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Dirigenti scolastici in anno di prova. Incontro in videocoferenza sulle attività di formazione

Richiamata dalla FLC CGIL la necessità che le attività formative degli USR siano orientate a sostenere i neo dirigenti scolastici nella difficile gestione dell’emergenza COVID-19.

10/04/2020
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Si è svolto il 9 aprile l’incontro in videoconferenza tra le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica e il dott. Davide D’Amico, dirigente dell’Ufficio VI della Direzione Generale per il Personale Scolastico, che ha fornito l’informativa sindacale sulle modifiche apportate alle attività di formazione dei dirigenti scolastici in anno di prova, comunicando che lo stanziamento di 1.437.000 euro previsto per le attività è stato ridotto a 1.269.000 euro in conseguenza della diminuzione del monte ore complessivo delle attività in presenza dovuta all’emergenza COVID-19.  

Come già illustrato nel nostro commento alla nota MI n. 7304 del 27 marzo 2020, il monte ore complessivo dell’attività di formazione è stato infatti rimodulato per consentire di completare la formazione in modalità  on line e con attività di autoformazione (max 25 ore su 50 per la formazione organizzata dagli USR e max 10 ore su 25 per l’attività di accompagnamento supportata dai tutor). La diminuzione non avrà ripercussioni sul compenso dei tutor che sarà integralmente corrisposto nella misura inizialmente prevista (350,00 euro forfetari per ciascun neo dirigente assegnato, fino a un massimo di 3).

Nel nostro intervento abbiamo segnalato che, dalla ricognizione delle attività avviate nelle diverse regioni, emerge in molti casi  un totale scollamento dei contenuti della formazione  on line proposta ai neo dirigenti dalla drammatica realtà che le istituzioni scolastiche  e i dirigenti scolastici stanno vivendo in queste settimane. Attraverso gli interventi formativi l’amministrazione regionale avrebbe dovuto fornire ai dirigenti scolastici suggerimenti e strumenti operativi per l’organizzazione e il coordinamento della didattica a distanza e del lavoro agile, per le procedure di acquisto dei dispositivi informatici e per la gestione delle supplenze brevi e saltuarie del personale docente e ATA nel periodo di sospensione delle attività e per tutte le altre situazioni inedite nelle quali non hanno potuto svolgere il loro  ruolo di orientamento  e supporto nemmeno i tutor esperti, anch’essi alle prese con la straordinarietà del momento.

Ebbene, nulla di tutto questo trapela dalle proposte formative della maggior parte degli USR che propongono ai dirigenti scolastici di produrre documenti e materiali  o di assistere a videolezioni registrate della durata di 4 ore da svolgere in un arco temporale molto ristretto di 5 ore e mezzo su argomenti come il rapporto con enti locali, l’organizzazione dei PCTO ed altre tematiche non utilizzabili in questo momento per supportare i dirigenti scolastici nelle scelte che sono chiamati a compiere.

Abbiamo perciò chiesto all’amministrazione centrale di sollecitare gli Uffici scolastici a modificare completamente questo approccio, individuando tra le tematiche oggetto di approfondimento argomenti inerenti alla gestione dell’emergenza e agli scenari che si prefigurano per il prossimo futuro.

L’anno scolastico si chiuderà molto probabilmente senza che si possa tornare a scuola; gli adempimenti di fine anno si svolgeranno a distanza con modalità inedite e risvolti assolutamente imprevedibili; con l’avvio del nuovo anno scolastico sarà necessario ricostruire un nuovo patto educativo con la comunità educante.  

Riteniamo perciò urgente avviare da subito, a partire dalla formazione dei neo dirigenti scolastici, una riflessione su quali azioni dirigenziali mettere in campo per  coniugare il diritto all’istruzione con il diritto alla salute, per rifondare il patto con le famiglie, per garantire la collegialità delle scelte didattiche e assicurare efficacia agli interventi didattici, motivando docenti e studenti anche nell’eventualità di dover iniziare il prossimo anno scolastico nell’impossibilità a riprendere la didattica in presenza.

Quanto al raggiungimento del monte ore minimo di formazione, abbiamo proposto che ai dirigenti sia data la possibilità di utilizzare anche gli attestati di partecipazione ad attività di formazione organizzate da enti e associazioni accreditati presso il Ministero.

Abbiamo chiesto infine che l’amministrazione centrale garantisca procedure snelle per il superamento dell’anno di prova per tutti i dirigenti scolastici che hanno svolto regolare servizio per almeno sei mesi in questo anno scolastico.

In conclusione dell’incontro, il dott. D’Amico, sottolineando il contributo che anche i neo dirigenti scolastici, unitamente a tutti gli altri colleghi, stanno dando  nell’affrontare le problematiche connesse alla gestione dell’emergenza, ha raccolto le richieste formulate dai sindacati impegnandosi a rappresentarle ai referenti dei diversi USR per sollecitarli a trattare nella formazione on line le specifiche azioni messe in campo in questo momento di emergenza, come già indicato nella nota MI n. 7304 del 27 marzo scorso.

Continueremo a monitorare lo svolgimento delle attività di formazione e a segnalare ai competenti uffici regionali eventuali criticità rilevate.

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