Importante documento del Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’infanzia e della sua Scuola
Il percorso avviato dal MIUR per giungere a nuove "Indicazioni per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo" presenta gravi problemi.
Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’infanzia e della sua Scuola interviene in merito al percorso avviato dal MIUR per giungere, a dicembre 2011, ad un nuovo testo di Indicazioni per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo. L'iniziativa del coordinamento si rivolge alle scuole dell'infanzia per suggerire di far pervenire al MIUR, oltre ai formulari, soprattutto le proprie elaborazioni, considerazioni, esperienze in merito all'applicazione delle indicazioni vigenti. Contestualmente il coordinamento ha chiesto un incontro urgente al MIUR per rappresentare le proprie preoccupazioni in merito al percorso avviato e illustrare le proprie proposte.
Pubblichiamo di seguito il testo del documento
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MONITORAGGIO DEI DOCUMENTI PROGRAMMATICI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
Care colleghe, cari colleghi,
Dal 4 novembre 2011 sono disponibili sul sito dell'ANSAS le schede con cui il MIUR intende acquisire dati e informazioni sull'applicazione nelle scuole delle Indicazioni vigenti. I formulari vanno compilati e restituiti all'Agenzia, esclusivamente in formato elettronico, entro il 30 novembre 2011.
Il MIUR ritiene di dare attuazione, in questo modo, a quanto previsto dal DPR 89/2009 e dal relativo Atto di indirizzo del settembre 2009 ovvero compiere il processo di armonizzazione dei due documenti vigenti per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione: le Indicazioni nazionali allegate al D.L.vo n 59/2004 e le Indicazioni per il Curricolo di cui al D.M. le 31/2007, per pervenire entro agosto 2012 alla eventuale elaborazione di un nuovo testo.
Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’infanzia e della sua Scuola è già intervenuto sul tema negli anni scorsi promuovendo un proprio monitoraggio sulle modalità con cui le scuole hanno affrontato nella prima fase i cambiamenti di carattere organizzativo e didattico-pedagogicio proposti dal decreto 89/2009.
Emerge un quadro di scuola dell'infanzia non incoraggiante. I tagli e le modifiche ordinamentali prodotti dal Regolamento hanno inciso fortemente su questo segmento di scuola, la cui identità è sempre stata ampiamente apprezzata e condivisa, anche a livello internazionale. Ci riferiamo al funzionamento in solo orario antimeridiano, alla presenza di bambini anticipatari, alla riduzione delle compresenze per attività per piccoli gruppi a cui si aggiunge l'assenza di annunciate misure di supporto.
Si condivide l'esigenza di addivenire a un quadro di riferimento unitario che consenta di superare l'attuale situazione di ambiguità, tuttavia appaiono evidenti, nel processo avviato dal MIUR, importanti criticità:
1. Discrepanza con quanto previsto dall'atto di indirizzo in termini di:
- periodica consultazione del CNPI
- raccolta e diffusione delle migliori esperienze, ricerche didattiche ed educative
- previsione ed adozione di strumenti e metodiche comuni per il sostegno e il riconoscimento del lavoro delle scuole.
Il Coordinamento ritiene che vada concretamente attualizzata la prospettiva "di pervenire a definizioni ed esiti dei curriculi largamente condivisi dalla intera comunità educante" come previsto dall’Atto di indirizzo, valorizzando l'apporto delle associazioni professionali e disciplinari degli insegnanti nonché, "in primo luogo” il mondo della scuola militante nelle sue diverse articolazioni.
2. Insufficienza dei tempi di analisi, riflessione, elaborazione:
- la scadenza del 30 novembre fissata per la restituzione dei formulari non consente alle scuole di riflettere attentamente sull'esperienza effettuata in ordine alle Indicazioni coinvolgendo - come necessario ed opportuno- con la comunità educante e gli organismi che vi operano, né di portare a sintesi questo percorso nel collegio dei docenti, organo tecnico deputato alla adozione e attuazione dei POF
- la scadenza del 31 dicembre data al gruppo tecnico come termine per la produzione del nuovo testo, appare del tutto incongrua rispetto alla necessità di acquisire e valutare gli esiti del monitoraggio ai fini di orientare l’elaborazione del testo medesimo.
3. Mancato coinvolgimento del mondo della scuola:
- Non presenza di insegnanti nel gruppo tecnico già costituito dal MIUR con il mandato di elaborare il nuovo testo entro il 31 dicembre
- non considerazione del ruolo del collegio dei docenti nel percorso di monitoraggio
- nessuna informazione sulle modalità e le competenze dei soggetti incaricati di raccogliere, tabulare e interpretare gli esiti del monitoraggio stesso
- assenza, in qualsiasi forma, di coinvolgimento degli altri soggetti istituzionali con rilevanti responsabilità e competenze sulla scuola dell'infanzia (Regioni, Enti locali, Associazioni disciplinari e professionali e Parti Sociali) nonché di altri interlocutori sociali.
4. Rigidità dello strumento adottato
Si evince la mancata attivazione di spazi che consentano alle scuole di esprimere in forma aperta le proprie valutazioni in merito all’esperienza realizzata. Nè tantomeno lo strumento dei formulari risponde a questa esigenza. Focus group ed incontri con le scuole e con i diversi soggetti interessati potrebbero favorire un confronto più aperto.
5. In merito al formulario si riscontra che
- insiste quasi esclusivamente su aspetti organizzativi
- sviluppa un unico item esplicito sulle indicazioni su un gradiente riduttivo rispetto alla complessa realtà a cui si fa riferimento
- non si dichiara a fonte degli obiettivi indicati nell'item B. 19
- sono trascurati i processi metacognitivi e autovalutativi delle scuole
- non si prende in considerazione l’inclusione, nonostante l’atto di indirizzo descriva la scuola come luogo di costruzione dell’identità personale civile e sociale in cui l’impegno verso la persona con disabilità o verso gli alunni con cittadinanza non italiana favorisce l’accoglienza e l’equilibrato e consapevole inserimento nella comunità scolastica ed in quella territoriale
- si riscontra un approccio parziale e riduttivo in diversi ambiti, si prenda ad esempio come alla positiva previsione di un progetto accoglienza, non corrisponde un simmetrico progetto di accompagnamento per i bambini che accedono - come anticipatari - alla scuola primaria.
Il Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola ritiene che si debba sempre valorizzare il lavoro svolto dalla scuola dell'infanzia in questi anni. L'elaborazione di un nuovo testo delle Indicazioni, per l'importanza che ricopre, non può prescindere dall'ascolto e dalla presa in carico di quanto espresso dalle scuole nei diversi ambiti di azione.
Il Coordinamento invita le scuole a utilizzare il monitoraggio avviato dal MIUR per promuovere un processo di consapevolezza e riflessività sull'esperienza realizzata e sulle prospettive che si possono aprire in ordine alla qualificazione dei percorsi ed alla generalizzazione della scuola dell’infanzia.
Invita altresì a far pervenire al MIUR e, contestualmente a questo Coordinamento, gli esiti di questi processi, le valutazioni e le proposte maturate all’interno del Collegio dei Docenti ed a seguito del confronto avviato nella convinzione che il contributo delle scuole rappresenti un contenuto imprescindibile per l’elaborazione delle Indicazioni per la scuola dell'infanzia.
Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della sua Scuola
Coord.infanzia@gmail.com
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