Sistema integrato 0-6: incontro al ministero sulle linee pedagogiche
Le organizzazioni sindacali hanno portato il loro contributo alla discussione sulla bozza del documento. Solo al termine del periodo di consultazione il testo sarà licenziato in via definitiva.
Il giorno 13 maggio 2021, la FLC CGIL ha partecipato, con tutte le Organizzazioni Sindacali di categoria, all'audizione sul documento base delle Linee pedagogiche per il sistema integrato “zerosei” elaborato dall'omonima Commissione nazionale.
L’incontro è stato convocato dall’Ufficio II della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione.
Dopo una breve introduzione del responsabile dell’Ufficio, dott. Gianluca Lombardo, i contenuti del documento sono stati illustrati dalle dott.sse Maria Rosa Silvestro e Tullia Musatti, componenti della Commissione, che hanno trattato rispettivamente gli aspetti pedagogici e le questioni relative alla governance.
Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso unanimemente apprezzamento per lo spessore pedagogico del documento, rilevando però molte criticità sia per quanto riguarda la governance multilivello, sia per la realizzabilità del progetto in assenza di adeguati investimenti nel settore.
Come FLC CGIL abbiamo sostenuto la necessità di un maggiore sforzo perché la consultazione in corso venga promossa a tutti i livelli attraverso la diffusione capillare dei questionari e la costituzione di gruppi di lavoro, discussione e confronto con gli operatori del settore.
Abbiamo ribadito che, se lo 0-6 è una prospettiva ancora in fieri, è necessario mantenere forte l’incardinamento del segmento all’interno del sistema nazionale di istruzione ed educazione.
Abbiamo chiesto attenzione alla realizzazione di alcuni aspetti strategici per lo 0-6 che presentano aspetti problematici.
In particolare per il coordinamento pedagogico che, a nostro parere, richiede l’implementazione degli organici soprattutto dove la funzione del coordinatore non è contrattualmente prevista e l’individuazione di figure che siano espressione della comunità professionale, occorre tenere presente che, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, tutto si innesta su una struttura organizzativa, decisionale e di coordinamento che trova nel Collegio dei docenti l’organo deputato ad assumere decisioni tecniche di natura educativo-didattica
Occorre inoltre che la costruzione dei poli per l’infanzia non comporti il distacco della scuola dell’infanzia dagli Istituti Comprensivi e dalle Direzioni Didattiche di cui sono parte integrante.
Abbiamo rimarcato l’importanza del Curricolo verticale, che costituisce nelle linee pedagogiche la dimensione fondamentale della costruzione del sistema integrato, ma che deve concretamente diventare la pista di lavoro su cui costruire l’unitarietà del percorso 0-14.
Soprattutto abbiamo rivendicato che i principi pedagogici vengano accompagnati dalla determinazione di condizioni strutturali, organizzative e culturali in cui sia possibile attivare e mettere a sistema buone pratiche educative e di insegnamento/apprendimento.
Occorre garantire l’applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e un’efficace governance, attraverso la chiara attribuzione di competenze e responsabilità e distinti livelli di coordinamento, che devono vedere la centralità del pubblico, attraverso le sue articolazioni: Stato, Regioni, Comuni, Autonomie scolastiche, tutte fondamentali per la realizzazione del sistema integrato.
Abbiamo espresso la preoccupazione che il calo demografico diventi l’alibi per effettuare nuovi tagli quando, anzichè implementare elementi di qualità, quali le compresenze, la riduzione del numero di bambine/i per sezione, la garanzia di tempi scuola adeguati, la realizzazione di veri e propri ambienti di apprendimento e sostenuto la necessità di prevedere livelli essenziali delle prestazioni relativi all’intero sistema.
Le sezioni primavera possono essere un efficace strumento per contrastare gli anticipi, ma occorre definire il loro inquadramento dal punto di vista organizzativo, ordinamentale, pedagogico, riconoscendone la funzione di snodo e di connessione tra i due segmenti.
Alla luce degli aspetti critici rilevati, è quanto mai necessaria una norma-quadro nazionale che governi il segmento zero/tre e più in generale tutto lo zero/sei sulla base di regole uniformi su tutto il territorio nazionale.
Ma per la FLC CGIL, il vero riconoscimento del diritto all’istruzione e all’educazione delle bambine e dei bambini, all’insegna del principio di universalità e di pari opportunità, non può prescindere dalla scelta dell’obbligatorietà della scuola dell’infanzia.
Le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza costituiscono un’opportunità in questa direzione, ma occorre dare continuità, organicità, sistematicità agli interventi, nel medio e lungo termine, attraverso precise scelte di politica nazionale.
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