Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia: il parere del CSPI
Il CSPI, apprezzando l’impianto pedagogico e progettuale del documento, ha auspicato una solida governance del sistema che garantisca il monitoraggio e il miglioramento dei servizi statali, paritari e privati.


Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), nella seduta plenaria del 16 febbraio 2022, ha espresso il proprio parere in merito allo Schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante “Adozione degli «Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia» di cui all’articolo 5, comma 1, lettera f) del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65”.
Il CSPI ha rilevato l’elevato spessore culturale degli Orientamenti oggetto del provvedimento, i primi a 50 anni di distanza dalla legge n. 1044/1971, istituiva degli asili nido comunali.
Una importante sottolineatura viene espressa nel parere rispetto al valore dei servizi educativi per l’infanzia nell’ottica della rimozione delle diseguaglianze: “L’intenzionalità progettuale e la relazione educativa permettono di contenere le diseguaglianze sociali e la futura dispersione con la rimozione degli ostacoli che limitano di fatto “l’uguaglianza dei cittadini” e che “impediscono il pieno sviluppo della persona” (art. 3 della Costituzione). Questo è il terreno su cui la politica scolastica si sta misurando, ponendo al centro della propria azione l’equità e l’educazione di tutti i nostri bambini”.
Il CSPI, ha comunque sottolineato che al fine di una piena attuazione di quanto previsto dagli Orientamenti, è indispensabile una solida governance del sistema che garantisca il monitoraggio e il miglioramento dei servizi statali, paritari e privati, capace soprattutto di incentivare la collaborazione interistituzionale necessaria ad attivare la diffusione dei servizi educativi in tutto il paese.
Il parere, infine, rammenta la necessità di prevedere un’adeguata programmazione del fabbisogno di educatori, senza trascurare l’importanza della formazione iniziale e continua delle professionalità chiamate alla gestione di un compito così delicato e la definizione nazionale di profili professionali e inquadramenti contrattuali, come condizioni importanti per sostenere la qualità dell’offerta formativa nei servizi educativi pubblici e privati.
Il CSPI ha espresso all’unanimità parere favorevole.
Servizi e comunicazioni
I più letti
-
Mobilità scuola 2023/2024 personale docente, educativo e ATA
-
Piano Scuola 4.0: l’Unità di Missione del PNRR proroga al 31 luglio il termine per l’individuazione dei fornitori
-
PNRR: notizie e provvedimenti
-
VIII ciclo del TFA sostegno: la riserva per chi ha 3 anni di servizio è del 35% dei posti. Prove di accesso dal 4 al 7 luglio
-
Mobilità scuola 2023/2024: pubblicati i trasferimenti/passaggi del personale ATA
Ora e sempre esperienza!
Legislazione e giurisprudenza recente
- Legislazioni Specifiche Testo del DL legge 44-23 con emendamenti approvati dalle Commissioni riunite I e XI della Camera dei deputati
- Decreti legge Decreto Legge 61 del 2 giugno 2023 - Interventi urgenti emergenza eventi alluvionali a partire dal 1° maggio 2023
- Note ministeriali Nota 6768 del 31 maggio 2023 - Utilizzazioni a.a. 2023/2024 rilevazione delle posizioni di stato
- Decreti ministeriali Decreto Ministeriale 694 del 30 maggio 2023 - Allegato A
Approfondimenti
- Tutti gli approfondimenti
- Mobilità docenti e ATA
- Graduatorie d'istituto docenti
- Graduatorie d'istituto ATA
- Concorso 24 mesi ATA
- Formazione iniziale e reclutamento docenti
- Assunzioni e supplenze
- Quando si chiamano i supplenti?
- Posizioni economiche e passaggi di qualifica ATA
- Guida alle Istanze online
- Vademecum sanzioni disciplinari
- Assenze per malattia e certificati telematici