
Alunni disabili: il Consiglio di Stato interviene sui tagli alle ore di sostegno
Nella sentenza della Consulta si afferma che «le Istituzioni scolastiche ed il ministero dell’Economia e delle Finanze non possono impedire - per esigenze di contenimento della spesa pubblica - l’effettiva fruizione delle ore di sostegno e di tutte le altre misure di assistenza previste dalla legge per i medesimi alunni disabili».


La sentenza del Consiglio di Stato a tutela dei diritti degli alunni con disabilità. La Delega alla legge 107 sui processi inclusivi dovrà tenerne conto.
La sentenza 2023 del 2017 del Consiglio di Stato che tutela gli alunni disabili è una buona notizia, per loro, per le famiglie e per le scuole. Dà ragione alle azioni che la FLC CGIL ha messo in campo contro il decreto attuativo della delega alla legge 107/15 sui processi inclusivi, in cui abbiamo ravveduto il tentativo di tagliare la possibilità di accesso ai diritti.
La sentenza sostiene un principio giuridico di enorme rilevanza: “le istituzioni scolastiche e il Ministero dell’Economia e delle Finanze non possono impedire, per esigenze di contenimento della spesa pubblica, l’effettiva fruizione delle ore di sostegno e di tutte le altre misure di assistenza previste dalla legge per gli alunni disabili”.
Questa sentenza afferma che tra i diritti degli studenti con disabilità e la ristrettezza delle risorse pubbliche, i primi hanno netta prevalenza. Quindi non vi sono più alibi, né dal punto di vista delle finanze dello Stato, né dal punto di vista delle finanze locali. Soprattutto non ci sono più alibi che possano sostenere le ragioni del decreto alla legge 107/15 sui processi inclusivi.
Le ore di sostegno necessarie per raggiungere gli obiettivi previsti dai percorsi didattici, il personale per l’assistenza alla persona, i trasporti sono diritti rispetto ai quali né lo Stato né gli Enti locali possono sottrarsi.
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