Incontro con il MIUR del 20 maggio
L’incontro è stato interlocutorio. Il governo ha illustrato le linee molto generali i propri orientamenti circa l’atto di indirizzo, rinviando maggiori precisazioni nella prossima riunione già fissata per il prossimo lunedì, mentre ha demandato l’individuazione dei criteri per operare correzioni sull’organico di fatto ad una apposita riunione del tavolo di confronto permanente fissata per il 29 maggio.
L’incontro è stato interlocutorio. Il governo ha illustrato le linee molto generali i propri orientamenti circa l’atto di indirizzo, rinviando maggiori precisazioni nella prossima riunione già fissata per il prossimo lunedì, mentre ha demandato l’individuazione dei criteri per operare correzioni sull’organico di fatto ad una apposita riunione del tavolo di confronto permanente fissata per il 29 maggio.
Il Capo di Gabinetto Di Pace ha affermato che l’atto di indirizzo del comparto scuola sarà emanato ai primi di giugno, dopo quello generale per il pubblico impiego, la cui uscita è prevista per i prossimi giorni.
Nel mese di giugno si aprirà, quindi, formalmente la trattativa, che si svilupperà poi a partire dal prossimo settembre.
Queste le linee generali dell’atto di indirizzo illustrate dall’amministrazione:
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valorizzare le specificità professionali personale docente e personale ATA, pur nel quadro dell’unicità del comparto;
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dare sistemazione organica a tutta la materia contrattuale, anche attraverso la predisposizione di un testo unico degli istituti contrattuali;
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potenziare la contrattazione regionale;
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riconsiderare l’attuale disciplina delle funzioni obiettivo e delle aree a rischio attraverso una diversa disciplina che razionalizzi ma non elimini gli istituti contrattuali.
L’atto di indirizzo conterrà, tra gli altri, paragrafi su: articolazione delle funzioni, valorizzazione e sostegno delle professionalità docente e ata, organizzazione del lavoro, sostegno e completamento autonomia, adeguamento delle retribuzioni ai parametri europei.
I sindacati confederali hanno posto in evidenza la necessità di rapida apertura del tavolo contrattuale e di una definizione certa delle risorse a disposizione.
In particolare hanno chiesto che il governo attraverso una specifica intesa con le organizzazioni sindacali definisca la quota parte del preannunciato piano pluriennale di investimenti che sarà resa disponibile per la contrattazione, per il biennio 2002/03 e per il biennio 2004/05.
Su questo punto la risposta del governo è stata evasiva e deludente, un ulteriore rinvio della definizione delle risorse in tempi successivi all’apertura della contrattazione.
Rispetto ad altre questioni poste dalle organizzazioni sindacali il governo si è impegnato a introdurre nell’atto di indirizzo la clausola di riapertura del contratto in presenza di novità ordinamentali e a realizzare, insieme alle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL, una rassegna degli istituti contrattuali vigenti al 1° settembre 2002 e nella fase transitoria tra vecchio e nuovo contratto, in modo da dare alle scuole chiarezza sulle norme contrattuali.
È stata data risposta positiva anche alla richiesta di introdurre un apposito paragrafo sulla formazione del personale.
La CGIL Scuola, nell’intervento di Enrico Panini, ha particolarmente sottolineato
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l’urgenza dell’emanazione dell’atto di indirizzo;
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la gravità del comportamento del governo in merito al ritardo nella definizione delle risorse disponibili per la contrattazione;
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l’esigenza di risorse certe, aggiuntive a quelle attualmente disponibili, per il personale docente e per il personale ata;
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piena conferma del ruolo della contrattazione, come previsto dall’accordo del 4 febbraio 2002;
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le necessità che l’amministrazione rettifichi alcune decisioni in contrasto con le competenze contrattuali, quali lo scioglimento unilaterale dell’osservatorio sulla sicurezza e la sospensione dell’intesa già raggiunta sulla proroga per un anno degli attuali progetti sulle aree a rischio, in attesa della nuova definizione dell’istituto contrattuale
Roma, 21 Maggio 2002
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