Indizione immediata del concorso ordinario. Equita’ nel riservato
L’Esecutivo Nazionale dei Dirigenti Scolastici della CGIL Scuola riunitosi a Roma il 19 e 20 novembre 2003 ritiene inaccettabile la posizione evasiva assunta dal MIUR relativamente all’indizione del bando di concorso ordinario per Dirigenti Scolastici.


L’Esecutivo Nazionale dei Dirigenti Scolastici della CGIL Scuola riunitosi a Roma il 19 e 20 novembre 2003 ritiene inaccettabile la posizione evasiva assunta dal MIUR relativamente all’indizione del bando di concorso ordinario per Dirigenti Scolastici.
Tale comportamento inadempiente ed evasivo del MIUR, che non dà seguito agli annunci che di volta in volta fa relativamente alle sue intenzioni di bandire il concorso ordinario, stanno determinando situazioni di palese difformità nelle varie situazioni regionali anche nello stesso svolgimento del concorso riservato ai Presidi Incaricati triennalisti. In molte realtà non sono stati ammessi colleghi triennalisti che pur avendo nel colloqui conseguito la sufficienza non rientravano nel numero di posti messi a concorso; in altre realtà il comportamento dell’Amministrazione è stato esattamente opposto.
Nel contempo la mancata e tempestiva indizione del bando di concorso ordinario ha avuto la conseguenza di far riversare sul concorso riservato una serie di domande accolte con ordinanze di sospensiva da parte della magistratura amministrativa anche di personale non triennalista. Il protrarsi del deposito delle sentenze di merito da parte del Tar Lazio sta incrementando vieppiù il contenzioso.
Grandi sono dunque le responsabilità del Governo su tutta questa vicenda.
L’Esecutivo nazionale della CGIL Scuola, che ha promosso una iniziativa giudiziaria con cui ha chiamato il Ministro a rispondere presso il Tar per la sua inadempienza, chiede, sempre che rimanga invariata la legislazione vigente:
- che venga da subito bandito il concorso ordinario;
- che vengano messi a concorso i posti determinati dai criteri della Legge e non dall’arbitrio del Governo come è avvenuto col riservato;
- che venga contestualmente bandito un concorso riservato nuovo, accanto all’ordinario, a tutela degli incaricati che hanno nel contempo maturato il triennio;
- che l’incarico di Presidenza venga superato solo a seguito dell’espletamento contestuale del bando ordinario e riservato come prevede la legge vigente;
- che vengano rivisti, in sede di confezione del bando di concorso ordinario, i criteri del bando rispetto alla valutazione dei titoli ai fini della preselezione e rispetto alla quota degli ammessi alle prove.
Per quanto riguarda il concorso riservato in corso di svolgimento si esprime dissenso contro la scelta erronea del MIUR che non ha voluto accedere alla richiesta di compensazione dalla CGIL Scuola avanzata fin dal primo momento. Tale misura avrebbe consentito la partecipazione al corso di formazione a tutti coloro che avessero nella propria Regione raggiunto la sufficienza in sede di colloquio orale, avrebbe evitato la disparità di trattamento di Regione in Regione e avrebbe consentito la copertura integrale dei posti che ora con il meccanismo attivato rischiano di rimanere in molte Regioni scoperti (circa duecento). Rimane l’impegno della CGIL Scuola a vigilare per l’equità di trattamento sull’intero territorio nazionale in corrispondenza della evoluzione di tutta la vicenda.
Roma 20 11 2003
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