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Sportelli multifunzionali in Sicilia: la Regione cercherà le risorse per prorogare le attività

Il Presidente Crocetta assicura il suo impegno a valutare in concreto la richiesta di proroga avanzata dai sindacati.

13/09/2013
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A cura dell'ufficio stampa CGIL Sicilia

“Il Presidente della Regione si è impegnato a esplorare con gli uffici tecnici le possibili strade per reperire le risorse necessarie ad assicurare la proroga delle attività degli sportelli multifunzionali. L’incontro è stato aggiornato a martedì prossimo e sapremo allora se una soluzione è stata individuata”: lo riferiscono Giusto Scozzaro, segretario generale della FLC CGIL Sicilia e Monica Genovese, della segreteria regionale CGIL.

Crocetta è giunto a palazzo D’Orleans quando la discussione dei sindacati con il capo di gabinetto Gianni Silvia e la dirigente Anna Rosa Corsello era già in corso da alcune ore, senza un nulla di fatto. Intanto fuori dal palazzo si svolgeva il sit-in dei lavoratori. Da un lato del tavolo i sindacati e gli imprenditori che chiedevano il rispetto dell’accordo del 7 giugno, dunque la proroga delle attività degli sportelli in attesa che fosse definito il quadro nazionale di riforma dei servizi per l’impiego. Dall’altro Corsello e Silvia che parlavano di mancanza di risorse e di impossibilità dunque a condurre in porto l’operazione. “Ci è stato detto dalla dirigente dell’assessorato - riferiscono Scozzaro e Genovese - che la regione disporrebbe di 3 milioni, laddove ne servirebbero 18 per una proroga di tre mesi”. Dopo ore di trattative, la situazione si è sbloccata con l’arrivo di Crocetta e il suo impegno a valutare in concreto la richiesta di proroga avanzata dai sindacati.

Restano tuttavia critiche FLC e CGIL che sottolineano che “a 18 giorni dalla scadenza degli Avvisi 1 e 2 non c’è di fatto ad ora alcuna proposta del governo sul prosieguo delle attività degli sportelli multifunzionali e sul futuro dei 1800 lavoratori. “Questo è di per sé un fatto grave, un ritardo inammissibile - dicono Scozzaro e Genovese - e il nostro auspicio è che martedì ci sia una svolta con una proposta concreta del governo, altrimenti si determinerebbe una situazione difficilissima“. Secondo il sindacato “si potrebbe valutare la possibilità di attingere ai 36 milioni del Pac”.