avanzato alcuni suggerimenti tra cui:
- l’inclusione nelle attività di orientamento anche della scuola secondaria di primo grado diversamente dal decreto che stanzia le risorse finanziarie esclusivamente per le classi del triennio conclusivo della scuola secondaria di secondo grado. Già in occasione del parere espresso lo scorso dicembre sul complesso delle “Linee guida sull’orientamento” il CSPI aveva ampiamente rappresentato come la scelta effettuata non sempre consapevole all’inizio della terza classe della scuola secondaria di primo grado sia di fatto causa, spesso, di un’alta percentuale di abbandono e dispersione che si verifica proprio nel primo biennio;
- il coinvolgimento nell’attività formativa anche della figura dell’orientatore così come è prevista per la funzione di tutor;
- l’estensione delle attività formative oltre il limite fissato alle sole 20 ore, prevedendo il coinvolgimento delle Università che nella bozza di DM risultano escluse;
- la puntualizzazione circa la procedura per l’individuazione dei docenti tutor/orientatore da parte del dirigente scolastico che deve avvenire sulla base di criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, tenendo conto della volontarietà espressa dagli interessati;
- la diminuzione del raggruppamento di studenti da affidare al docente tutor in modo tale che la funzione coincida almeno con il gruppo classe per offrire un’attività di orientamento realmente efficace allo scopo, coinvolgendo per quanto possibile il maggior numero di docenti possibile.
Il parere è stato approvato a maggioranza.
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