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Scuola, tagli agli organici: pericolosa deriva dell'istruzione in Basilicata

Tutti i tagli previsti nella regione nei diversi ordini di scuola.

29/03/2011
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A cura della FLC CGIL Basilicata

Nei giorni scorsi il MIUR ha pubblicato la Circolare Ministeriale con la quale trasmettono le tabelle dell'organico docenti per il 2011/2012 e anticipa il contenuto del relativo Decreto Interministeriale.

A seguito della pubblicazione dei documenti ministeriali, il 21 marzo 2011, presso l'Ufficio Scolastico regionale, il Direttore Generale ha informato le OO.SS. in merito alla situazione degli organici di diritto come definiti ai sensi della CM n. 21 del 14 marzo 2011

 Il taglio previsto per l'a.s. 2011/2012 è pari a -373 posti di cui:

  • Scuola infanzia: -28
  • Scuola primaria: -153
  • Scuola secondaria di primo grado: -24
  • Scuola secondaria di secondo grado: -168

La Direzione Scolasticaregionale ha precisato che i dati per l'anno scolastico 2011/2012 sono dovuti anche al decremento della popolazione scolastica stimato, ad oggi, intorno a circa -1600 alunni. Nonostante si tratti di un dato ancora previsionale (non tutti gli alunni hanno formalizzato l'iscrizione per l'anno scolastico successivo), il decremento significativo comunque denota la continua deriva demografica della popolazione scolastica lucana, con punte più accentuate nelle scuole secondarie superiori e più attenuate negli altri ordini di scuola.

 Anche nella regione Basilicata:

  • per la prima volta il taglio riguarda anche la scuola dell'infanzia che in questi anni era stata tenuta fuori dalla riduzione degli organici
  • consistente appare il segno negativo della scuola primaria che continua a pagare per effetto dei continui riassetti organizzativi: per il prossimo anno scolastico la modifica dell'utilizzo dei docenti specializzati sulla lingua straniera accentua la riduzione dei posti organico.

La Direzioneha precisato che, fermo restante il rispetto complessivo dell'organico assegnato alla scuola lucana dalla CM n. 15/2011, la ripartizione potrebbe subire variazioni in rapporto alla situazione reale dei singoli ordini di scuola.

Infine, per completare il quadro della situazione, è stato comunicato il dato complessivo dei pensionamenti che si attesta sui 485 unità lavorative di cui 179 nella provincia di Matera e 306 nella Provincia di Potenza.

Che il dimensionamento degli organici per il prossimo anno scolastico sarebbe stato pesante era nelle previsioni ma certo è che la conferma dell'entità dei “tagli” arrivata nei giorni scorsi dal Ministero non può essere trascurata. Dall'analisi dei dati, infatti, la Basilicata registra un taglio significativo degli organici per ciascun ordine di scuola che è nettamente maggiore della media nazionale e che è particolarmente evidente nella scuola dell'infanzia e nella scuola superiore di II grado.

 

 

O.D.

2010/2011

Variazione

10/11 – 11/12

O.D.

2011/2012

Media Basilicata

%

Media

Nazionale

%

II Grado

2552

-168

2384

-6.58 %

-4,52 %

I Grado

1626

-24

1602

-1.48 %

-1,01 %

Primaria

2407

-153

2254

-4.62 %

-4.45 %

Infanzia

1196

-28

1168

-2,34 %

-0,17 %

Basilicata

7781

-373

7408

-4,79 %

-3,17 %

 

A questi numeri dovranno essere aggiunti quelli relativi ai tagli per il personale ATA pari, a livello nazionale, a -14.167 posti. Non è difficile immaginare che anche per questa tipologia di posti il taglio percentuale per la Basilicata sarà tra i più alti!

Se poi sommiamo i tagli a quelli storici:

  • a.s. 2007/2008 circa 600 posti
  • a.s. 2008/2009 circa 1.050 posti
  • a.s. 2009/2010 circa 700 posti
  • a.s. 2010/2011 circa 600 posti
    Totale: circa 2.950 posti

risulta di tutta evidenza il rischio di una pericolosa deriva delle istituzioni scolastiche, aggravata dalle politiche di dimensionamento e di gestione del sistema scuola sia da parte dell'Amministrazione regionale che da parte della Direzione scolastica regionale, peraltro entrambi responsabili della definizione degli organici.

Tutto il territorio regionale sarà interessato da una riduzione complessiva del servizio scolastico che penalizzerà, ancora una volta, una regione già particolarmente provata dalla decrescita sociale ed economica: riduzione dei tempi scuola, riduzione della qualità complessiva della scuola, impossibilità di garantire alle famiglie gli indirizzi scolastici scelti.

In Basilicata è ancora possibile parlare di diritto costituzionale all'istruzione e di garanzie di livelli di istruzione uguali per tutti?