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Dimensionamento scolastico: FLC CGIL Lombardia, "irresponsabile procedere a nuovi tagli"

Contro Formigoni e Aprea, già delegittimati dalla politica e dall'amministrazione, ora anche uno scenario istituzionale avverso.

29/10/2012
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A cura della FLC CGIL Lombardia

Con il comunicato stampa dello scorso 12 ottobre avevamo chiesto a Regione Lombardia e agli Amministratori locali di “stoppare” i procedimenti di delibera di soppressione di alcune autonomie scolastiche della Lombardia per diverse ragioni:

  • l'intervento della sentenza n. 147 della Corte Costituzionale che in data 7 giugno 2012 ha ritenuto incostituzionale la fissazione ad almeno mille alunni, o cinquecento per i comuni montani, degli istituti comprensivi, pena la perdita dell'autonomia scolastica;
  • gli esiti dei lavori della VII Commissione del Senato che in data 10 luglio 2012 ha prodotto un documento che impegna il Governo a rivedere il processo di dimensionamento nel rispetto della sentenza della Corte e di attestare il nuovo su un parametro medio regionale di 900 alunni;
  • la precarietà istituzionale dell'attuale Amministrazione Regionale non autorizza alcuna azione programmatoria in materia di un nuovo piano di dimensionamento della rete scolastica “lombarda”.

A sostegno del nostro invito a “fermare” la macchina istituzionale per la realizzazione di un nuovo taglio di altre circa 40 istituzioni autonome, aggiungiamo che ciò risulterebbe ancor più incomprensibile visto il profilarsi delle scelte, ultime quelle del 19 settembre 2012, che MIUR, MEF e Conferenza Unificata delle Regioni stanno producendo in materia di definizione del contingente dei Dirigenti Scolastici da assegnare alla rete scolastica nazionale e che per la Lombardia ne prevede 1.247, ovvero, 23 in più delle attuali sedi di autonomia scolastica;

La FLC CGIL Lombardia ribadisce la necessità e l'urgenza della costituzione di una cabina di regia regionale che comprenda, oltre che l'Assessorato regionale e l'USR Lombardia, le forze sociali e le associazioni professionali, scolastiche e dei genitori, al fine di realizzare un'analisi più puntuale e garante dei bisogni dei cittadini “lombardi”.

La scadenza a giorni della presentazione dei piani provinciali e quella del 30 Novembre per le operazioni di delibera regionale devono essere ritirate.

Giudichiamo irresponsabile un'operazione che taglia ora altre autonomie di fronte alla concreta possibilità, entro l'anno, dell'emanazione di un provvedimento legislativo congiunto, Stato Regioni, che finirebbe con l'assegnarci circa 70 autonomie in più di quelle che Regione prevede a partire dall'a.s. 2013/2014, circa 1.183.

Fermatevi!