Sospese dal MIUR le posizioni economiche ATA
Dopo il niet del tesoro e della funzione pubblica, dal 1° settembre di quest’anno bloccata la richiesta di pagamento. Occorre una soluzione politica a questo esproprio contrattuale.
La Funzione Pubblica, la Ragioneria dello Stato e l’IGOP negano la prescritta certificazione di compatibilità finanziaria all’ipotesi di accordo del 12 maggio 2011 riguardante le posizioni economiche del personale ATA. Il Miur asseconda e con la Nota 9444 del 18 settembre 2013 agli Uffici Scolastici Regionali sospende con decorrenza 1° settembre 2013 la richiesta al Mef di liquidazione del beneficio economico previsto, con riferimento anche alle annualità precedenti.
Inevitabile la protesta di tutti i sindacati scuola. La questione rientra fra quelle per le quali la FLC CGIL ha proclamato lo stato di agitazione del personale Ata. Per esperire la procedura di conciliazione, il MIUR ci ha convocato per il 20 settembre.
La nostra posizione
L’attribuzione di tali posizioni avviene per surroga, a fronte di cessazione del beneficio da parte del titolare, e non comporta alcun incremento di spesa pubblica, dunque siamo di fronte a un vero e proprio esproprio di fondi contrattuali che devono essere restituiti ai lavoratori medesimi.
L’attribuzione delle posizioni economiche, infatti, è una procedura di valorizzazione delle risorse umane prevista dal Contratto ed è legata al superamento di un percorso formativo finalizzato all’assunzione di ulteriori prestazioni e responsabilità. Questo lavoro, giuridicamente già riconosciuto, secondo il MEF e la FP dovrebbe essere reso senza retribuzione, negata anche al lavoro già svolto!
Si tratta delle ennesime decisioni unilaterali da parte di MEF e FP, sostenute sull’equivoco che si tratti di risparmi. E invece sono soldi stanziati nel CCNL e appartenenti ai lavoratori. Se non si scioglie rapidamente questo equivoco e non si sbloccano i fondi, bloccheremo tutte le attività istituzionali delle scuole.
Occorre, scrivono i sindacati scuola unitariamente, aprire un confronto politico tra i Ministeri, poiché le ripercussioni sull’organizzazione scolastica quotidiana sono notevoli. Basti pensare ai compiti legati al soddisfacimento di bisogni primari ed essenziali per l’alunno che non possono essere immediatamente eseguiti in classe, come l’accompagnamento ai servizi igienici dei bambini nella scuola dell’infanzia e, soprattutto, all’accresciuta assistenza agli alunni con disabilità, ma anche alla sostituzione da parte degli assistenti del Direttore amministrativo nelle numerose scuole in cui manca.
Pretendiamo il rispetto del contratto, del lavoro delle persone e dei bisogni degli alunni!
______________________
Dott.ssa Maria Chiara Carrozza
Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca
Dott. Luigi Fiorentino
Capo di Gabinetto MIUR
Dott. Luciano Chiappetta
Capo Dipartimento per l’Istruzione MIUR
Ministero Istruzione, Università, Ricerca
Viale Trastevere, 76 a
00153 Roma
Oggetto: posizioni economiche ATA
Le scriventi Segreterie Nazionali tornano a segnalare la situazione di forte preoccupazione del personale interessato e delle scuole a seguito dell’informativa del 17 u.s. sulle difficoltà incontrate nella certificazione della compatibilità finanziaria dell’ipotesi di accordo sulle Posizioni economiche ATA del maggio 2011.
Il MEF e la Funzione Pubblica, come noto, riterrebbero il suddetto accordo non conforme al quadro normativo vigente al momento della stipula, in quanto tali posizioni economiche rappresenterebbero una forma di progressione economica.
Per queste Segreterie resta comunque inaccettabile che si mettano in discussione, due anni dopo la sottoscrizione, gli effetti di un accordo che ha riflessi concreti sui lavoratori e sulle scuole.
Per quanto esposto queste Organizzazioni Sindacali chiedono di affrontare e risolvere questa problematica in una sede di confronto tra i Ministeri interessati, che non può che essere politica, per giungere ad una positiva conclusione della vicenda al fine di evitare il blocco delle attività aggiuntive del personale ATA con inevitabile ricaduta negativa sulla funzionalità delle scuole.
FLC CGIL |
CISL Scuola |
UIL Scuola |
SNALS Confsal |
GILDA degli Insegnanti |
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