Organici scuola 2022/2023: personale ATA, il Ministero si limita a rimodulare l’esistente
La riconferma degli organici non basta. Il Ministro rispetti i patti sottoscritti con il sindacato su rafforzamento organici. La FLC CGIL per la proroga dei contratti COVID, un tecnico in ogni scuola del primo ciclo, la stabilizzazione dei facenti funzioni DSGA. Il confronto continua giovedì 21 aprile.
Il 14 aprile 2022, alle ore 11, si è avviato, in videoconferenza, il confronto con il Ministero, sugli organici del personale ATA per il triennio 2022/2025, con eventuale revisione annuale.
Comunicato stampa
L’informativa dell’Amministrazione
La bozza di decreto MI/MEF presentata dal Ministero ricalca sostanzialmente quella dello scorso anno scolastico, riconfermando all’incirca lo stesso numero di posti della dotazione organica precedente, con un leggero decremento di 47 posti, dovuto alla riduzione di 15 posti di Assistente amministrativo e di 1 posto di Assistente tecnico, ex co.co.co, per collocamento a riposo dal 1^ settembre 2022 e al decremento di 31 posti di DSGA. Il totale complessivo della dotazione organica per il triennio 2022/2025 è 204.527 posti.
La ripartizione regionale è effettuata tenendo conto del decremento di alunni registrato rispetto all’a.s. 2021/2022 (-123.960), del numero di alunni con disabilità e delle specificità degli ambiti territoriali interessati.
Il testo del decreto richiama anche l’estensione agli aa.ss. 2022/2023 e 2023/2024 della norma che inizialmente aveva modificato solo per l’a.s. 2021/2022 il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, abbassando da 600 e 500 alunni (da 400 a 300 nei comuni montani e piccole isole) il tetto minimo per assegnare alle scuole un dirigente scolastico e un DSGA titolari (art. 1, comma 978, legge 30 dicembre 2020, n. 178, come modificato dall’art. 1, comma 343, legge 30 dicembre 2021, n. 234).
La nostra posizione
Abbiamo espresso il nostro fermo dissenso sulla proposta dell’amministrazione che si è limitata ad applicare i parametri dell’organico ATA senza tener conto delle enormi difficoltà registrate dalle scuole nella gestione della pandemia, con il perdurare dentro le scuole della diffusione dei casi di positività, e della grave crisi umanitaria che le scuole stanno gestendo con l’accoglienza dei minori ucraini, stimati attualmente dal Ministro Bianchi in 25.000 unità, che arriveranno a settembre a 35.000.
Solo questa previsione dovrebbe indurre il Ministero a prorogare i contratti COVID anche per il prossimo anno scolastico. A questa prima e urgente misura se ne dovrebbero aggiungere altre immediate e di assoluto buon senso: la presenza di un assistente tecnico in ogni scuola del primo ciclo (ora ce ne sono solo 1.000 mentre le scuole del primo ciclo sono 5.400), la semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie da compiti impropri.
Consideriamo inoltre grave il mancato rispetto del Patto per la Scuola firmato il 20 maggio 2021 tra il Governo e le organizzazioni sindacali su rafforzamento organici, riduzione numero alunni per classe, copertura di tutti posti liberi e il mancato incremento dell’organico dei collaboratori scolastici, a fronte delle 2.288 trasformazioni da part-time a tempo pieno del personale ex LSU, a valere sull’organico ATA.
Il problema degli organici, docenti e ATA, è annoso e costituisce il primo limite alla crescita della scuola. Senza parlare delle modalità di reclutamento, del computo degli organici e della precarietà sui posti di DSGA, di cui la gran parte sono affidati ai facenti funzioni, per i quali il Ministero si rifiuta di aprire qualsiasi discorso sulla loro stabilizzazione
Per queste ragioni oggi chiediamo ancora con forza l’impegno del Ministro a rivedere in radice le scelte sul personale ATA anziché rinnovare una politica che ha i suoi precedenti nefasti nell’anno 2008 quando si mandarono a casa ben 57.000 unità di personale ATA.
Un depauperamento di risorse da cui l’istruzione del nostro Paese si deve ancora risollevare.
Per questa ragione, il confronto, su richiesta dei sindacati, è stato aggiornato a giovedì 21 aprile, alle ore 15:00, con la partecipazione del Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione.
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