Niente contratto sulla formazione dei dirigenti scolastici: l’amministrazione insiste con l’atto datoriale anche per l’a.s. 2013/2014
Il MIUR ignora le disposizioni contrattuali e degrada a semplice informativa una materia contrattuale. Chiesto il ritiro del materiale per la formazione online sulla trasparenza.
Nell’incontro svoltosi il 18 dicembre 2013 presso il MIUR, l’Amministrazione ha fornito alle organizzazioni sindacali rappresentative dell’Area V della dirigenza scolastica un’informativa relativa all’Atto datoriale che intende adottare sui criteri e sulle modalità di svolgimento delle attività di formazione per il personale dell’Area V per l’anno scolastico 2013-2014.
L’Amministrazione ancora una volta fa propria, senza alcuna posizione critica e/o di dissenso, un’interpretazione unilaterale e restrittiva fornita dalla Funzione Pubblica che ignora completamente quanto previsto dall’art. 4 comma 1 lettera a) del CCNL dell’Area V (“in sede di contrattazione collettiva integrativa nazionale presso il MIUR sono disciplinati i criteri per la definizione ed il finanziamento dei programmi di formazione e di aggiornamento”), ritiene la formazione e l’aggiornamento una gentile concessione da parte del datore di lavoro, e non materia di contrattazione integrativa, e si limita a fornire una semplice informativa, per poter giustificare l’espressione “sentite le organizzazioni sindacali”.
Abbiamo ribadito la piena validità della norma del CCNL dell’Area V che individua la formazione e l’aggiornamento tra le materie oggetto di contrattazione integrativa a livello nazionale e regionale, anche perché il CCNL è stato sottoscritto a luglio del 2010 in piena vigenza del DLgs 150/09.
L’amministrazione si è giustificata affermando che insistere sulla logica della contrattazione non produce alcun vantaggio e, in ogni caso, non farebbe avere la certificazione necessaria all’ipotesi di contrattazione.
La formazione dei neo dirigenti
Abbiamo anche sollevato il problema relativo alla formazione dei dirigenti scolastici entrati in ruolo dal 1 settembre 2013, lamentando che, per il secondo anno consecutivo, contenuti e modalità della formazione ad essi destinata siano stati decisi nel segreto delle stanze del MIUR e che non sia stata data alcuna informazione preventiva alle organizzazioni sindacali dell’Area V.
Considerato poi che il DL 104/2013 ha stabilito che le graduatorie degli idonei del concorso a dirigente scolastico bandito nel 2011 siano trasformate in graduatorie permanenti ad esaurimento, abbiamo proposto all’Amministrazione di ammettere ai corsi in presenza riservati ai neo dirigenti anche gli idonei; in tal modo si risparmierebbe, allargando la platea dei partecipanti, e gli idonei che entreranno in ruolo il prossimo 1° settembre inizierebbero con una preparazione più solida.
La nostra proposta è stata appoggiata da tutte le altre organizzazioni sindacali e l’Amministrazione si è riservata di verificarne la fattibilità.
La formazione di dirigenti e direttori sulla trasparenza
Come FLC CGIL abbiamo segnalato le nostre riserve sul corso sulla trasparenza amministrativa e sugli obblighi per le scuole dopo il DLgs 33/2013 che il SIDI ha messo in linea da qualche settimana.
Si tratta di un corso on line che contiene diverse affermazioni discutibili e in alcuni casi completamente errate.
Nelle scuole si è diffusa una forte preoccupazione per presunti obblighi e scadenze indicati nel materiale di formazione, per i quali vengono richiamate le sanzioni per possibili inadempienze e/o ritardi.
Abbiamo lamentato anche in questo caso l’assenza di qualsiasi informazione preventiva, prevista, invece ai sensi dell’art. 5 del CCNL, “sulle implicazioni delle innovazioni organizzative e tecnologiche sulla qualità del lavoro e sulla professionalità dei dirigenti”, tematiche deve essere sempre attivato il confronto sindacale.
Considerata la presenza nei materiali di indicazioni quantomeno discutibili, ne abbiamo chiesto il ritiro e abbiamo insistito perchè il MIUR faccia chiarezza, smentendo alcuni obblighi non previsti per la scuola, come quelli di pubblicazione, di nomina del responsabile della trasparenza, di redazione del programma triennale, di utilizzo di siti web “.gov “, adempimenti onerosi per i quali, tra l’altro, non è stata prevista l’assegnazione alle scuole di specifiche risorse finanziarie.
Il MIUR si è impegnato a fare una verifica e a fornire spiegazioni.
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