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La Scuola del Popolo festeggia il primo maggio sulla pagina facebook di Oristano

Tante voci differenti provenienti da tutti gli angoli d'Italia, fotografia di uno spaccato vivido e incisivo sulla situazione del lavoro e dei lavoratori in questo particolare momento.

03/05/2021
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La Scuola del Popolo ha festeggiato il suo primo maggio, rompendo il silenzio imposto dalla pandemia, sulla pagina Facebook di Oristano. Tanti piccoli contributi con saluti, graditissimi, provenienti dalla Cgil nazionale e Sarda, dalla FLC Nazionale, dalle Camere del lavoro di Alessandria, Benevento, Cagliari, Caserta, Catania, L'Aquila, Oristano, Palermo e Rieti Roma EVA. Ma anche saluti dalle Associazioni come Proteo Nazionale, Fondazione Casa Museo Gramsci e l'ANPPIA. Di fatto, pur nella loro essenzialità e brevità trattandosi di saluti, si è assistito ad una sorta di "Comizio collettivo" per un primo maggio interessante e originale, quanto inaspettato. Tante voci differenti provenienti da tutti gli angoli d'Italia, fotografia di uno spaccato vivido e incisivo sulla situazione del lavoro e dei lavoratori in questo particolare momento.

L'evento è stato preceduto da tre appuntamenti che hanno raccontato la storia del primo maggio: la Scuola del Popolo non dimentica la propria mission.

Prendendo atto che, purtroppo, moltissimi non ne conoscono l'origine se ne è percorsa la storia partendo dai fatti di Chicago del 1886, passando per la sua abolizione nel periodo fascista e arrivando sino alla strage di Portella della Ginestra nel 1947. Alcuni contributi originali hanno arricchito l'evento: il prof. Congiu ha illustrato il rapporto tra questa festa e il pensiero Gramsciano. Monica Mattei ha proposto una drammatizzazione della mattinata di una vittima di Portella delle ginestre "Mi chiamo Margherita Clesceri e avevo il cuore in festa".

Per concludere, un testo che ripercorre il pensiero di Giuseppe Di Vittorio, illustrato al congresso della cultura popolare di Bologna nel 1953, su l'impegno della Cgil nel combattere l'analfabetismo. Un impegno della Cgil ancora valido oggi, di fronte all'analfabetismo funzionale le cui ricadute concrete generano ancora disuguaglianze, proprio come l'analfabetismo combattuto nel dopoguerra.

Per chi volesse consultarli, i materiali sono totalmente fruibili alla pagina Facebook.