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Pienamente riuscito il sit-in della FLC CGIL Sardegna davanti al Consiglio Regionale

Il 15 settembre, giorno ufficiale di inizio delle lezioni nella regione, è stato contrassegnato da una iniziativa di protesta che ha visto un'ampia partecipazione.

16/09/2011
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A cura della FLC CGIL Sardegna

Ben oltre 600 persone hanno aderito alla nostra iniziativa di protesta: c'erano i precari, i docenti, gli ATA. C'erano anche gli studenti universitari che rischiano di vedersi dichiarare decaduti dal loro corso universitario di studi nel mese di aprile 2012. Abbiamo replicato superandolo il risultato del sit-in del 24 giugno scorso

Allora possiamo dirlo come FLC CGIL, non è vero che siamo soli, siamo con il mondo della scuola e dell'università che ha voluto farsi rappresentare da noi.

C'è stato un incontro, sul finire del sit-in, con il presidente della VIII^ Commissione Cultura del Consiglio Regionale. Oltre a consegnargli l'ampio dossier sui numeri e le criticità del Pianeta Scuola in Sardegna, già presentato  nella affollatissima Conferenza stampa del 12 settembre, sono stati esposti i numerosi problemi: dai tagli, alla riduzione del tempo scuola e del sostegno, dalla soppressione di scuole nei piccoli centri al pendolarismo conseguente, dalla soppressione dei corsi serali alla mancanza di lavoro per i precari scuola.

Sono stati prospettati i rischi del nuovo dimensionamento della rete scolastica sarda a seguito delle nuove norme della manovra finanziaria statale, che altre regioni, non la nostra, stanno impugnando davanti alla Corte Costituzionale.

Abbiamo ricordato di come siano rimasti inevasi gli o.d.g. del Consiglio regionale e le decisioni della stessa Commissione da parte dell'Esecutivo Regionale.

È stato anche rappresentato il problema di circa 10.000 studenti universitari sardi che, per la nuova delibera del Senato accademico dell'Università di Cagliari, vedono messo a rischio il diritto allo studio universitario per la decadenza dal corso di studi cui vanno incontro a partire dal mese di aprile 2012.

Abbiamo criticato l'inerzia della Regione e le misure sbagliate sul versante dell'istruzione e della formazione.

Il Presidente ha preso l'impegno di consegnare il dossier e di informare tutta la commissione consiliare di quanto rappresentato dalla FLC CGIL a nome dei partecipanti al sit-in e della scuola e università sarda.

Noi abbiamo risposto che se non vedremo a breve azioni concrete di sicuro impegno del Consiglio regionale sul versante della istruzione, della formazione e del diritto allo studio, torneremo davanti al Consiglio Regionale con nuove iniziative di protesta e di denuncia. Organizzeremo una nuova manifestazione per gli studenti “decadendi” dai corsi di studio universitari e ci prepariamo alla grande Manifestazione nazionale dei lavoratori del pubblico impiego e delle conoscenza in programma a Roma nel mese di ottobre, dove andremo in tanti dalla Sardegna.