
Istituti professionali: pubblicata la versione definitiva delle Linee guida
Anche per gli istituti professionali evidenti le differenze con le Indicazioni nazionali dei licei.


Il MIUR ha pubblicato la Direttiva n. 65 del 28 luglio 2010 che contiene la versione definitiva delle Linee guida del biennio iniziale degli Istituti Professionali.
L'ampia premessa, analogamente a quanto avvenuto per gli Istituti tecnici, mette in evidenza la continuità con il I ciclo, le tematiche trasversali, l'attenzione all'apprendimento, la didattica laboratoriale e la lotta alla dispersione.
Le nostre valutazioni
A conferma di quanto avevamo già segnalato per gli Istituti tecnici, nell’esprimere apprezzamento del lavoro svolto dalla Commissione De Toni che ha elaborato le Linee guida, dobbiamo segnalare la loro difficile praticabilità , dato il quadro di pesante riduzione di personale, tagli delle ore di laboratorio e di depauperamento delle risorse per il funzionamento delle Istituzioni scolastiche.
Le Linee guida nulla dicono della complessità e della confusione che vivono gli istituti professionali in particolare a partire dal prossimo settembre, laddove le prime classi dovranno destreggiarsi tra vecchio ordinamento per quanto attiene alle qualifiche triennali e nuovo quadro orario ridotto a 32 h settimanali e nuovo ordinamento, costruito su un impianto quinquennale.
Insomma il lavoro svolto dalla Commissione De Toni si muove su direttrici e principi condivisibili ma si ferma alla dimensione teorica, smentita e contraddetta dalla cruda realtà dei tagli e dalle scelte del Governo di disinvestire soprattutto sull’istruzione professionale, penalizzata oltre che da una inaccettabile e pesante riduzione anche dei laboratori, da un’attuazione abbastanza pasticciata dell’Accordo quadro del 29 aprile scorso sulle qualifiche triennali e quadriennali.
Anche la versione definitiva delle Linee guida degli Istituti professionali, analogamente a quanto avvenuto per gli Istituti tecnici, evidenzia, inoltre, la profonda divaricazione rispetto alle indicazioni nazionali dei Licei.
Riteniamo incompatibili con l'elevamento dell'obbligo di istruzione a 16 anni, che vige per tutto il sistema di istruzione, differenze così evidenti e significative all'interno dei diversi bienni, che di fatto azzerano il senso di quell'elevamento.
Ribadiamo anche che le Linee Guida non possano essere emanate con lo strumento giuridico della Direttiva, ma avrebbero necessitato di passaggi istituzionali che sono mancati.
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