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Dichiarato lo stato di agitazione all'INFN/CNAF di Bologna

Proseguono le iniziative di mobilitazione negli enti di ricerca per fermare i provvedimenti del governo che riducono i finanziamenti e bloccano i processi di stabilizzazione dei lavoratori precari.

14/10/2008
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FLC Cgil - FIR CISL - UILPA UR
Bologna

L'assemblea del Personale dell'INFN/CNAF di Bologna, indetta il 10 ottobre '08, dalle RSU con le OOSS FLC Cgil, FIR CISL e UILPA UR, dichiara lo stato di agitazione e convoca l'assemblea permanente dei lavoratori dell'Istituto.

Tale difficile decisione è stata presa per ribadire la gravità della situazione che si è venuta a creare nel comparto Ricerca a seguito delle norme che l'attuale Governo ha emesso. Queste norme riducono i finanziamenti alla ricerca, riducono le piante organiche, intervengono sui finanziamenti da progetti con fondi esterni, rendono esigua la copertura del turn-over, e così via, ma in particolare vanno a colpire il personale precario della ricerca, che di fatto, stando alle ultime disposizioni, con il blocco anche del processo delle stabilizzazioni, rischia l'uscita per sempre dagli Enti di ricerca. Ciò dopo anni di lavoro, studio ed acquisizione di competenze spesso riconosciute anche a livello nazionale ed internazionale.

Particolarmente drammatica poi è la situazione dei lavoratori precari dell'INFN/CNAF i quali, con la nuova ridisegnazione di pianta organica ridotta, appunto, per legge, si troverebbe in soprannumero, quindi senza alcuna speranza di poter continuare a fornire il loro qualificato lavoro.

L'assemblea chiederà alla Direzione dell'Ente che si esprima nel merito del problema assunzioni e stabilizzazioni, e promuoverà tutte le iniziative possibili per contrastare l'azione del Governo e comunicare all'opinione pubblica il reale impatto che questa avrà, oltre che sulla vita dei lavoratori della ricerca, sia precari che stabili, sulla Ricerca e sul futuro del nostro Paese.

FLC Cgil - N. Catena
FIR CISL - S. Serra
UILPA UR - G. Quarantotto

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