Le priorità della Ministra Azzolina nell’Atto di indirizzo per l’anno 2021
I punti salienti delle scelte ministeriali per l’istruzione. Per la FLC CGIL, indicazioni generiche e riproposizione della retorica meritocratica in una logica divisiva della categoria.
Pubblicato il 12 gennaio 2021 l’Atto di indirizzo firmato dalla Ministra Lucia Azzolina con le dieci priorità politiche del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2021.
Il nostro commento analitico
Il documento si apre con la considerazione che nella lunga fase dell’emergenza sanitaria è aumentata la consapevolezza della centralità e della funzione strategica del sistema scolastico per la vita e il futuro del Paese. Alla luce di ciò, l’Atto di Indirizzo sostiene l’adeguatezza dell’impegno e dei finanziamenti per consentire alla Scuola di continuare a svolgere il suo ruolo e afferma la necessità che a questo settore siano destinate congrue risorse all’interno del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR). Di seguito nella “Definizione di un piano di rilancio del sistema nazionale di istruzione e formazione” viene indicata la priorità al potenziamento delle infrastrutture.
L’apertura descrive la scuola come oggetto di importanti investimenti già realizzati e con un riposizionamento strategico della propria funzione di servizio pubblico. Sarebbe quanto auspicato da tutta la comunità educante, ma ci troviamo in realtà di fronte ad uno dei più difficili momenti che la scuola del nostro Paese abbia attraversato, con un evidente malcontento di studenti, genitori, docenti, dirigenti, personale ATA, precari e non. L’impegno che il MI dichiara di aver profuso e le risorse messe in campo non hanno di fatto consentito di assicurare la tenuta del sistema nazionale di istruzione che si trova disgregato e frammentato in relazione alle diverse condizioni territoriali. L’investimento sulle infrastrutture e sul cablaggio delle reti e dei territori sui quali sono attive le scuole è un obiettivo molto importante. Ma non è sufficiente, perché bisogna intervenire anche sull’edilizia scolastica non solo in termini di sicurezza, ma anche di fruibilità.
Come FLC CGIL abbiamo denunciato e confermiamo l’insufficienza degli investimenti dal punto di vista quantitativo e qualitativo e auspichiamo un vero cambio di passo per il rilancio del sistema di Istruzione, a partire dalle priorità da noi indicate:
- Estensione dell’obbligo scolastico;
- Aumento del tempo scuola in tutti gli ordini e generalizzazione dei modelli organizzativi più inclusivi ed efficaci;
- Miglioramento delle strutture e delle infrastrutture;
- Implementazione, stabilizzazione, qualificazione degli organici
- Retribuzioni a livello europeo.
Inoltre, abbiamo già richiamato nella nostra idea di scuola l’importanza di prendere in considerazione la funzionalità delle nostre strutture scolastiche in relazione alla nuova didattica, alla concezione di scuola e di insegnamento.
In allegato la scheda analitica con il commento delle dieci priorità politiche indicate dal Ministero dell’istruzione per l’anno 2021 e per il triennio 2021/2023.
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