
Confronto con il Ministro sull’atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL della dirigenza scolastica
Chiesto dalla FLC CGIL l’impegno a risolvere le problematiche della categoria, a cominciare da quelle retributive.


Si è appena concluso il previsto incontro in videoconferenza relativo al confronto tra il Ministro Bianchi e le OO.SS. rappresentative della dirigenza scolastica in vista dell’emanazione dell’Atto indirizzo all'Aran per il rinnovo del CCNL dell’area della dirigenza scolastica per il triennio 2019/2021.
Dopo l’introduzione del Capo di Gabinetto Luigi Fiorentino, che ha sintetizzato le linee su cui si orienterà l’Atto di Indirizzo per valorizzare e supportare la dirigenza scolastica nel prossimo triennio, tenuto anche conto delle innovazioni previste per la scuola nel PNRR, la parola è passata alle OO.SS.
Come FLC CGIL, nel ribadire il ruolo centrale e strategico della dirigenza scolastica nella realizzazione degli obiettivi previsti dal PNRR per la scuola, abbiamo chiesto che a questa centralità corrisponda nell’Atto di Indirizzo l’impegno concreto a risolvere le problematiche più urgenti e penalizzanti per la categoria tra cui abbiamo innanzitutto evidenziato quelle retributive.
Abbiamo perciò richiesto le risorse necessarie a stabilizzare definitivamente il Fondo unico dei dirigenti scolastici (FUN) per evitare di dover ricorrere di volta in volta a risorse straordinarie per sanare ex post l’incapienza del fondo, come avvenuto in questi ultimi mesi con il biennio 17/18 – 18/19, grazie ai 13 milioni stanziati dal dl 34/2020, e come dovrebbe avvenire con la registrazione del decreto che integra gli importi da distribuire agli USR per l’a.s. 2019/2020 con i 26 milioni stanziati dalla finanziaria 2021.
Ora, in vista del rinnovo del CCNL per il triennio 2019/2021, è necessario stanziare le risorse per stabilizzare e uniformare le retribuzioni dei dirigenti scolastici a partire dal 2020/2021. I 30 milioni già stanziati dalla finanziaria 2020 non sono sufficienti, e se non ci saranno ulteriori risorse da mettere a disposizione della trattativa, non potrà essere avviata la contrattazione integrativa nazionale sui criteri per la collocazione in fasce delle scuole e per la conseguente definizione della retribuzione di posizione parte variabile e sui criteri per la retribuzione di risultato. Con il rinnovo del CCNL dovrà inoltre proseguire il percorso dell’equiparazione delle retribuzioni dei dirigenti scolastici a quelle del resto della dirigenza.
Abbiamo perciò chiesto al Ministro l’impegno a reperire tutte le ulteriori risorse necessarie ad avviare la trattativa per il rinnovo del CCNL.
Nel nostro intervento abbiamo richiamato anche la necessità di valorizzare la specificità della dirigenza scolastica con l’inserimento nel CCNL di una sezione in cui declinare gli aspetti peculiari della categoria di cui abbiamo sinteticamente illustrato al ministro le problematiche.
Di seguito le richieste portate all’attenzione del Ministro.
Rapporto di lavoro
Ricondurre alla contrattazione i criteri generali per la gestione del rapporto di lavoro la mobilità dei dirigenti scolastici, distinguendo e regolando contrattualmente il diritto alla mobilità interregionale, e all’incarico nella provincia di residenza dalle operazioni di attribuzione degli incarichi dirigenziali di competenza del DG dell’USR.
In presenza di sedi disponibili, al dirigente scolastico deve essere consentito sempre di spostarsi da una regione all’altra, senza alcun limite, sulla base di criteri e modalità che il CCNL dovrà definire.
Rotazione degli incarichi
Riconoscere l’inapplicabilità alla dirigenza scolastica dell’istituto della rotazione degli incarichi, in considerazione del ridotto grado di esposizione al rischio corruttivo delle istituzioni scolastiche, evidenziato nella Delibera ANAC n. 241 del 2017.
Lavoro agile
Regolamentare l’applicazione del lavoro agile anche alla dirigenza scolastica.
Reclutamento e diritto di recesso
Semplificare le procedure concorsuali assicurando la costante copertura dei posti disponibili e regolare contrattualmente la possibilità per il dirigente scolastico di rientro nel ruolo docente anche dopo il superamento dell’anno di prova, indicando modalità e competenze.
Valutazione
Necessità di dare seguito alla dichiarazione congiunta n. 5 allegata al CCNL 2018 e procedere al riordino del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, riconoscendo piena validità all’art. 20 del CCNL Area V, prevedendo una procedura orientata alla valorizzazione e allo sviluppo professionale del dirigente scolastico, centrata sulla rilevazione del lavoro del dirigente scolastico attraverso la rilevazione di dati il più possibile oggettivi, la partecipazione del valutato al processo di valutazione, una procedura trasparente per l’individuazione di nuclei esperti e qualificati.
Formazione
Abbiamo infine condiviso la necessità, già richiamata dal Capo di Gabinetto nel suo intervento introduttivo, di dare piena applicazione all’art. 24 del CCNL 2019 incrementando le risorse dedicate alla formazione e all’autoformazione dei dirigenti scolastici, attraverso le quali supportare lo sviluppo della professionalità dei dirigenti nel processo di rinnovamento della scuola avviato con il PNRR.
Al termine degli interventi delle OO.SS., il ministro ha concluso l’incontro impegnandosi a valutare i contributi offerti nella predisposizione dell’Atto di Indirizzo.
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