Contrattazione integrativa nazionale fasce di complessità e retribuzione parte variabile dei dirigenti scolastici. La trattativa prosegue
Proposta di mediazione dell’amministrazione su valori economici delle fasce e percentuali di scuole collocate in ciascuna fascia. Imminente la pubblicazione del decreto di classificazione delle istituzioni scolastiche funzionanti nell’a.s. 2023/24
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La trattativa per la sottoscrizione del primo Contratto Integrativo Nazionale (CCNI) sulle fasce nazionali di complessità, avviata il 14 aprile scorso, è proseguita il 24 maggio presso gli uffici del Ministero dell’Istruzione e del Merito con una proposta dell’amministrazione che rappresenta una mediazione tra le diverse proposte delle organizzazioni sindacali rispetto a: numero delle fasce di complessità, rapporti economici tra le fasce e numero di istituzioni scolastiche collocate in ciascuna fascia.
L’amministrazione, rappresentata al tavolo di trattativa dal dott. Jacopo Greco, Capo Dipartimento risorse umane e finanziarie, ha proposto la costituzione di 3 fasce di complessità nelle quali, sulla base della classificazione delle istituzioni scolastiche definita in un prossimo decreto direttoriale, saranno collocate rispettivamente:
I FASCIA – punteggio da 62
1.760 istituzioni scolastiche - 22% del totale - retribuzione parte variabile € 21.600,00
II FASCIA - punteggio tra 40 e 61
5.023 istituzioni scolastiche - 62% del totale - retribuzione parte variabile € 17.500,00
III FASCIA – punteggio inferiore a 40
1.306 istituzioni scolastiche - 16% del totale - retribuzione parte variabile € 13.500,00
L’amministrazione ha inoltre reso noto che gli importi previsti per ciascuna fascia garantiranno in tutte le regioni il mantenimento della retribuzione di parte variabile già percepita dai dirigenti scolastici, tranne che in pochissimi casi per i quali verrà applicata una clausola di salvaguardia che consentirà il mantenimento dell’attuale retribuzione di parte variabile fino alla scadenza dell’incarico.
La nuova bozza di CCNI prevede che i rapporti economici tra le retribuzioni di parte variabile proposte per ciascuna delle fasce, rispettivamente 1,6 -1,3 -1, nelle more della definizione della procedura di valutazione dei dirigenti scolastici, saranno mantenuti anche per la retribuzione di risultato a cui è riservato il 15% del FUN, incrementato dai versamenti della quota parte dei compensi per gli incarichi aggiuntivi e dalle economie derivanti dalla quota dell’85% non utilizzata per le retribuzioni di posizione delle istituzioni scolastiche prive di titolari, al netto della quota parte destinata alle reggenze e alla clausola di salvaguardia.
Nel nostro intervento abbiamo evidenziato che la proposta dell’amministrazione risulta coerente con la richiesta, formulata dalla FLC nei precedenti incontri, di assicurare a tutti i dirigenti scolastici, nella fase di passaggio alle fasce nazionali, la salvaguardia delle retribuzioni percepite e la valorizzazione della complessità della direzione delle istituzioni scolastiche, attraverso l’individuazione di rapporti retributivi che non determinino eccessive differenze tra le retribuzioni di posizione parte variabile.
Abbiamo infine chiesto un aggiornamento della trattativa per poter esaminare nel dettaglio la documentazione relativa alla classificazione delle istituzioni scolastiche che sarà a breve inviata anche alle scuole. L’incontro è stato aggiornato al prossimo 31 maggio.
Continueremo a fornire aggiornamenti sullo stato della trattativa.
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