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Verso il 30 settembre, Modena: scuola e sanità pubblica al centro delle assemblee fra i metalmeccanici della Rossi Spa

Le prime assemblee di un percorso che coinvolgerà altre aziende della provincia in preparazione della grande manifestazione a difesa della Costituzione del prossimo 30 settembre.

04/07/2023
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A cura della CGIL Modena

Non capita tutti i giorni che un insegnante o un infermiere partecipino ad una assemblea sindacale di lavoratori metalmeccanici.

A Modena è successo nei giorni scorsi: un progetto comune tra le categorie Fiom, Flc e Fp Cgil ha portato delegati della Scuola e della Sanità a intervenire nel corso di 7 diverse assemblee convocate dalla categoria dei meccanici modenesi alla Rossi Spa, storica azienda cittadina di riduttori, motoriduttori e motori elettrici che conta quasi 700 dipendenti divisi su due diversi stabilimenti (Modena e Ganaceto).

Quelle alla Rossi sono le prime assemblee di un percorso che è iniziato in questi giorni e che proseguirà subito dopo la pausa estiva con momenti analoghi in altre aziende della provincia di Modena in preparazione della grande manifestazione a difesa della Costituzione del prossimo 30 settembre.

E infatti, nelle intenzioni delle tre categorie della Cgil di Modena, quelle appena svolte e quelle che si terranno nelle prossime settimane non sono le classiche assemblee sindacali, ma veri e propri momenti di contaminazione a difesa di due tra i principali Beni Comuni tutelati dalla Costituzione e oggi fortemente sotto attacco: istruzione e sanità pubbliche!

Chi non lavora nella scuola e nella sanità conosce questi settori da cittadino/utente, da paziente, da genitore. Raccontare queste realtà a chi le ha vissute o le vive solo in superficie vuol dire, per esempio, spiegare che tagli e mancate assunzioni in sanità comportano ferie saltate e turni massacranti per gli operatori sanitari con innegabili ripercussioni sul servizio. Così come nella scuola l’altissimo numero di insegnanti precari compromette la continuità didattica, mentre nelle classi con 26/27 alunni (ma ci sono punte di 30/31 alunni per classe!) diventa praticamente impossibile riuscire a garantire a tutti la dovuta attenzione e il rischio di perdere qualcuno è più che concreto.

Parlare in astratto di difesa della Costituzione forse non è più sufficiente: rischia di passare come la difesa di un simulacro. Abbiamo la necessità di spiegare che la Costituzione materiale vive nella pratica quotidiana di chi opera per garantire i beni comuni, a partire appunto da Scuola e Sanità, che siano davvero esigibili, gratuiti, universali e di qualità.

L’attacco a questi beni comuni - e quindi di fatto alla Costituzione - passa dall’indebolimento causato da tagli, da mancati investimenti, dalla professionalità dei lavoratori ai quali non vengono rinnovati i contratti, dagli altissimi tassi di precariato, e spiana la strada ad un modello di società classista nella quale chi ha le risorse economiche riesce a garantirsi tutto ciò di cui ha bisogno, chi invece ha redditi medi o medio-bassi rimane indietro e si perde.

Contro questo modello l’iniziativa della Fiom, della Fp e della Flc di Modena mette in atto la più antica forma di lotta sindacale: quella dell’unità tra le lavoratrici e i lavoratori che, questa volta, passa da una forma inedita di contaminazione.