Ministero dell’Economia e Finanze: sbloccata la contrattazione integrativa
Con una nota il MEF specifica che non sono più bloccati i fondi per il trattamento accessorio, i trattamenti economici individuali, le progressioni di carriera, i passaggi tra le aree.


Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato (RGS), Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico, rispondendo al Dipartimento del Tesoro Direzione VII Finanza e Privatizzazioni, che chiedeva chiarimenti circa l’applicabilità anche per l’anno 2015 delle disposizioni di blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali (art 9 comma 1, 2 21 del dl 78/10), ha emanato una nota datata 6 febbraio 2015 in cui si dice esplicitamente: dal 1 gennaio 2015 cessano gli effetti delle norme di contenimento delle spese del personale previste dal citato articolo 9. Si conferma quanto da noi già detto in un precedente comunicato subito dopo l'approvazione della Legge di stabilità 2015.
Perciò non sono più operanti né il blocco dei fondi per l'accessorio al valore del 2010, né il blocco dei trattamenti economici individuali, né il blocco economico delle progressioni di carriera, né i passaggi tra le aree professionali.
E, dunque, non è più operante neppure il blocco della contrattazione dei lavoratori pubblici.
Certo, trattandosi di una riattivazione di automatismi, si dice anche che è “impossibile” riconoscere gli arretrati per gli anni dal 2011 al 2104, ma il recupero salariale sarà materia del tavolo negoziale.
Le amministrazioni non hanno più alibi: non sono più ammissibili boicottaggi nei confronti dell’apertura dei tavoli negoziali per le applicazioni contrattuali relative al salario accessorio alle indennità, allo sviluppo professionale, alle posizioni economiche.
I lavoratori, che ricordano come l’ultimo contratto sia scaduto dal 2009, non possono più aspettare per negoziare su orario, salario, organizzazione del lavoro.
Temi, questi, che si affrontano al tavolo e non per legge, come pure sembra voler fare il Governo.
Noi siamo pronti a far ripartire la contrattazione decentrata e a rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro. La FLC CGIL ha già presentato tutte le piattaforme contrattuali: della Scuola, della Dirigenza Scolastica, dell’Università, della Ricerca, dell’AFAM.
Servizi e comunicazioni
I più letti
-
Emergenza Coronavirus COVID-19 e PNRR: notizie e provvedimenti
-
Contratto “Istruzione e Ricerca” 2019-2021, personale ATA: ad ogni professionalità spetterà una parte delle risorse
-
Importante risultato della FLC CGIL: il MUR scrive agli Atenei per prevedere una sessione di laurea per Scienze della Formazione Primaria a giugno
-
Arretrati scuola CCNL 2019-2021: in pagamento il 28 marzo ai supplenti brevi e saltuari
-
Richiesta di incontro su procedure informatizzate di inserimento elenchi aggiuntivi GPS
Ora e sempre esperienza!
Legislazione e giurisprudenza recente
- Note ministeriali Nota 3632 del 22 marzo 2023 – Indicazioni utilizzo risorse 2023 formazione professionale Afam
- Note ministeriali Nota 3456 del 20 marzo 2023 - Relazione annuale 2022 Nucleo di valutazione - Indicazioni operative sulle attività e sul funzionamento delle istituzioni AFAM
- Note ministeriali Nota 9260 del 16 marzo 2023 - Allegati
- Note ministeriali Nota 9260 del 16 marzo 2023 - Formazione commissioni esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023
Approfondimenti
- Tutti gli approfondimenti
- Mobilità docenti e ATA
- Graduatorie d'istituto docenti
- Graduatorie d'istituto ATA
- Concorso 24 mesi ATA
- Formazione iniziale e reclutamento docenti
- Assunzioni e supplenze
- Quando si chiamano i supplenti?
- Posizioni economiche e passaggi di qualifica ATA
- Guida alle Istanze online
- Vademecum sanzioni disciplinari
- Assenze per malattia e certificati telematici