Organici scuola 2015/2016: docenti, il MIUR costretto a riaprire il confronto con i sindacati
L’amministrazione si è impegnata a recepire la gran parte delle osservazioni fatte dai sindacati, fermo restando che intende emanare la circolare nella giornata di domani.


Dopo l’incontro molto deludente della settimana scorsa, e la richiesta unitaria di apertura di un tavolo di concertazione ai sensi dell’art. 5 c. 2 del CCNL/07, l’amministrazione è stata costretta a riconvocare di nuovo i sindacati per oggi al fine di ridiscutere daccapo sia il testo della circolare che il Miur si appresta a pubblicare sulla determinazione dell’organico di diritto per il prossimo anno scolastico 2015/2016 con la bozza di Decreto Interministeriale, che le tabelle di ripartizione dei posti alle varie regioni annesse.
L’Amministrazione ha evidenziato l’esigenza di dover procedere in fretta alla determinazione degli organici a “normativa invariata” visti i tempi successivi delle varie operazioni da parte delle scuole e delle amministrazioni territoriali, riservandosi poi di valutare gli effetti e la gestione dei provvedimenti che il Governo si appresta a varare i quali, ad oggi, non sono ancora noti. Inoltre ha tenuto a precisare che, a normativa attuale che blocca la dotazione organica complessiva ai numeri invariato degli ultimi anni (600.839 posti totali in organico di diritto più i 90.032 per il sostegno), la ripartizione in più o in meno alle diverse regioni ha tenuto conto esclusivamente del dato sulla variazione degli alunni rispetto allo scorso anno, tenendo anche conto che per il 2015-2016, e per la prima volta da anni, è prevista una diminuzione complessiva di alunni iscritti pari a circa 564 unità in meno (-14.541 nella primaria, +891 nella scuola secondaria di primo grado e +13.086 nel secondo grado = -564).
La nostra posizione
Come già rimarcato nell’incontro precedente la FLC ha stigmatizzato lo scarto e l’incongruenza tra quanto dichiarato dal Governo nel piano sulla Buona scuola sull’introduzione di un organico funzionale aggiuntivo, e quanto si appresta a fare il Miur con questa circolare. Ancora una volta siamo davanti alla politica degli annunci da parte del Ministro e del Governo, a cui poi non seguono affatto fatti concreti. Prova ne è l’ennesimo rinvio da parte del Governo sui provvedimenti riguardanti la scuola da tempo annunciati e di cui non si sa ancora nulla nel merito.
Rispetto poi ai numeri contenuti nelle tabelle di ripartizione la FLC ha rimarcato l’assenza della conferma, in diritto, dei posti in più attivati in questo anno nella scuola dell’infanzia e la non corrispondenza tra i numeri e quanto dichiarato dall’amministrazione sui criteri di ripartizione, visto che non si riscontra affatto una linearità tra il dato degli alunni e l’attribuzione dei posti. La FLC CGIL si dissocia da questo metodo assolutamente non trasparente di operare e non condivide affatto il blocco totale delle dotazioni ferme da anni a fronte delle effettive esigenze emerse sempre, in questi anni, nella successiva fase dell’organico di fatto.
Nel merito poi del testo della circolare, la FLC CGIL ha segnalato alcune carenze ed “omissioni” rispetto anche al testo della circolare dello scorso anno.
Ad esempio nella bozza di circolare che è stata data ai sindacati lunedì scorso non si riscontra più il passaggio sull’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica; sulla flessibilità oraria nella scuola dell’infanzia (che non può essere tutta obbligatoriamente a 40 ore); sul fatto che nella scuola primaria non si dice più che in presenza di spezzoni di almeno 12 ore questi si “arrotondano a posti interi” (anche al fine di evitare esuberi nelle scuole); quali sono le regole da rispettare sulla scelta della lingua straniera nella scuola secondaria di primo grado (mentre lo si dice sul secondo grado); che la parte sulle classi di concorso atipiche è carente, ecc…
Insomma, non basta dire (come fa l’amministrazione) che su queste cose si rinvia alle disposizioni dello scorso anno, perché queste vanno riprese e puntualizzate ogni volta altrimenti non si capisce perché alcune si dicono ed altre no, creando inutile confusione e contenzioso certo.
In conclusione l’amministrazione si è impegnata a recepire la gran parte delle osservazioni fatte dai sindacati, fermo restando che intende emanare la circolare nelle giornata di domani.
Quello che non si capisce è il perché ci sia voluta una sorta di prova di forza (la richiesta formale di apertura della concertazione da parte dei sindacati) per poter discutere di questo tema in modo pacato e poter fare delle osservazioni nell’interesse generale. Evidentemente lo stile di “poter sempre fare da soli” sta diventando contagioso anche nella dirigenza del Miur, oltre che nel Governo.
Se così sarà il sindacato e, soprattutto, la FLC CGIL non farà sconti nel denunciare, contestare e, se ci costringono, impugnare gli errori e le cose inaccettabili che l’amministrazione dovesse fare in atti che sono di sua competenza.
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