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Università di Bologna: solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Biblioteca di Discipline Umanistiche

“Una sconfitta per tutti” l’intervento nei giorni scorsi degli agenti in tenuta antisommossa all’interno dell’università.

16/02/2017
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La FLC CGIL Bologna ha organizzato un’assemblea con il personale tecnico amministrativo per discutere degli avvenimenti accaduti presso la Biblioteca di Discipline Umanistiche di Via Zamboni 36, che tanta eco hanno avuto anche a livello nazionale, per esprimere piena e ferma solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Biblioteca di Discipline Umanistiche. Qui di seguito pubblichiamo l’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’assemblea del 16 febbraio 2017.
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Le lavoratrici ed i lavoratori dell’Università di Bologna, riuniti in assemblea, hanno discusso e affrontato la problematica che sta interessando la zona universitaria, a partire dai fatti avvenuti nell'ultimo periodo, che hanno determinato tra l'altro un forte disagio vissuto da parte dei colleghi che prestano servizio negli uffici, strutture e biblioteche site in Via Zamboni, Piazza Verdi, Largo Trombetti, Via Belle Arti, Belmeloro, e zona universitaria centrale, nell'espletamento delle loro funzioni.

Al termine del dibattito, l'assemblea esprime le seguenti riflessioni ed ESPRIME PIENA E FERMA SOLIDARIETÀ alle colleghe ed ai colleghi per gli atti di intimidazione e prevaricazione subiti e denunciati, ribadendo che tali gesti sono sempre ingiustificabili e condannabili, a prescindere dalle ragioni della protesta, in quanto ledono i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.

RITIENE l'intervento dei reparti antisommossa all'interno dell'Università una misura inadeguata a risolvere i problemi, una sconfitta per tutti e che si auspica non si abbia a ripetere.

In un’ottica propositiva

CHIEDE

Alle rappresentanze sindacali di riportare fedelmente i contenuti dell’Assemblea di fronte all’Amministrazione ed al Rettore, affinché si attivi un confronto finalizzato a garantire la tutela, l'agibilità e in generale piene condizioni di tranquillità e serenità nelle condizioni e nello di svolgimento del lavoro delle colleghe e dei colleghi che prestano servizio nelle strutture su citate;

All’Amministrazione universitaria di attivare un percorso condiviso e concordato, in primis con le lavoratrici ed i lavoratori direttamente interessati, compresi quelli operanti in appalto, in relazione ad ipotesi di prolungamento di orario nell’apertura di strutture universitarie e del loro impiego;

Al Rettore ed alla dirigenza Accademica di farsi carico di tali istanze, e di impegnarsi a condividerle con i diversi attori sociali ed istituzioni locali, implementando progetti e percorsi politici il più possibile partecipati e condivisi, atti a riqualificare la zona universitaria secondo coordinate inclusive, fondate su elementi di innovazione sociale, ascolto e protagonismo degli attori sociali che la attraversano a vario titolo, integrazione e contrasto alle fragilità e all'esclusione sociale ed economica, consentendo in questo modo la fruibilità della stessa a lavoratori e lavoratrici, studentesse e studenti, in condizioni di piena agibilità e sicurezza;

Alle autorità della città e ai soggetti sociali tutti, di aprirsi e rendersi disponibili ad un confronto ampio di dialogo e discussione per affrontare le problematiche legate alla zona universitaria, secondo le coordinate già individuate ed evidenziate;

Agli studenti ed ai loro rappresentanti di sostenere attivamente le lavoratrici ed i lavoratori nella richiesta di avviare questi percorsi partecipati e condivisi, anche con le istituzioni universitarie, ed anche nell'ottica di affrontare al loro interno le tematiche legate al diritto allo studio, alla mensa, al tema
dell'abitazione e degli affitti, ecc…

Il problema che si è venuto a creare in questi giorni non riguarda solo l’università, ma interroga la città nel suo complesso, si intreccia con aspetti più ampi e richiede l'impegno, la partecipazione e la corresponsabilità di tutti gli attori in campo per trovare una soluzione positiva.

Approvato all'unanimità dall'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell'Unibo.

Bologna, 16 febbraio 2017