Italia Lavoro e servizi di orientamento e placement per gli istituti tecnici e professionali: il MIUR in ritirata
Emanati i primo bandi regionali relativi al progetto “FIXO - SCUOLA & UNIVERSITÀ” Linea di intervento 2.
Annunciato già nel gennaio 2011 e in occasione di vari incontri da rappresentanti del MIUR, del Ministero del Lavoro e da Italia lavoro, ha preso avvio nei giorni scorsi il progetto “FORMAZIONE ED INNOVAZIONE PER L’OCCUPAZIONE SCUOLA & UNIVERSITÀ – FIxO S&U” Linea di intervento 2, che prevede l’organizzazione e l’implementazione di una struttura all’interno delle Scuole, in grado di erogare servizi di orientamento e placement per diplomandi e diplomati degli istituti tecnici e professionali.
I contenuti
L’iniziativa, promossa e sostenuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per le Politiche attive e passive del lavoro, con l’Assistenza Tecnica di Italia Lavoro S.p.A., è finalizzata alla riduzione dei tempi di ingresso nel mercato del lavoro dei diplomati, “attraverso interventi volti alla qualificazione e al rafforzamento del sistema scolastico nella organizzazione ed erogazione di servizi di orientamento e intermediazione e di dispositivi e misure di politiche attive del lavoro, (….) nell’ambito della filiera pubblico-privata dei servizi per il lavoro nazionali e regionali”, con l’obiettivo di supportare almeno 365 Scuole in forma singola o associata e di raggiungere un bacino potenziale di 55.000 giovani tra studenti, diplomandi e diplomati.
Le norme di riferimento sono quelle relative all’obbligo per le Scuole secondarie superiori, Università e Consorzi universitari, di diventare soggetti di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, nonché quelle relative all’Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca previste dal relativo Testo Unico (DLgs 167/11).
Per attivare l’intervento sono state sottoscritte preliminarmente specifiche Convenzioni Istituzionali tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e le varie regioni. In questa tabella il quadro sinottico delle convenzioni sottoscritte e rese note fino ad oggi.
Regione |
Data di sottoscrizione della Convenzione Istituzionale |
Emilia Romagna |
7 settembre 2012 |
Piemonte |
24 settembre 2012 |
Marche |
10 ottobre 2012 |
Sicilia |
7 novembre 2012 |
Lombardia |
16 novembre 2012 |
Liguria |
19 novembre 2012 |
Successivamente sono stati pubblicati i bandi per ciascuna regione: l’8 gennaio 2013 quelli relativi alle Marche, Liguria ed Emilia Romagna, il 21 gennaio quelli relativi al Piemonte e alla Sicilia, infine nei giorni scorsi la Lombardia.
I destinatari dell’azione sono:
- diplomandi (frequentanti il IV e il V anno) annualità 2012/2013;
- diplomati negli anni scolastici 2011-2012 e 2012-2013.
Possono presentare la propria candidatura le seguenti tipologie di Scuole statali e paritarie:
a. istituti tecnici
b. istituti professionali
c. istituti d’istruzione superiore con almeno un indirizzo di studio tecnico o professionale
d. reti di istituti, composte eventualmente anche da licei.
Potranno partecipare unicamente le scuole che abbiano effettuato l’iscrizione alla Borsa Continua Nazionale del Lavoro (BCNL) tramite il portale Cliclavoro ovvero che dimostreranno di aver effettuato la richiesta di iscrizione entro la data di sottoscrizione dell’atto di concessione del contributo.
L’assegnazione dei contributi avverrà con procedura “a sportello” seguendo l’ordine cronologico di ricevimento delle domande. Le domande per essere accolte devono superare un punteggio minimo in base ad una tabella di valutazione che varia di Regione a Regione.
Italia Lavoro ha predisposto un modello organizzativo per strutturare o qualificare i servizi di orientamento e placement, che le scuole possono parzialmente adattare, purché le attività proposte siano coerenti con i bisogni degli studenti e funzionali alla realizzazione del percorso personalizzato di orientamento e placement.
Ai fini del riconoscimento economico, ogni Soggetto Proponente, a seguito dello sviluppo del modello di placement, deve erogare, da un minimo di 50, fino ad un massimo di 150 diplomandi/diplomati, un percorso personalizzato di orientamento e placement, di durata non inferiore alle sette ore di attività individuale (1 ora = 60 minuti). Il contributo previsto è pari ad euro 200 per destinatario.
Questo il modello di percorso personalizzato proposto da Italia Lavoro
PERCORSO PERSONALIZZATO DI ORIENTAMENTO E PLACEMENT |
|
Servizio |
Durata in ore |
Accoglienza e accesso ai servizi |
1 |
Colloquio di orientamento |
da 1 a 3 ore |
Definizione del Piano di Intervento Personalizzato |
1 |
Tutoring e counselling orientativo |
Da 1 a 3 ore |
Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro |
Da 1 a 3 ore |
Totale ore da effettuare |
7 |
Nella seguente tabella la situazione relativa ai bandi pubblicati
Regione |
Risorse |
Risorse |
Risorse |
Scuole e/o reti che si intende coinvolgere |
Numero diplomati/ diplomandi che si intende coinvolgere |
Periodo presentazione domanda di partecipazione |
Punteggio |
A |
B |
C=A+B |
|||||
Lombardia |
1320000 |
450000 |
1770000 |
59 |
8850 |
dal 15/02/2013 |
60/100 |
Emilia |
990000 |
0 |
990000 |
33 |
4950 |
dal 28/01/2013 |
10 |
Piemonte |
780000 |
0 |
780000 |
26 |
3900 |
dal 04/02/2013 |
21 (istituto) |
Liguria |
390000 |
0 |
390000 |
13 |
1950 |
dal 28/01/2013 |
42 (istituto) |
Sicilia |
810000 |
0 |
810000 |
27 |
4050 |
dal 04/02/2013 |
14 (istituto) |
Marche |
390000 |
0 |
390000 |
13 |
1950 |
dal 28/01/2013 |
45 |
Totale |
4680000 |
450000 |
5130000 |
171 |
25650 |
Il commento
La previsione di un breve percorso di accompagnamento per ciascun diplomato/diplomando rappresenta indubbiamente un avanzamento rispetto alla sola pubblicazione sul sito internet della scuola dei curricula dei propri studenti all’ultimo anno di corso e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio, e all’obbligo per tutte le scuole secondarie di II grado di interconnettersi alla borsa continua nazionale del lavoro per il tramite del portale ClicLavoro, previsti dalle norme di settore. Tuttavia le criticità dell’iniziative sono evidenti e per certi versi assai preoccupanti:
- non appare in nessun bando il MIUR, né come amministrazione centrale né come amministrazione periferica (Uffici Scolastici Regionali). Infatti tali bandi sono emanati in applicazione di Convenzioni Istituzionali tra il Ministero del Lavoro e le singole regioni. Ma i bandi non intervengono su segmenti rilevanti del sistema nazionale di istruzione? Oppure si anticipa l’idea, caldeggiata già da alcune regioni, che la filiera formativa tecnico-professionale non faccia parte del sistema di istruzione ma rientri tout court nell’ambito delle “politiche attive per il lavoro”, non più di competenza del MIUR ma del Ministero del Lavoro?
- Non è affatto chiaro come si colleghi l’intervento finanziato con le norme relative alla “Definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle professioni e al lavoro” di cui al DLgs 22/08 e relative, specificatamente, proprio al quinto anno delle scuole secondarie di II grado;
- Le modalità di accesso al finanziamento, con accoglimento in relazione alla data di arrivo delle richieste, nonché le date di avvio della presentazione della domande a ridosso della pubblicazione degli avvisi, rendono evidente che la scelta da parte delle scuole di partecipare sarà decisa in gruppi ristretti, forse dal solo dirigente scolastico, senza condivisione negli organismi didattico-professionali deputati, quali il collegio dei docenti ed il consiglio di classe. Ovviamente in nessuna parte dei bandi si fa riferimento, ad esempio, alla necessità di integrare il POF di istituto.
- Gli avvisi intervengono su materie, quali i criteri di individuazione del personale impegnato nelle attività di placement, le modalità di ripartizione delle risorse economiche tra i lavoratori, il piano delle attività, ecc. che sono di competenza della contrattazione di scuola. Questo avrebbe consigliato per lo meno un coinvolgimento sia del MIUR che delle Organizzazioni sindacali di comparto.
- Le tabelle di valutazione dei progetti presentati evidenziano difformità di punteggio tra regione e regione, con la punta estrema rappresentata, naturalmente, dalla Lombardia, che va ben al di là delle fisiologiche differenze territoriali.
- Di formazione dei lavoratori della scuola che intendano cimentarsi nelle attività di placement, neanche l’ombra. Chiarissimo il messaggio: su questi materia deve prevalere il “fai da te” individuale o di istituto.
In conclusione un intervento ancora molto impregnato delle idee e delle politiche del duo Gelmini-Sacconi, le cui scelte fallimentari sono sotto gli occhi di tutti.
La FLC insieme alla CGIL è interessata ad affrontare il problema delle politiche relative alla transizione tra scuola e lavoro in maniera organica e non legata a risorse finanziarie episodicamente messe a disposizione dai vari Ministeri e/o da organismi strumentali. Non a caso la CGIL il 31 gennaio ha presentato la proposta “Garanzia Giovani” che bene indica l’orizzonte strategico di una politica in cui istruzione e lavoro possano lavorare sinergicamente al fine di dare una prospettiva di vita e di lavoro ai giovani di questo paese.
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