Appalti per le pulizie nelle scuole, il MIUR intende tagliare i fondi anche per il 2011
La FLC CGIL ha chiesto l'apertura di un tavolo di confronto con il Governo.
Il Governo continua il processo di destrutturazione del sistema di istruzione.
Con la circolare sul programma annuale 2010, ha già ridotto del 25% la spesa per gli appalti, costringendo le scuole a ridurre il servizio e ad aumentare i carichi di lavoro del personale dipendente dalle ditte di pulizia e degli stessi collaboratori scolastici.
Nelle nostre scuole di ogni ordine e grado le pulizie dei locali, la salvaguardia delle condizioni igieniche, l’assistenza agli alunni, il controllo degli edifici e la sorveglianza degli ingressi sono elementi indispensabili per garantire la qualità dl servizio.
Si programma la diminuzione delle prestazioni producendo l'immediato licenziamento dei lavoratori delle ditte d'appalto e l'inevitabile aumento dei carichi di lavoro del personale collaboratore scolastico già quest'anno falcidiato dai tagli ed in attesa degli ulteriori riduzioni d'organico (taglio di 15.600 posti decisi dal MIUR anche per l’a.s. 2011/12) pregiudicando così la normale attività di servizio e mettendo e seriamente a rischio la sicurezza dei nostri bambini e l’assistenza ai ragazzi diversamente abili.
Ricordiamo, infine, che:
- gli appalti delle pulizie sono stati “ereditati” dalle istituzioni scolastiche con l'estensione della personalità giuridica a tutte le scuole autonome e con il contestuale trasferimento “coatto” allo stato dei lavoratori degli EE.LL
- in presenza degli appalti di pulizie le scuole hanno già subito la riduzione del 25% dell'organico dei collaboratori scolastici statali che sarebbe loro assegnato
- in quelle scuole non c’è un surplus di personale, ma semplicemente che una parte dell’organico dei collaboratori scolastici, determinato dalle tabelle ministeriali, è fornito dalle ditte di pulizia.
In questa già difficile situazione il Miur per il 2011 intende ridurre ancora gli stanziamenti previsti per gli appalti, applicando la stessa percentuale di riduzione utilizzata per gli organici Ata e prevede, inoltre, di scaricare l'onere delle gare d'appalto direttamente alle scuole.
Rispetto a a queste scelte unilaterali dell'amministrazione la FLC CGIL si è già espressa e ribadisce che:
- non può accettare questa riduzione del servizio che porterà ad ulteriori licenziamenti delle lavoratrici delle ditte d'appalto e aumenterà i carichi di lavoro per il personale statale
- non può accettare che procedure tanto complesse e nuove competenze siano e “scaricate", con le relative responsabilità, direttamente alle scuole e nel contempo riducendo le risorse.
Di fronte alle scelte unilaterali del ministro Gelmini che stanno già mettendo in difficoltà le scuole e che abbassano il livello di qualità del sistema scolastico, la FLC CGIL ha chiesto l'apertura di un tavolo di confronto con il Governo.
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