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Obbligo vaccinale nelle scuole: l'incontro al Miur tra il Ministro Bussetti e i sindacati scuola

Il Ministero conferma la validità dell’autocertificazione anche per l’a.s. 2018/2019. Fatta chiarezza anche sulle responsabilità dei dirigenti scolastici. Rinviato alla prossima settimana il confronto sulle problematiche urgenti legate all’avvio dell’anno scolastico.

23/08/2018
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A seguito della richiesta unitaria inviata da FLC CGIL, CISL SCUOLA E UIL SCUOLA RUA, si è svolto al MIUR oggi 23 agosto, alla presenza del Ministro Bussetti, il previsto incontro sugli adempimenti delle scuole in tema di obbligo vaccinale, dopo le incertezze interpretative sollevate dalla nota Bussetti-Grillo del 6 luglio 2018.

La nota prevede che anche per l’a.s. 2018/2019, così come avvenuto per l’a.s. 2017/2108, possa valere, ai fini della dimostrazione dell’assolvimento dell’obbligo vaccinale, l’autocertificazione già presentata dalle famiglie al momento dell’iscrizione.

Questa disposizione, come chiarito dalla stessa circolare, si è resa necessaria perché non è stata ancora istituita l’Anagrafe Nazionale Vaccini, uno degli obiettivi prioritari del decreto-legge 73/2017 in materia di obbligo vaccinale, così come non sono stati raggiunti gli obiettivi fissati nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017/2019.

La posizione della FLC CGIL

Abbiamo chiarito al Ministro che, ferma restando la necessità di garantire a tutta la popolazione la necessaria copertura vaccinale prevista dalla legge, i dati forniti dalla circolare dimostrano il fallimento delle modalità con cui il decreto legge 73/2017 ha affrontato il problema dell’innalzamento dell’obbligo vaccinale e il permanere delle criticità evidenziate già al momento della definitiva approvazione della legge.

È stato un errore addossare alla scuola e ai dirigenti scolastici l’onere di controllare l’avvenuto adempimento degli obblighi vaccinali e la responsabilità di escludere dalla frequenza della scuola dell’infanzia i bambini non in regola, determinando una grave lesione del diritto allo studio tutelato costituzionalmente e causando forti tensioni nei rapporti scuola-famiglia e un insopportabile appesantimento del lavoro delle segreterie scolastiche.

Abbiamo inoltre sottolineato come in queste settimane il dibattito pubblico si sia concentrato sul falso problema della legittimità o meno dell’autocertificazione rispetto al certificato vaccinale, eludendo i veri nodi critici della legge, non affatto risolti dopo il primo anno di attuazione.

Per questo abbiamo chiesto al Ministro di sostenere l’approvazione dell’emendamento all’art. 6 del decreto- legge n. 91 in discussione alla Camera che prevede il differimento all’a.s. 2019/2020 dell’applicazione dell’art. 3, comma 3, della legge 119 sull’obbligo vaccinale, sospendendo per l’a.s. 2018/2019 l’efficacia delle esclusioni dalla scuola dell’infanzia, in attesa del perfezionamento di tutti gli strumenti di controllo previsti dalla legge a carico delle ASL (realizzazione dell’anagrafe regionale delle vaccinazioni)

Riteniamo opportuna una revisione della legge sull’obbligo vaccinale che sappia tenere insieme due diritti costituzionalmente garantiti e per il singolo e per la collettività: la salute e l’istruzione.

Nella replica il Ministro ha chiarito che il senso della circolare è quello di semplificare le incombenze a carico delle famiglie e delle scuole, in attesa della realizzazione dell’Anagrafe Nazionale delle Vaccinazioni, precisando che non hanno alcun fondamento le preoccupazioni sollevate sulle presunte responsabilità dei dirigenti scolastici che accettano le autocertificazioni, in quanto le dichiarazioni non veritiere ricadono sotto la responsabilità esclusiva di chi le sottoscrive e che gli obblighi di verifica in capo ai dirigenti scolastici restano quelli del controllo previsto dal DPR 28 dicembre 2000, n.445 (controllo a campione).

Quanto alla disposizione prevista dall’art. 4 del decreto legge 73/2018 sulla formazione delle classi in cui siano presenti minori non vaccinati per motivi di salute, l’Amministrazione ha sottolineato come l’inserimento degli alunni non vaccinabili per motivi di salute in classi in cui siano presenti solo alunni vaccinati debba essere praticata laddove ciò sia possibile.

Nessuna responsabilità potrà essere imputata al dirigente scolastico in caso di oggettiva impossibilità.

L’incontro si è concluso con l’impegno da parte del Ministro a convocare i sindacati scuola entro il 31 agosto per l’esame delle problematiche più urgenti legate all’avvio dell’anno scolastico che nell’incontro odierno non sono state affrontate.

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