I dirigenti scolastici devono essere assunti, e presto, con concorsi pubblici trasparenti, corretti e rapidi
La FLC chiede che si avvii subito il concorso per dirigenti scolastici e che si risolvano i problemi causati dall’amministrazione nei precedenti concorsi in Toscana, Campania e Lombardia.
La FLC è impegnata ad assicurare che i dirigenti scolastici indispensabili per il buon funzionamento delle scuole autonome siano assunti al più presto con procedure concorsuali che assicurino l’attribuzione della funzione dirigenziale attraverso la valutazione del merito, garantiscano la sua autonomia e indipendenza e ne rafforzino la capacità di rappresentare la comunità scolastica.
Oltre a bandire al più presto il nuovo concorso, si devono risolvere rapidamente le problematiche ancora aperte in Toscana, Campania e Lombardia in conseguenza della inefficienza e degli errori commessi dall’amministrazione nello svolgimento del precedente concorso.
Il concorso in Toscana
Il 15 Aprile sono iniziati a Firenze i colloqui orali della rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici della Toscana per oltre 150 candidati che in molti casi effettuano per la seconda volta la prova concorsuale, dopo che una parte di essi hanno visto ricorretti i propri compiti scritti a distanza di tre anni circa.
Gli esiti della ricorrezione degli elaborati scritti, disposta dal Consiglio di Stato, hanno purtroppo confermato le ragioni della nostra netta contrarietà alla procedura adottata: come infatti è noto nella ricorrezione dei compiti scritti 22 idonei del primo concorso non sono stati ammessi alle prove orali; di questi 16 sono dirigenti scolastici in servizio da quasi tre anni.
La FLC CGIL aveva chiesto al Governo e al Parlamento un’altra soluzione al problema posto dalla sentenza del Consiglio di Stato, che aveva ritenuto parzialmente nullo il concorso considerando illegittima la costituzione della commissione per meri aspetti formali di esclusiva responsabilità dell’amministrazione scolastica. Insieme alle altre organizzazioni sindacali, la FLC CGIL aveva chiesto che si procedesse alla ricorrezione delle prove solo per i candidati che non le avevano superate, mentre per i Dirigenti in servizio e per gli idonei, incolpevolmente coinvolti nella vicenda, si effettuasse una verifica concorsuale dell’esperienza acquisita e già dimostrata sul campo dai dirigenti in servizio e della preparazione già accertata degli idonei.
Non aver voluto seguire la strada proposta e aver applicato pedissequamente la sentenza del Consiglio di Stato ha prodotto e produrrà ingiustizie e gravi disagi per i soggetti che sono stati vittime degli errori dell’amministrazione e causerà ulteriori contenziosi.
Grave è l'ingiustizia nei confronti di chi tre anni fa ha visto valutato positivamente il proprio compito e oggi vede, con una diversa commissione, lo stesso compito di tre anni fa, in un contesto evidentemente diverso, valutato negativamente. Questa maniera asettica di procedere colpisce la dignità di quelle persone e cancella il lavoro da loro svolto in tre anni.
La FLC CGIL esprime la sua vicinanza e il suo sostegno ai lavoratori colpiti da questa vicenda, un “pasticciaccio brutto” che rappresenta una brutta pagina per la nostra scuola e per il nostro Paese.
Stiamo lavorando per trovare una soluzione alle ingiustizie prodotte e sosteniamo le iniziative di quelle comunità che stanno cercando di difendere l’ottimo lavoro fatto nel territorio con i loro dirigenti.
Il concorso in Campania
Il concorso è iniziato nel 2011 come nelle altre regioni ma a tutt’oggi, unico caso in Italia, nessuna assunzione è stata effettuata. Il concorso è stato caratterizzato da una serie di incertezze ed interruzioni dei lavori per gli interventi della magistratura adita da più ricorrenti, tra i quali annoveriamo perfino l'ordinanza di un TAR in difetto di competenza.
Il TAR Campania e il Consiglio di Stato hanno più volte e unanimemente decretato la piena legittimità dell’intera procedura concorsuale e il primo aprile 2015 l’USR Campania ha pubblicato la graduatoria generale di merito definitiva.
Ma lungi dal raggiungere la conclusione della procedura, gli aspiranti DS oggi vivono il paradosso di un recente parere del Consiglio di Stato al Presidente della Repubblica che, contraddicendo se stesso, dichiara illegittima la composizione della commissione utilizzando gli stessi argomenti che ne avevano fatto sentenziare la piena legittimità.
Intanto il sistema scolastico della Campania e' stato scippato di cinque milioni di euro, il corrispettivo delle immissioni in ruolo dei 101 dirigenti scolastici, mentre oltre 200 scuole hanno un dirigente dimezzato dall'abuso dell'istituto della reggenza, peraltro retribuita con il fondo destinato al salario accessorio dei dirigenti scolastici; un danno al sistema, una beffa per i dirigenti scolastici della Campania.
La FLC CGIL chiede l'assunzione immediata dei vincitori del concorso e la rapida copertura di tutte le sedi dirigenziali vuote. La Buona Scuola deve partire dal mettere tutte le scuole in condizione di ben funzionare, cominciando dalla assunzione immediata dei neo dirigenti scolastici.
Il concorso in Lombardia
A luglio 2012 il TAR della Lombardia ha annullato il concorso a dirigente scolastico che si era concluso a fine mese di giugno con le prove orali e graduatoria provvisoria, perché le buste erano trasparenti ed in sostanza era stato violato il principio dell’anonimato.
A distanza di un anno il Consiglio di Stato con la sentenza del luglio 2013, ha confermato la decisione del TAR Lombardia di annullamento del concorso. Il Consiglio di Stato ha ordinato il reimbustamento delle prove scritte e la ricorrezione oltre che nuovi orali per i candidati riammessi.
Dalla riedizione della procedura è emerso che 96 candidati già idonei ora non lo sono più: vere e proprie vittime sacrificali di questo concorso lombardo.
Come FLC confermiamo la nostra posizione ritenendo ingiusta la decisione dell’annullamento e della ricorrezione totale, perché non ha sanato un diritto leso ammettendo all’orale dopo ricorrezione degli elaborati chi era stato eventualmente ingiustamente escluso, ma ha fatto ricadere le sue conseguenze anche sui candidati “idonei” che incolpevolmente hanno subito la decisione senza responsabilità alcuna.
La FLC CGIL, come per il concorso Toscano, chiede al Governo e al Parlamento una soluzione per i 96 che pagano il prezzo di errori formali di cui solo l’amministrazione scolastica è responsabile.
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