Ispra, è necessario continuare la mobilitazione
La FLC Cgil chiede soluzioni concrete al Ministro e al Governo
La FLC CGIL, impegnata con forza sia contro le politiche di destrutturazione della pubblica amministrazione e in particolare degli Enti di Ricerca sia contro la precarizzazione del lavoro, lancia da tempo allarmi rispetto alla difficile fase che, da troppo tempo, mette a rischio le attività dell’Ispra.
E’ dall’inizio dell’anno che i contratti in scadenza non sono rinnovati: si tratta, nei fatti, di veri e propri atti di licenziamento.
Soltanto una decina dei titolari dei 170 contratti di collaborazione scaduti lo scorso giugno e non rinnovati sono stati reintegrati.
Per i titolari degli oltre 25 contratti a tempo determinato scaduti a novembre e tuttora non rinnovati, è prevista l’attivazione di nuovi contratti biennali solo dal primo gennaio: a nostro avviso è possibile anticipare la stipula al mese di dicembre.
A ciò si aggiunge la drammatica situazione dei contratti a tempo determinato «sine-die» esclusi dalla graduatoria di stabilizzazione dell’ex Icram. Per essi chiediamo il mantenimento in servizio fino all’assunzione, che può aver luogo anche attraverso l’attivazione degli istituti contrattuali previsti dal Ccnl di comparto (ex art. 5).
Siamo impegnati su tutte le vertenze aperte, in un quadro di iniziative avviate da molti mesi e in programma nei prossimi giorni, che sono necessariamente indirizzate sia nei confronti della struttura commissariale e del Ministero, sia nei confronti del Governo e dell’intero panorama politico.
Per questo chiediamo alla Struttura Commissariale:
-
il rinnovo dei contratti per il mantenimento in servizio di tutti i precari in scadenza e il reintegro di quelli già «licenziati»;
-
l’ampliamento della programmazione triennale a tutti i posti disponibili rispetto alla dotazione organica con l’aumento il numero delle assunzioni per il 2010 anche sulla base del turn over che sembra essere piuttosto consistente (anche a causa dell’impatto che il decreto Brunetta avrà sulle buste paga).
Chiediamo al Ministero vigilante:
-
la rimozione degli ostacoli «tecnici» che impediscono attualmente i rinnovi e l’ampliamento della dotazione organica fino al completo assorbimento di tutto il personale precario che a diverso titolo operava nei 3 ex enti al momento dell’Istituzione dell’Ispra;
-
la riapertura di un confronto sulle Norme di Regolamento e sullo Statuto ISPRA.
Ci siamo sempre battuti per difendere i lavoratori in un quadro di ampia condivisione degli obiettivi, e per sostenere il personale (già frammentato dalle scelte politiche portate avanti dal Governo e dal Ministero) rafforzando l’azione sindacale.
Continueremo in tale impegno, mantenendo alto il livello della mobilitazione sino a quando sarà necessario e intensificando le iniziative all’interno e all’esterno dell’Istituto, ricorrendo eventualmente anche al blocco delle attività, e comunque fino a che non saranno date risposte concrete a tutte le questioni in campo.
Roma, 27 novembre 2009
FLC Cgil Ispra
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