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Confronto Giannini-sindacati su precariato e legge 107/15

Confermata la richiesta al MEF di un piano di stabilizzazione per docenti e personale ATA, ma serve una soluzione politica al problema del precariato storico. Risposte evasive su mobilità, formazione, valutazione dei dirigenti scolastici, bonus e chiamata diretta.

05/10/2016
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Si è svolto il 4 ottobre 2016 l’atteso incontro del Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, con le organizzazioni sindacali sull’avvio dell’anno scolastico.

Il Ministro Giannini nella sua apertura ha riconosciuto come le vicende della mobilità straordinaria stiano rendendo complesso l’avvio dell’anno scolastico. Gli intoppi provocati dall’algoritmo nella fase interprovinciale hanno avuto una parziale soluzione con lo strumento della conciliazione che ad oggi è stata positiva per circa 2.500 docenti.
Nonostante ciò, secondo il Ministro Giannini, la legge 107/15 sta dimostrando la sua validità, a partire dal piano nazionale delle immissioni in ruolo.

Permangono alcuni temi specifici che vengono sottoposti al tavolo.
Rimanendo ancora alto il disallineamento tra l’organico di diritto e quello di fatto (circa 25 mila unità), è stata richiesto al MEF l’investimento necessario a colmare il divario. La risposta sarà data attraverso la legge di stabilità.
Altresì è stato richiesto un piano straordinario di assunzioni per il personale ATA, ancora insufficiente nonostante le circa 10 mila assunzioni per l’anno scolastico in corso.

Il Ministro ha informato i sindacati che le deleghe connesse alla legge 107/15 sono ancora allo stato di bozza e il loro argomento sarà oggetto di incontro quando ci saranno documenti da condividere.

In chiusura del suo intervento, il Ministro Giannini ha sintetizzato le misure che richiedono un’immediata considerazione: interventi sulla mobilità che modifichino le storture dell’algoritmo, la riapertura della stagione contrattuale.

Intervento di Domenico Pantaleo

Il segretario generale della FLC CGIL apre il suo intervento chiedendo il ripristino di regolari relazioni sindacali, che consentano di rafforzare il governo del sistema, nel rispetto del ruolo dell’amministrazione e delle organizzazioni sindacali. Negli ultimi tempi si sta assistendo a uno scollamento sempre più accentuato tra il Ministero e le amministrazioni periferiche. Non è così più garantita l’equanimità delle decisioni, penalizzando i diritti delle scuole e del personale.

Domenico Pantaleo ha continuato ribadendo il giudizio negativo della FLC CGIL sulla legge 107/15, una legge che va cambiata, perché invece di ridurre i problemi delle scuole, li ha accentuati. Accoglie però favorevolmente gli interventi che la legge di stabilità potrebbe garantire ai docenti e al personale ATA, nel senso illustrato dal Ministro nella sua relazione introduttiva e che sono tra i punti forti delle rivendicazioni che la FLC CGIL ha portato avanti in questi anni.

Per gli ATA abbiamo chiesto il superamento delle norme sulle supplenze introdotte dalla legge di stabilità del 2015, norme che mettono in discussione la funzione efficace del personale nelle scuole.

Altro punto sul quale è necessario un intervento urgente è il tema della mobilità. L’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali è stato completamente disatteso, per cui oggi soltanto il rifacimento delle operazioni può garantire gli effetti di quell’accordo.

Altro argomento assai delicato è costituito dalla valutazione dei dirigenti scolastici. È tema da rivedere profondamente giacché gli strumenti previsti dalla Direttiva 36/16 e dai provvedimenti del MIUR in materia interferiscono fortemente con l’autonomia professionale dei dirigenti. A tale scopo la contrattazione deve riacquistare il suo ruolo anche ai fini di una equa definizione della retribuzione di risultato.

Il segretario generale ha chiesto provvedimenti urgenti per risolvere l’annoso e irrisolto (nonostante il piano nazionale di stabilizzazioni) problema del precariato. Troppi sono ancora gli aventi diritto alla stabilizzazione nelle GAE e nelle seconde fasce, per cui è necessario un altro piano di assunzioni che gestisca una necessaria fase transitoria. Significativo è il richiamo a un piano straordinario per le assunzioni nel Mezzogiorno che restituisca fiducia nel valore della scuola e nello stesso tempo combatta la dispersione scolastica a partire dalla generalizzazione della scuola dell’infanzia. Il potenziamento previsto per tutti gli ordini di scuola deve essere assegnato anche alla scuola dell’infanzia, che ingiustamente ne è stata privata.
Forte il monito del segretario a tenere in conto il prosieguo del lavoro per coloro che in questi anni avuto accesso alle supplenze annuali.
Il segretario ha chiesto anche una soluzione politica per la vicenda dei diplomati magistrali che solo attraverso le vertenze riescono ad ottenere l’inserimento nelle GAE, ma in tempi diversi, così da determinare un contenzioso seriale tra colleghi e con l’amministrazione.

Il concorso a cattedre ha dimostrato i suoi limiti organizzativi, interfacciandosi con i problemi della mobilità, tanto che un numero considerevole di vincitori non ha trovato il posto per l’immissione in ruolo. Per molte classi di concorso è necessario lo scorrimento delle graduatorie oltre il 10% previsto dal bando, per mancanza di concorrenti. Il numero complessivo dei posti messi a bando non può diminuire. Sono necessarie le prove suppletive per i vincitori dei ricorsi.

Duro il giudizio del segretario sugli istituti previsti dalla legge 107/15 relativi al bonus premiale e alla chiamata diretta. Oltre ad essere intervenuti su materie di natura contrattuale, hanno fallito nell’idea di migliorare la qualità delle scuole. Al di là della legge che solo il Parlamento può modificare, bisogna predisporre i correttivi che ne eliminino le storture, attraverso il rispetto del contratto vigente.

Nelle sue conclusioni il segretario generale della FLC CGIL affida alla volontà del Ministro di affrontare gli argomenti trattati la possibilità di una riapertura di un costruttivo dialogo tra le parti presenti al tavolo.

Conclusioni del Ministro Giannini

Il Ministro ha riconosciuto la necessità di un rafforzamento delle relazioni sindacali e si impegna per una svolta di metodo che consenta una gestione di sistema tra il Ministero e le amministrazioni periferiche, nel rispetto del confronto con le organizzazioni sindacali.

Dichiara inoltre di accogliere alcuni degli argomenti proposti dagli interventi delle sigle sindacali presenti, riconfermando la richiesta inoltrata al Mef di un ulteriore piano di stabilizzazioni per il personale docenti ed ATA. Altri temi sui quali si intende intervenire:

  • favorire l’apertura della stagione del rinnovo contrattuale, ma temi come la formazione obbligatoria e la valutazione (oggetto del dibattito), che sono stati messi in campo dal ministero con lo strumento del decreto, proseguono il loro cammino al di là del rinnovo contrattuale, considerandole emergenze ineludibili.
  • Individuare soluzioni correttive delle storture verificatesi nelle operazioni di mobilità dell’anno scolastico in corso. Aprire al più presto il confronto sulla mobilità per il 2017/2018.
  • Scrittura della circolare che garantisce la partenza dal 1 settembre 2016 degli effetti del comma 97 della legge 107/15 relativo al conteggio dei 36 mesi di servizio su posti vacanti e disponibili oltre i quali non è possibile acquisire nuovi contratti per tali tipologie di posti.
  • Garantire la triennalità della valenza del concorso a cattedre ai fini dell’assunzione di tutti i vincitori.
  • Bandire il concorso per il ruolo di DSGA.
  • Interloquire con le università che ad oggi non hanno bandito il corso di specializzazione per il sostegno. Per il TFA si sta lavorando ad un bando che risponda ai bisogni delle regioni.

Il nostro commento

La FLC CGIL esprime un giudizio articolato sugli esiti dell’incontro.

Ritiene positiva la proposta inviata dal Ministro al MEF relativa a un nuovo piano di assunzioni per il personale docente ed ATA, come positiva ritiene l’apertura manifestata a una ripresa di corrette relazioni sindacali, nell’ambito di un rapporto dialogante tra i vari livelli dell’Amministrazione. Positiva la scrittura della circolare sui 36 mesi, anche se per la FLC CGIL il comma della legge che affronta l’argomento è incostituzionale. Finalmente arriva in porto il concorso per i DSGA, atteso da 15 anni.

Auspichiamo che la riapertura del rinnovo del contratto nazionale di lavoro, sia rapida come condiviso dal Ministro.
Tuttavia sulle altre questioni poste (rifare le operazioni di mobilità, riportare il bonus nell’ambito della contrattazione, superare la chiamata diretta, rivedere i criteri di valutazione dei dirigenti scolastici, definire contrattualmente la formazione allo scopo di superare le ingiustizie della legge 107), le risposte sono state evasive. In particolare, nessuna risposta alle richieste della FLC CGIL e delle altre sigle sindacali di modifica degli istituti del bonus premiale e della chiamata diretta che secondo il Ministro hanno bisogno soltanto di una registrazione del funzionamento.
A fronte degli impegni presi nel richiedere un ulteriore piano di stabilizzazioni al MEF, rimane il nostro giudizio negativo sulla mancata apertura di un tavolo che affronti politicamente la soluzione del problema del precariato storico.  

La FLC CGIL proseguirà la sua battaglia contro gli effetti della legge 107/15, a partire dagli argomenti che sono stati oggetto della raccolta firme per i referendum, per un rinnovo del contratto nazionale che sottragga alla legge 107/15 e alla legge Brunetta temi di natura pattizia, per una soluzione del problema del precariato storico che anticipi le nuove forme di reclutamento.

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