Dirigenza Scolastica. A proposito di una nota dell’Andis sulla firma del Contratto
Una posizione legittima ma per noi inaccettabile
Abbiamo letto con sorpresa una Nota dell’Andis comparsa sul sito dell’Associazione circa il Contratto della Dirigenza Scolastica sottoscritto il 29 novembre u.s. da tutte le Organizzazioni Sindacali presenti al tavolo di trattativa e in attesa di stipula definitiva dopo i controlli di merito.
In tale Nota l’Andis esprime sul Contratto “ forte e convinto dissenso in quanto l’obiettivo più importante, l’equiparazione retributiva agli altri Dirigenti pubblici, non è stato raggiunto”. Ciò sarebbe dovuto al disinteresse del Governo e alla “ scarsa unità della rappresentanza sindacale”, che i Dirigenti Scolastici hanno dovuto subire.
E’ una posizione legittima ma per noi inaccettabile.
Soprattutto perché nulla abbiamo lasciato di intentato (manifestazioni, incontri coi capigruppo parlamentari e con esponenti governativi e dell’opposizione, scioperi) per ottenere tale obiettivo, autunno dopo autunno e finanziaria dopo finanziaria, e nulla abbiamo da rimproverarci, anche perché su tale argomento l’unità delle Organizzazioni sindacali è risultata perfetta e totale.
Il diritto di critica è una facoltà garantita a tutti.
Ma, trattandosi di un contratto e di un contratto firmato a ridosso di importanti elezioni quali quelle per il rinnovo dell’Enam sarebbe utile capirne le conseguenze per dare sostanza alle affermazioni.
L’Andis chiede ai sindacati di ritirare la firma?
L’Andis ha una proposta diversa e di maggiore fantasia per ottenere insieme, allo stato dei fatti, da un lato gli aumenti contrattuali e i benefici normativi ottenuti (per noi di altissimo rilievo) e dall’altro l’equiparazione fin qui mancata? Anche perché su tale specifico tema, da noi sempre sollevato e mai tralasciato nelle innumerevoli iniziative di questi anni, non ricordiamo particolari e diverse posizioni dell’Associazione.
L’Andis invita i propri aderenti ad esprimere un voto contrario all’accordo contrattuale?
Dal canto nostro siamo impegnati nelle assemblee unitarie di consultazione, nel referendum fra gli iscritti circa la validazione del contratto, ad acquisire quanto prima i benefici contrattuali, a cominciare a pensare alle rivendicazioni per il biennio 2006 – 2007.
Roma 16 dicembre 2005
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