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I Dirigenti scolastici della FLC Cgil: gli organici vanno determinati nel rispetto dell'agibilità delle aule scolastiche

La Struttura di Comparto dei Dirigenti Scolastici della FLC Cgil ricorda che la formazione delle classi va fatta rispettando i criteri di agibilità stabiliti dalle norme sull’edilizia scolastica.

12/01/2009
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Con uno specifico documento della propria Struttura di Comparto (SdC) Nazionale i Dirigenti Scolastici della FLC Cgil richiamano l’attenzione del mondo della scuola e dell’opinione pubblica sull’agibilità delle aule scolastiche e dei laboratori, in connessione con la prossima formazione delle classi a cui le scuole procederanno sulla base delle iscrizioni degli alunni.

Quest’anno la formazione delle classi delle scuole ed istituti di ogni ordine e delle sezioni delle scuole dell’infanzia, in ragione della legge sui tagli degli organici (L.133/2008) e della normativa secondaria ad essa conseguente (Regolamenti in corso di approvazione), vedrà l’aumento del numero degli alunni per classe.

Il rischio è che la foga di risparmio e di disinvestimento che ispira la condotta di questo Governo induca ad ignorare altre norme che pure sono vigenti e che, come ognuno sa, quando riguardano la sicurezza, hanno priorità assoluta su ogni altra considerazione.

I Dirigenti Scolastici, in quanto qualificati come datori di lavoro e responsabili diretti delle norme sulla sicurezza nelle scuole, non possono non sottolineare come vi sia un limite di agibilità e capienza delle aule e dei laboratori previsti dalle norme sull’edilizia scolastica.

Del resto di ciò hanno mostrato di avere consapevolezza le istituzioni che di recente si sono occupate della materia: una per tutte il parere della Commissione cultura sui provvedimenti di attuazione dell’art. 64 della citata legge 133/2008, quando afferma che “il criterio di formazione delle classi deve rispettare i parametri stabiliti per legge condizionanti l’agibilità delle aule e dei laboratori scolastici, nel rispetto degli obiettivi previsti dall’articolo 64”.
Va da sé che, a tutela dell’incolumità degli alunni e degli operatori scolastici e a tutela degli stessi Dirigenti Scolastici, quando entrano in contraddizione “i parametri stabiliti per legge condizionanti l’agibilità delle aule e dei laboratori scolastici” e gli “obiettivi previsti dall’articolo 64” (che poi sono quelli del risparmio), non vi è dubbio che la proposta di organico non potrà che essere fatta dal Dirigente Scolastico sulla base della normativa di sicurezza relativa alla capienza delle aule. Sarà a quel punto di altri la responsabilità di imporre numeri di alunni per classi in aule che diventerebbero non agibili per un numero superiore ai parametri previsti dalla legge.

E, a questo punto, non vi è dubbio che il rispetto delle norme edilizie dovrà riguardare tutte le aule scolastiche di tutte le scuole del Paese, e non solo quelle che saranno “individuate in un apposito piano generale dell’edilizia scolastica” , come recita la bozza di regolamento sugli organici oggi in discussione, e solo per le quali si prevederebbe la conferma dei limiti massimi degli alunni per classe come previsti dal Decreto Interministeriale 331/98.

Roma 12 gennaio 2009

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