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Dimensionamento scolastico: Lombardia, vanno recuperate 96 autonomie scolastiche

Lo conferma il Consiglio dei Ministri che scrive a Formigoni e Aprea.

30/01/2013
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A cura della FLC CGIL Lombardia

Il Consiglio dei Ministri scrive e invia in data 21 gennaio al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e a tutti i Presidenti delle Regioni un nuovo schema d'intesa relativa al dimensionamento della rete scolastica e così, come già era stato scritto nell'ipotesi l'11 ottobre 2012, viene di nuovo ribadito che a partire dall'a. s. 2013/2014 le autonomie scolastiche in dotazione alla Lombardia saranno 1.247 più un contingente per i CPIA.

Questa organizzazione che già aveva denunciato l'incongruità dell'ipotesi del piano dell'offerta formativa regionale alla luce del nuovo documento, torna a chiedere con forza la sua immediata revisione.

Non è, infatti possibile, che si prevedano dal prossimo 1 settembre 1.151 istituzioni autonome quando è ormai acclarato, a tutte le istituzioni preposte a decidere, che le “nostre” autonomie dovranno invece essere 1.247! Stiamo parlando di una differenza pari a 96 istituzioni!
È poi opportuno ricordare un'altra cosa in proposito. Il testo, nel fare di conto per la definizione del numero delle autonomie affidate a ogni Regione, prende a riferimento una media di 900 alunni per autonomia contro i 1.000 assunti dalla nostra Regione, soddisfacendo con questa riduzione le molteplici denunce avanzate nel rispetto di una migliore agibilità di tutta l'utenza scolastica.

Se verso a tutto ciò, non si produce urgentemente rimedio, vorrà dire che Regione Lombardia ha deciso di assumersi la grave responsabilità di avviare un'ulteriore fase di taglio dei posti, sia per i docenti che per il personale ATA, quantificabile in circa 1.500 addetti, un taglio assolutamente non dovuto!

Lo abbiamo già detto che tutto questo è una follia e oggi lo confermiamo; così come abbiamo già detto, che non sarà certo una pubblicazione di “Tutto Scuola” a rendere credibile alla scuola “lombarda” la ricandidatura dell'Assessore V. Aprea alle prossime elezioni regionali.
Oggi siamo a dire che se davvero si vuole dare credibilità alle esigenze formative della nostra Regione occorre fare solo due cose: annullare la delibera delle 1.151 autonomie e dare una svolta al Governo della Regione scegliendo candidati che andranno ad operare in chiara discontinuità con ciò che di sbagliato si è fatto, e per troppi anni, nelle e per le scuole della Lombardia.