Dirigenti scolastici: confronto al ministero sulla legge di bilancio 2023
Il Ministero accoglie la richiesta formulata dalla FLC CGIL e convoca le OO.SS. della dirigenza scolastica. La FLC CGIL ribadisce le richieste già avanzate nell’incontro con il Ministro e chiede le risorse necessarie all’armonizzazione delle retribuzioni dei dirigenti scolastici.
Dopo l’incontro con le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto sulle misure contenute nella legge di bilancio nella giornata di oggi 7 dicembre si è svolto nella sede del Ministero l’incontro con le organizzazioni sindacali per l’esame dei provvedimenti relativi alla dirigenza scolastica.
Erano presenti il Capo di Gabinetto Giuseppe Recinto, il Capo Dipartimento Risorse Umane e Finanziarie Jacopo Greco e il Capo dell’Ufficio Legislativo Giuseppe Cerrone. L’incontro si è aperto con la richiesta ai sindacati di rappresentare le problematiche della dirigenza scolastica connesse alla legge di bilancio.
Nel suo intervento la FLC CGIL, oltre a ribadire le criticità già rappresentate nel precedente incontro con il Ministro del 29 novembre scorso ha richiamato gli aspetti più significativi del provvedimento normativo.
Dimensionamento rete scolastica
In relazione al dimensionamento della rete scolastica, abbiamo evidenziato che la norma presentata come provvedimento finalizzato ad eliminare definitivamente le scuole senza dirigente, rischia invece di produrre solo il taglio dell’ organico dei dirigenti scolastici, senza eliminare le reggenze.
Dalle prime proiezioni effettuate su base regionale, la procedura descritta appare infatti eccessivamente penalizzante soprattutto per le realtà più disagiate del centro -sud e rende molto improbabile la realizzazione del previsto Accordo con la Conferenza Unificata, con la conseguenza che, in assenza dell’Accordo, l’organico dei dirigenti scolastici stabilito per decreto difficilmente potrà coincidere con il numero complessivo delle scuole funzionanti nella regione, determinando necessariamente il ricorso alle reggenze.
Abbiamo perciò sottolineato che, se si vuole veramente che, a partire dall’a.s. 2024/25, ad ogni scuola funzionante sia preposto un dirigente scolastico, è necessario modificare i coefficienti previsti, aumentando e non tagliando l’organico dei dirigenti.
Utilizzo risparmi dimensionamenti temporanei
Abbiamo segnalato che il comma 979 della legge di bilancio 2022 ha destinato consistenti risorse per il dimensionamento temporaneo delle scuole con 500/600 alunni, prevedendo che ad esse potessero essere assegnati dirigenti scolastici e DSGA titolari. In realtà la norma non ha avuto alcun costo perché l’organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA è stato determinato esclusivamente in relazione alle istituzioni scolastiche dimensionate sopra i 600 alunni.
Si tratta di 40, 84 milioni di euro per l’anno 2022, 45,83 per il 2023 e 37,2 per il 2024 che abbiamo chiesto di utilizzare per incrementare di 25 milioni di euro il FUN a.s. 2022/23 in vista della definizione delle fasce nazionali la cui attivazione è operazione urgente e indifferibile.
Non si possono infatti tollerare più a lungo le consistenti differenze attualmente esistenti tra le retribuzioni dei dirigenti scolastici delle diverse regioni. Per colmare queste differenze occorrono infatti ulteriori 25 milioni per l’a.s. 2022/23 e 50 milioni a partire dal 2023/24.
Contrattazioni integrative regionali a.s. 2020/21 e 2021/22
Abbiamo segnalato che nella maggior parte delle contrattazioni regionali in corso di svolgimento si registra l’impossibilità di garantire il mantenimento delle retribuzioni di posizione parte variabile già percepite dai dirigenti scolastici nel 2020/2021 e 2021/2022 per la presenza del vincolo contenuto nell’art. 42, comma 3, del CCNL 8 luglio 2019 che fissa all’85% delle risorse complessive del FUN il limite massimo delle risorse da destinare alla retribuzione di posizione fissa e variabile e agli incarichi di reggenza delle istituzioni sottodimensionate.
Per risolvere questa criticità abbiamo pertanto richiesto l’impegno a presentare un emendamento a costo zero che autorizzi in caso di necessità lo sforamento dell’85% esclusivamente per garantire l’ultrattività, consentendo ai CIR di ottenere il visto di conformità da parte degli organi di controllo.
Controllo adempimento obblighi di pubblicità delle scuole
Abbiamo ribadito la valutazione positiva sull’incarico attribuito ai revisori dei conti del controllo degli adempimenti in materia di trasparenza e pubblicità a carico dei dirigenti scolastici e abbiamo chiesto che il ministero si faccia carico di fornire a tutte le scuole indicazioni univoche sull’applicazione delle norme che riguardano la generalità della pubblica amministrazione. Nello specifico abbiamo chiesto che nella legge di bilancio 2023 siano stanziate le risorse necessarie all’individuazione di Responsabili regionali della Protezione dei dati (RPD), a supporto delle istituzioni scolastiche per l’applicazione del Regolamento Europeo sulla Privacy .
Attualmente, a seguito della nota n. 563 del 22 maggio 2018 con cui il MIUR ha invitato le singole istituzioni scolastiche a “dotarsi in via prioritaria del Responsabile della protezione dati personali”, le scuole spendono dai 6 agli 8 milioni di euro dei loro fondi per il funzionamento per retribuire gli 8136 RPD che sono state costrette a nominare. Con risorse di gran lunga inferiori gli USR potrebbero dotarsi di esperti informatici in grado di dare indicazioni alle scuole della regione su come gestire la sicurezza dei dati in maniera conforme alla normativa europea, evitando trattamenti illegittimi.
Al termine dell’incontro il dott. Recinto ha ringraziato i sindacati per i contributi offerti, assicurando la presa in carico delle problematiche segnalate.
Per un più dettagliata analisi dei contenuti della legge di bilancio e delle posizioni espresse dalla FLC CGIL rimandiamo ai materiali presenti sul nostro sito.
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