Il MIUR insiste sulla valutazione classificatoria dei dirigenti scolastici. Per la FLC è una scelta inaccettabile
Con una modifica alla Direttiva 36 il MIUR rinvia di un anno la ricaduta della valutazione sulla retribuzione dei dirigenti scolastici, lasciando inalterato il sistema di classificazione. I sindacati convocano le proprie strutture nazionali per avviare la mobilitazione dei dirigenti scolastici.


Il 18 e il 19 aprile 2017 si sono tenuti al MIUR due incontri sulla valutazione della dirigenza scolastica per la prosecuzione del confronto avviato il 12 aprile 2017 a seguito della richiesta unitaria di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL.
Nel corso dell’incontro del 12 aprile avevamo chiesto che l’annunciata modifica della Direttiva n.36 sulla valutazione dei dirigenti scolastici non riguardasse solo il rapporto fra valutazione e retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici, ma prevedesse anche l’eliminazione della classificazione dei dirigenti scolastici.
A conclusione del confronto avviato, in data 19 aprile il MIUR ha comunicato alle organizzazioni sindacali l’indisponibilità dell’amministrazione a rivedere la differenziazione in tre livelli della valutazione che pertanto per l’anno scolastico in corso non si aggancerà alla retribuzione di risultato ma conserverà la differenziazione in livelli, restituendo ai dirigenti scolastici tre diversi livelli di raggiungimento degli obiettivi.
Mentre è in atto un’importante revisione del quadro normativo che dovrà restituire alla contrattazione collettiva la regolazione di diverse materie relative al rapporto di lavoro - dei dirigenti scolastici come degli altri lavoratori della scuola - il MIUR continua ad applicare procedure valutative inique decise unilateralmente. Si tratta di una scelta inaccettabile che sarà contrastata.
Per FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL non è comprensibile il fatto che i gravi limiti che hanno reso inapplicabile il sistema di valutazione sulla retribuzione, non vengano invece considerati tali per le ricadute sulla classificazione dei dirigenti scolastici e sulla loro reputazione.
Al termine dell’incontro FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL hanno emanato il comunicato unitario che segue.
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Dirigenti scolastici, necessaria la mobilitazione
Il confronto sulla valutazione dei dirigenti scolastici, avviato con il MIUR il 12 aprile 2017 a seguito della richiesta unitaria delle scriventi OO.SS., non ha prodotto i risultati attesi. L’Amministrazione infatti, pur avendo modificato la Direttiva n. 36/2016 col rinvio al prossimo anno degli effetti retributivi conseguenti alla valutazione, ha confermato la scelta di procedere comunque alla classificazione dei dirigenti su tre livelli di raggiungimento degli obiettivi assegnati.
Con questo modo di procedere, che non tiene nella dovuta considerazione le proposte sindacali, risulta disatteso l’impegno a ricondurre queste tematiche all’ambito negoziale, in linea con quanto prevede l’intesa di Palazzo Vidoni sulla contrattazione nei comparti pubblici.
Alla luce di quanto sopra FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL hanno deciso di riunire con urgenza e congiuntamente nei prossimi giorni a Roma i propri organismi sindacali nazionali rappresentativi della dirigenza scolastica, per stabilire le modalità di una necessaria mobilitazione.
Invitano nel frattempo i dirigenti scolastici ad astenersi dall'attuazione degli adempimenti non obbligatori connessi alla valutazione, a partire dalla partecipazione alle attività (non obbligatorie) di formazione.
Roma, 20 aprile 2017
FLC CGIL |
Cisl Scuola |
Uil Scuola RUA |
Snals Confsal |
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