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Legge di bilancio 2023: le ricadute sul bilancio del Ministero dell’Istruzione

Nonostante gli incrementi contrattuali, il bilancio 2023 è inferiore di mezzo miliardo rispetto all’assestamento 2022. Ecco i motivi e perché le scelte del Ministero sono in perfetta continuità con le politiche di disinvestimento.

03/01/2023
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Abbiamo analizzato in alcune notizie i contenuti della legge di bilancio sui settori della conoscenza e quelli di carattere generale nonché la loro stretta connessione con traguardi e obiettivi definiti nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

Quali sono le ricadute sul bilancio del Ministero dell’Istruzione?

Innanzitutto ricordiamo che il bilancio del Ministero è costituito da 223 capitoli suddivisi in quasi 500 piani di gestione.
Complessivamente il bilancio definito per il 2023 è pari a € 52.023.709.738 (allegato 7 al Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 30 dicembre 2022). L’assestamento di bilancio del 2022 (legge 111/22) è pari invece a € 52.481.199.565,00, con una riduzione di oltre 450 milioni di euro.
La riduzione appare rilevante se si tiene conto che nel bilancio 2023 sono ricompresi gli incrementi relativi al CCNL 2019-2021 che sono confluiti sui capitoli di spesa relativi alle retribuzioni del personale (quasi 1,3 miliardi in più rispetto all’assestamento 2022 ma oltre 2 miliardi in più se si considera la previsione 2023 presente sempre nella legge di assestamento 2022) e non è neanche spiegabile con la consueta sottostima delle spese per le supplenze brevi (non a caso il decreto legge 179/22  integra questi capitoli con 150 milioni di euro). In realtà il risparmio è in primo luogo determinato dalla scomparsa del cosiddetto organico covid (capitoli 1231 e 1232). Per comprendere la portata di questa scelta è sufficiente mettere a confronto gli anni 2021, 2022 e 2023.
Nel 2021 il rendiconto dello Stato (legge 110/22) certifica pagamenti per l’organico covid pari a € 1.287.705.045,66. L’assestamento di bilancio 2022 prevede spese per € 681.376.348,00. La legge di bilancio 2023 azzera totalmente questa voce.
Una sforbiciata la subisce anche il fondo per il Miglioramento dell’offerta formativa. Infatti è prevista una riduzione stabile di 12,5 milioni di euro annui lordo Stato: da 1161,41 milioni di euro a 1148,91. Segnaliamo che a queste risorse si aggiungono 2 milioni di euro per il compenso ai componenti dei gruppi per l’inclusione territoriale (GIT) e 3 milioni di euro finalizzati a garantire la continuità didattica nelle istituzioni scolastiche statali situate nelle piccole isole.

Tutte confermate le altre scelte proposte originariamente in termini di variazioni, riprogrammazioni, definanziamenti.

Per le scuole paritarie sono previsti i seguenti rifinanziamenti

  • un incremento di 20 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni a decorrere dal 2024 quale contributo aggiuntivo in favore delle scuole dell’infanzia. Si tratta di una “variazione permanente”
  • la stabilizzazione dei 70 milioni di euro a decorrere dal 2024 del contributo previsto per gli alunni con disabilità frequentanti. Anche in questo caso si tratta di variazione permanente. Per il solo 2023 i 70 milioni erano stati già stanziati.

In conseguenza di questi rifinanziamenti a decorrere dal 2024 le risorse stabili per le scuole paritarie passano da € 556.523.089 a € 666.523.089 con un incremento annuo di 110 milioni di euro.
A questo link è possibile consultare la procedura utilizzata per tale incremento.

Le risorse dedicate al sistema 0-6 di cui al DLgs 65/17 sono oggetto dei seguenti definanziamenti

  • 5 milioni di euro per il 2023 (il fondo passa da 309 a 304 milioni di euro)
  • 13,4 milioni di euro per il 2024 (il fondo si riduce a 295,6 milioni di euro)
  • 20,2 milioni di euro per il 2025 (il fondo si riduce a 288,8 milioni di euro)

A decorrere dal 2026 il fondo ammonterà a 290,8 milioni di euro.

Le risorse per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa (Legge 440/97) sono oggetto dei seguenti definanziamenti: -3,13 milioni di euro per il 2023, -3,38 milioni di euro per il 2024, -2 milioni di euro per il 2025.

Per ciascuno degli anni 2024 e 2025 sono stanziati 10 milioni di euro per la copertura degli oneri di organizzazione dei concorsi del personale docente. Queste risorse si sommano ai 13,226 milioni di euro per le procedure di reclutamento del personale docente di cui all’articolo 17, comma 2, lettera d) del DLgs 59 del 2017.

Le risorse per il Piano Nazionale di Formazione sono ridotte di 1,42 milioni di euro per il 2023, 2,16 milioni di euro per il 2024 e 12,09 milioni di euro a decorrere dal 2025.

Il Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio artistico, della pratica artistica e musicale e della creatività passa da 3 a 1 milione di euro a decorrere dal 2023

Il Fondo per l’attivazione dei corsi ad indirizzo jazzistico e dei nuovi linguaggi musicali nei licei musicali passa da 3 a 1 milione di euro a decorrere dal 2023.

Riguardo alle misure di spending review il Ministero dell’Istruzione contribuisce con le seguenti riduzioni di spesa: 22,5 milioni di euro per il 2023, 33,6 per il 2024 e 49,2 per il 2025.

Infine, la discussione in Parlamento del disegno di legge di bilancio ha comportato interventi che complessivamente comportano un incremento di spesa poco più di 18 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2023. In questa tabella l’elenco di questi interventi con l’indicazione delle relative risorse stanziate.

Intervento

Risorse stanziate

Somma da trasferire alla Scuola Europea di Brindisi per il proprio funzionamento

1.000.000

Contributo da assegnare alla fondazione Graziadio Isaia Ascoli per la formazione e la trasmissione della cultura ebraica

500.000

Spese per le attività di ricognizione e valutazione delle strutture scolastiche in dismissione

1.000.000

Spese per il personale supplente breve e saltuario, comprensivi degli oneri fiscali e contributivi a carico del lavoratore (istruzione primaria)

8.239.382

Contributi previdenziali e assistenziali a carico dell’amministrazione relativi alle competenze fisse (istruzione primaria)

2.966.177

Irap sulle supplenze brevi e saltuarie (scuola dell’infanzia)

700.347

Spese per il personale supplente breve e saltuario, comprensivi degli oneri fiscali e contributivi a carico del lavoratore (scuola secondaria di II grado)

2.746.461

Contributi previdenziali e assistenziali a carico dell’amministrazione relativi alle competenze fisse (scuola secondaria di II grado)

988.726

Irap sulle supplenze brevi e saltuarie scuola secondaria di II grado)

233.449

Totale

18.374.542

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