
Esoneri e semiesoneri ai docenti per le scuole in reggenza: informativa al MI sul decreto attuativo
La FLC CGIL ha contestato il provvedimento che lascia irrisolto il problema per il 50% delle scuole e sottrae risorse del Fmof per la contrattazione d’istituto


Si è svolto in data 4 agosto in videoconferenza l'incontro tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto scuola e dell’Area della dirigenza per l’informativa sullo schema di decreto del Ministero dell’Istruzione di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze relativo alla definizione di criteri, modalità e parametri per l’individuazione, su base regionale, delle istituzioni scolastiche affidate in reggenza a cui sarà consentito di richiedere l’esonero o il semi-esonero rispettivamente per uno o due docenti individuati dal dirigente scolastico ai sensi dell’art. 25 del D.Lvo 165/2001 o dell’art. 1, comma 83, della l. 107/2015 per attività di collaborazione nello svolgimento delle funzioni amministrative e organizzative, come previsto dall’art. 45 del dl n.36/2022 convertito in legge n. 79/2022.
La norma fissa a 397 il contingente massimo di unità che sarà possibile individuare a livello nazionale e una spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2022 e di 12,5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023, con corrispondente riduzione delle risorse del Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa delle scuole.
L'amministrazione, rappresentata dal dottor Filippo Serra, ha illustrato lo schema di decreto previsto dalla novità legislativa invitando le organizzazioni sindacali presenti ad esprimere le loro valutazioni.
Come FLC CGIL abbiamo preliminarmente sottolineato come la norma impegni risorse sufficienti a coprire meno del 50% delle scuole che quest'anno si troveranno senza dirigente scolastico titolare e che quindi non si potrà dare una risposta alle numerose criticità presenti nelle scuole in reggenza, prive di continuità di direzione.
Inoltre abbiamo contestato che questa disposizione trovi attuazione sottraendo finanziamenti già a disposizione delle scuole per il Fmof, togliendo così risorse alla contrattazione d’istituto e compromettendo l'unico elemento di flessibilità di cui dispone la scuola dell'autonomia.
Quanto allo schema di decreto, abbiamo segnalato la necessità indicare con maggiore chiarezza le modalità con le quali saranno individuati dal Ministero i contingenti da assegnare alle singole regioni e chiesto di eliminare le fasce di complessità tra i criteri prioritari che i Direttori Generali degli USR potranno utilizzare per individuare le istituzioni scolastiche destinatarie degli esoneri.
La definizione di fasce di complessità nazionali delle istituzioni scolastiche da collegare alla retribuzione dei dirigenti scolastici è ancora in corso di definizione e presumibilmente non potrà essere perfezionata entro il 1° settembre 2022, determinando in molte regioni l’utilizzo di fasce regionali non aggiornate da anni e non rispondenti alle effettive situazioni delle scuole.
Abbiamo infine chiesto che dal testo del decreto venga eliminato ogni riferimento all’orario di servizio del docente in esonero e semi-esonero, così come va garantito, nel caso di revoca dell'incarico al docente esonerato, il mantenimento in servizio del supplente fino al termine delle attività didattiche, escludendo la possibilità di risoluzione anticipata dei contratti individuali di lavoro stipulati per la sostituzione del docente esonerato, ciò nel rispetto delle norme contrattuali e per salvaguardare la continuità didattica delle classi interessate.
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